Salerno, ecco le nuove mappe turistiche installate in città

La presentazione il 26 maggio al Molo Manfredi col sindaco Napoli e l'assessore Ferrara

Napoli e Ferrara

Redazione Irno24 25/05/2023 0

Domani mattina, venerdì 26 maggio, alle ore 10:15, al Molo Manfredi, nei pressi della Stazione Marittima, il Sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, e l'Assessore al Turismo e alle Attività Produttive, Alessandro Ferrara, illustreranno le nuove mappe turistiche realizzate dall'amministrazione comunale ed installate in diversi punti strategici della città.

Saranno presentate anche le brochure turistiche informative in lingua italiana ed inglese che saranno distribuite negli infopoint e a tutte le associazioni di categoria, per la distribuzione capillare sul territorio cittadino.

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Redazione Irno24 17/12/2022

Medie imprese industriali del Sud in crescita, rapporto presso CCIAA Salerno

Accelera la crescita delle medie imprese del Mezzogiorno, che negli ultimi dieci anni hanno superato le imprese analoghe del Centro e del Nord. Anche l’impennata dei costi energetici e la crisi pandemica non hanno frenato la corsa di queste “ambasciatrici” del cambiamento del Sud, che quest’anno prevedono un incremento del loro giro d’affari dell’8,1% (contro il 7,2% delle altre aree d’Italia), dopo l’aumento del 10% conseguito nel 2021. Così quasi la metà conta di superare entro il 2022 i livelli pre-Covid.

A conferma di una dinamicità che in dieci anni, tra il 2011 e il 2020, ha visto crescere il loro fatturato del 35,2% (contro il 16,7% delle altre aree d’Italia), la produttività del 28,3% (contro il 20%) e la forza lavoro del 25,6% (contro il 19,8%). È quanto emerge dall’ultimo rapporto “Leader del cambiamento: le medie imprese del Mezzogiorno”. realizzato dall’Area Studi di Mediobanca, dal Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere e che è stato presentato a Salerno presso la Camera di commercio.

“Le medie imprese meridionali rappresentano la locomotiva industriale del territorio, figlie di un capitalismo familiare di lunga data che si tramanda da generazioni. Sono imprese che hanno anche messo in evidenza una capacità di resilienza non inferiore rispetto alle altre presenti nel resto del Paese”.

È quanto ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, che ha aggiunto “sono pronte a cogliere le sfide del cambiamento puntando sempre più sulla frontiera 4.0, facendo leva anche sul PNRR. Ma per questo servirà, soprattutto al Mezzogiorno, sviluppare un modello di innovazione improntato su una forte collaborazione tra imprese, Università, centri di ricerca locali”.

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Redazione Irno24 14/10/2020

Istat: Coldiretti, da economia sommersa 24.5 miliardi per agromafie

Dal campo alla tavola le agromafie sviluppano un business illegale e sommerso da 24,5 miliardi che minaccia ora di crescere mettendo le mani su un tessuto economico indebolito dalla crisi determinata dall’emergenza coronavirus che ha coinvolto ampi settori della filiera agroalimentare a partire dalla ristorazione. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all'ultimo rapporto Istat sull'economia sommersa che ha raggiunto i 211 miliardi di valore in Italia.

Nella filiera agroalimentare – sottolinea Coldiretti – pesa la crisi di liquidità generata dall’emergenza coronavirus in molte strutture economiche che sono divenute più vulnerabili ai ricatti e all’usura. Crescono gli interessi delle organizzazioni criminali nel settore agroalimentare ed in modo specifico nella ristorazione nelle sue diverse forme, dai franchising ai locali esclusivi, da bar e trattorie ai ristoranti di lusso e aperibar alla moda fino alle pizzerie.

La malavita è arrivata a controllare cinquemila locali della ristorazione con l’agroalimentare che è divenuto una delle aree prioritarie di investimento della malavita che ne comprende la strategicità in tempo di crisi perché consente di infiltrarsi in modo capillare nella società civile e condizionare la via quotidiana della persone.

