Salerno, il Comune presenta la richiesta di adesione al "Patto salva città"

Il disavanzo è causato principalmente dalla riduzione dei trasferimenti erariali

Redazione Irno24 16/06/2022 0

Il Comune di Salerno - si legge in una nota - presenta oggi al Governo la richiesta di adesione al cosiddetto «Patto salva città», il complesso di misure per il riequilibrio finanziario previste dal decreto legge n. 50/2022 che implicano la sottoscrizione di un accordo per il ripiano del disavanzo. Il disavanzo del Comune di Salerno è causato principalmente dalla riduzione dei trasferimenti erariali, non compensata dall’aumento del prelievo fiscale locale: per ciascun anno dal 2011 in poi, le entrate, tra prelievo fiscale e trasferimenti, si sono ridotte, rispetto al 2010, in media di circa 14,4 milioni di euro.

Nonostante un costante sforzo di contenimento delle spese, per mantenere inalterato il livello dei servizi erogati il Comune ha dovuto fare ricorso alle anticipazioni di liquidità, con conseguente appesantimento della spesa annuale per la quota di rimborso del capitale e interessi passivi per un importo medio annuo di 8,82 milioni di euro. L’adesione al Patto non è obbligata, bensì è il risultato di una ponderata valutazione di convenienza.

Sono in corso di discussione, in sede di conversione del decreto legge, gli emendamenti proposti dall’Anci che prevedono lo stanziamento di un contributo complessivo di 350 milioni di euro per il periodo 2022-2031 per il ripiano del disavanzo dei comuni che aderiscono al Patto. Tale opportunità consentirebbe al Comune di Salerno di impostare un percorso di riduzione del disavanzo con impatto minimo sui cittadini. Il piano presentato dall’Ente accoglie tutte le misure previste dal Patto.

Ci si propone di agire, in particolare, sul lato delle entrate, attraverso lo sviluppo della digitalizzazione, il rafforzamento della riscossione, la valorizzazione del patrimonio, la razionalizzazione delle società partecipate e, sul versante delle uscite, attraverso la riduzione delle spese che non incidono sulla quantità e qualità dei servizi al cittadino, la riorganizzazione degli uffici dell’Ente, l’efficientamento energetico.

Benché il decreto conceda ai comuni aderenti la possibilità di incrementare l’addizionale all’IRPEF oltre i limiti di legge e l’addizionale sui diritti di imbarco portuale per passeggero, l’Ente ha ritenuto di non avvalersi di tale facoltà per l’anno in corso, prevedendo soltanto come estrema ratio l’aumento dell’addizionale IRPEF dal 2023 al 2026 e dei diritti di imbarco, con il ritorno dal 2027 alla situazione originaria. Nel caso in cui il contributo Anci venga concesso, l'ente rimodulerà il piano, agendo prioritariamente sulla riduzione dello sforzo fiscale per i cittadini.

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Redazione Irno24 17/04/2021

Controlli su soggetti sottoposti a misure cautelari, 2 pregiudicati arrestati a Salerno

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Sezione Radiomobile hanno arrestato due pregiudicati, all'esito di accurati controlli che hanno consentito di richiedere all’Autorità Giudiziaria un aggravamento delle misure in atto nei loro confronti. Nel primo caso si tratta di S.G., 42enne salernitano, fermato il 10 aprile nel cuore della notte a bordo di un motociclo quando avrebbe dovuto trovarsi ristretto agli arresti domiciliari: la misura era stata adottata poiché ritenuto responsabile di rapina pluriaggravata e simulazione di reato.

Il soggetto aveva tentato di giustificarsi con una non meglio precisata necessità sanitaria, non confermata da successiva visita al Pronto Soccorso del Ruggi dove veniva accompagnato, né da alcuna telefonata al 118. Peraltro, la gravità del comportamento aumenta data la commissione in orario notturno in spregio anche alle norme anti Covid, nonché alla recente condanna subita il 20 gennaio scorso. Per tali motivi è stato disposto l’aggravamento con custodia in carcere.

