Ruggi di Salerno, Tommasetti: "Toppa peggio del buco per Cardiochirurgia"

L'appello del consigliere regionale: "Si punti sulla competenza per sostituire Coscioni"

Redazione Irno24 08/05/2024 0

“Per sostituire Coscioni si punti sulla competenza”. L’accorato appello giunge da Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Lega. Quest’ultimo si esprime così sul sostituto del primario della Cardiochirurgia all’ospedale Ruggi, sospeso a seguito di un’inchiesta che lo ha coinvolto.

“Al momento, la direzione è affidata al dottor Generoso Matteo Bottigliero, sindaco di Castiglione dei Genovesi e politicamente vicino a Vincenzo De Luca. Ottimo e stimato professionista, che però svolge l’attività di cardiologo senza eseguire interventi. Legittimo chiedersi se e da quanto tempo non acceda alla sala operatoria. Per ricoprire tale incarico occorrono le conoscenze giuste sulle problematiche legate all’urgenza cardiochirurgica e sulle nuove tecniche. Stiamo parlando di un reparto che ha realizzato 25mila interventi in 30 anni. Rifletterei insomma sull’opportunità della scelta, considerato che ci sono validi cardiochirurghi (14 attualmente in servizio) con lunga esperienza”.

Il consigliere regionale insiste: “Il dottor Bottigliero è davvero la soluzione più appropriata per gestire una struttura complessa così impegnativa, con 30 posti letto, 10 di terapia intensiva e tre moderne sale operatorie? Non sarebbe stato meglio affidare l’incarico a un chirurgo operatore? Se la scelta è dettata dal solo criterio dell’anzianità, credo che la competenza venga prima. E’ questa la tanto sbandierata politica del merito? Mi auguro che la toppa non sia peggio del buco”.

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Redazione Irno24 05/07/2024

Servizi online ko al Ruggi di Salerno, Tommasetti: "Calvario per un referto"

Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega, si sofferma sulle ultime segnalazioni giunte dal presidio ospedaliero di via San Leonardo, a Salerno, che hanno riguardato problemi con l’utilizzo del portale web. Un disservizio che ha messo in grossa difficoltà gli utenti.

“A quanto pare, all’ospedale di Salerno poche cose funzionano come dovrebbero – sottolinea il consigliere – In tal caso la questione è più importante di quanto appaia. Numerosi utenti, infatti, stando ai particolari emersi dalla stampa locale, si sono trovati impossibilitati ad accedere al portale attraverso l’identità digitale, come è ormai consuetudine in ogni pubblica amministrazione che si rispetti.

Ciò ha comportato disagi enormi per chi voleva chiedere il rilascio di un referto e non ha potuto visionare i risultati di esami e visite. Tanti cittadini, cliccando sul link indicato, si sono visti comparire una schermata di errore senza riuscire a completare l’operazione. Il tutto senza che agli utenti venissero fornite le necessarie spiegazioni. Per chi ha provato a chiedere informazioni tramite call center, la risposta è stata la stessa, cioè un invito a presentarsi fisicamente in ospedale o in ambulatorio.

Le cose non vanno meglio con la prenotazione delle visite attraverso il portale regionale Sinfonia. Numerosi reparti richiedono in ogni caso i documenti che attestano la prenotazione stessa, rendendo sostanzialmente inutile la procedura online. Si tratta di intoppi inaccettabili, a maggior ragione in piena era digitale. Garantire il funzionamento dei servizi online è davvero il minimo per un’Azienda ospedaliera universitaria, nonché una questione di rispetto nei confronti degli utenti”.

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Redazione Irno24 10/01/2025

Certificati medici a pagamento, Polichetti: "Sistema fuori controllo a Salerno"

Il caso di un certificato medico destinato a un bambino, per cui un pediatra di Salerno avrebbe chiesto 30 euro per attestare una condizione già certificata da una struttura pubblica, accende un dibattito sul costo delle prestazioni sanitarie e sui principi deontologici della professione medica. La vicenda è stata segnalata da Mario Polichetti, responsabile nazionale del comparto Sanità per l'UdC, che ha espresso dure critiche rispetto alla gestione di tali situazioni.

“È inaccettabile - scrive in una nota - che una famiglia debba pagare 30 euro per un certificato che si limita a confermare quanto già attestato da specialisti di una struttura pubblica come il Ruggi di Salerno. Capisco che i professionisti abbiano costi di gestione, ma trasformare il giuramento di Ippocrate in un business è un grave tradimento dei principi fondamentali della nostra professione. Questo è un vero e proprio furto a mano armata nei confronti delle famiglie, spesso già gravate da difficoltà economiche.

È necessario stabilire regole più chiare e trasparenti per evitare che situazioni come questa si ripetano. La sanità deve essere al servizio dei cittadini, non un peso aggiuntivo per loro. Inoltre, ci deve essere uno snellimento della burocrazia. Se ho già l'attestazione di uno specialista di un ospedale pubblico, a cosa serve il certificato di un pediatra? Tutto questo è assurdo".

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Redazione Irno24 07/02/2024

Parti cesarei, appello Polichetti: "Applichiamo a Salerno il Modello Torino"

Il prof. Mario Polichetti, dirigente sindacale Uil Fpl Salerno e primario del reparto di Gravidanza a rischio presso il Ruggi d'Aragona di Salerno, ha recentemente espresso il suo sostegno alla proposta del "Modello Torino" dell’ospedale Sant’Anna riguardante l'assistenza ai parti cesarei.

Polichetti ha invocato i vertici della sanità regionale della Campania affinché adottino un approccio simile presso il Ruggi, sottolineando i benefici della presenza attiva dei padri durante tali interventi. L'obiettivo è estendere questa iniziativa a livello nazionale, promuovendo un cambiamento positivo nell'approccio all'assistenza ai parti cesarei.

Spiega Polichetti: "La presenza attiva dei padri durante il parto cesareo contribuisce non solo a creare un legame più forte tra il neonato e la famiglia, ma offre anche un supporto emotivo essenziale alla madre. Questo approccio innovativo mira a trasformare il processo di nascita in un momento più condiviso e intimo per le famiglie, promuovendo il benessere di tutti i membri coinvolti. L'ospedale Sant'Anna ha dimostrato che è possibile combinare la sicurezza clinica con un'attenzione particolare all'aspetto umano del parto".

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