In questo modo la malavita si appropria – prosegue Coldiretti – di vasti comparti dell’agroalimentare dai campi agli scaffali, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma anche compromettendo in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani e il valore del marchio Made in Italy.

Con i classici strumenti dell’estorsione e dell’intimidazione le agromafie impongono la vendita di determinati prodotti agli esercizi commerciali, che a volte, approfittando della mancanza di liquidità, arrivano a rilevare direttamente grazie alle disponibilità di capitali ottenuti con il commercio della droga. Un fenomeno che minaccia di aggravarsi per gli effetti della pandemia che potrebbe spingere le imprese a rischio a ricorrere all’usura per trovare i finanziamenti necessari.

“Gli ottimi risultati dell’attività di contrasto confermano la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie ancora larghe della legislazione con la riforma dei reati in materia agroalimentare - afferma il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini - in questo contesto diventa più urgente l’approvazione delle proposte di riforma dei reati alimentari presentate da Gian Carlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio Agromafie promosso dalla Coldiretti”.

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Redazione Irno24 15/02/2022

Ingenito (Abbac): "Governo acceleri riaperture, no ad altra primavera di restrizioni"

"Il nostro Paese acceleri per l’allentamento delle restrizioni - scrive in una nota il presidente nazionale Abbac (Associazione Bed and Breakfast e Affittacamere), Agostino Ingenito - per consentire al nostro settore di riprendere fiato e cogliere le opportunità che stanno emergendo in queste ore dai Paesi europei e stranieri che hanno già aperto ai viaggiatori. Non possiamo perdere l’ennesima primavera che per la filiera turistica è fondamentale.

Condivido la preoccupazione dei tour operator ed agenzie e le rimostranze dei nostri gestori ricettivi che, al di là del periodo estivo e autunnale dello scorso anno, si ritrovano da mesi senza incassi e con ristori risibili o in molti casi mai percepiti. Il Ministro al Turismo Garavaglia non si limiti a meri appelli di condivisione, ribaltando responsabilità al collega alla Salute ma agisca nel Governo per approvare un cronoprogramma di riaperture. Va consentito ai viaggiatori completamente vaccinati di muoversi liberamente senza la necessità di test. Vanno seguiti gli esempi della Francia, Spagna e Gran Bretagna.

La rimozione del super greenpass per i ristoranti all’aperto previsto per fine marzo è senz’altro una buona notizia ma davvero troppo poco per rilanciare turisticamente il nostro Paese. Occorre un piano che faccia coordinare le compagnie aeree per il potenziamento dei voli ed accessi in Italia, anche immaginando corridoi turistici a prezzi calmieriati, occorre un’azione concreta di rilancio e promozione e servono sostegni per una filiera che dalle città d’arte alle località turistiche, come per i borghi ed aree interne, risente di una diffusa incertezza e lo scoramento di molte imprese del comparto ricettivo ed esperienziale.

Abbiamo bisogno di speranze e di rilancio per una primavera di riapertura che possa determinare un’inversione di tendenza. Il rischio è anche per il personale stagionale che, stanco di attendere, si sta rivolgendo verso altri settori in grado di garantire salari dignitosi e continuità.

Tanti nostri gestori costretti a sospendere i contratti di lavoro ci comunicano le difficoltà di attuare quanto previsto dal revisionato decreto cig e tanti ex lavoratori confermano che non ricevono le indennità da mesi e c’è chi ha dismesso, vendendo strutture e gestioni per coprire i debiti accumulati tra ratei mutui e prestiti. L’Italia ha bisogno del turismo per garantirsi reddito. L’aumento dell’inflazione con il caro energetico rende ancora più complicata la competitività con gli altri Paesi che non hanno problemi energetici e che da tempo lavorano a riaperture dei territori".

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