S.G. inoltre è risultato percettore di Reddito di Cittadinanza, sospeso a seguito delle attività dei militari. Poiché avrebbe dovuto essere sospesa l’erogazione in occasione della sua prima associazione ai domiciliari per rapina pluriaggravata e simulazione di reato, si calcola che abbia percepito indebitamente circa 12000 euro.

Il secondo caso riguarda invece il 37enne salernitano D.G., sottoposto ad obbligo di dimora dalle 21 alle 7. Il 4 aprile scorso i Carabinieri hanno operato due controlli, alle 21.40 ed alle 22.10, senza trovarlo in abitazione, ricevendo risposta dalla sorella che non era rincasato; lo stesso è rientrato solo alle ore 24, in ritardo di ben 3 ore. Non trattandosi della prima violazione, il Tribunale di Salerno ha optato, su input della Sezione Radiomobile dei Carabinieri di Salerno, per l’aggravamento, disponendo gli arresti domiciliari con divieto di uscire e comunicare con persone estranee a quelle conviventi.

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Redazione Irno24 10/02/2025

Salerno, il nuovo Centro Agroalimentare sarà anche Polo Fieristico

"Abbiamo illustrato i lavori di ristrutturazione ed ammodernamento del Centro Agroalimentare di Salerno, una struttura strategica per la filiera agroalimentare ed ittica della città e del territorio. Nel corso dell'incontro con l'assessore Dario Loffredo e l'on Piero De Luca, sono stati presentati gli aspetti salienti dell'intervento, che migliorerà le condizioni di lavoro e la competitività del Centro, creando anche le condizioni logistiche per la creazione di un Polo Fieristico.

Il progetto del Comune di Salerno, finanziato dal PNRR, per un importo di 10 milioni di euro, prevede una serie di importanti obiettivi generali: logistica sostenibile e solidale; aumento ulteriore della capacità commerciale; transizione ecologica ed energetica; incremento della raccolta differenziata; prevenzione e recupero degli sprechi alimentari; rafforzamento della sicurezza operativa ed infrastrutturale".

Lo scrive sui social il sindaco Napoli.

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Redazione Irno24 09/04/2021

Svuota conti della zia disabile, nei guai "amministratore di sostegno" salernitano

Su disposizione della Procura presso il Tribunale di Vallo della Lucania, i Finanzieri del Comando Provinciale di Salerno hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo d'urgenza, finalizzato alla confisca per equivalente, nei confronti dell'amministratore di sostegno (originario di Salerno) di una donna diversamente abile, indagato per essersi appropriato quasi per intero del patrimonio dell’assistita, gestito su delega del Giudice Tutelare.

Le indagini sono state avviate in seguito alla denuncia presentata dai nipoti della signora che, poco dopo la sua morte, hanno appreso con grande sorpresa che l'eredita lasciata era pressoché nulla. E' parsa subito una circostanza anomala, considerate le disponibilità finanziarie della zia, la quale difficilmente avrebbe potuto dissiparle, tenuto conto del modesto tenore di vita condotto. I sospetti si sono immediatamente concentrati sul cugino, che nel 2010 era stato nominato amministratore di sostegno della donna e da allora curava anche la gestione di tutti i suoi averi.

Nel corso degli approfondimenti investigativi, le Fiamme Gialie della Tenenza di Vallo della Lucania hanno esaminato i movimenti sui conti correnti della defunta, sui quali il nipote (F.M., classe '62) aveva piena delega ad operare. Sono stati così ricostruiti, dal 2010 al 2018, ripetuti prelevamenti e bonifici per importi notevoli, sempre a favore dell'uomo, senza apparenti giustificazioni e, soprattutto, senza darne alcuna comunicazione al Giudice Tutelare, verso il quale aveva invece l'obbligo di rendicontare tutte le operazioni inerenti l'amministrazione patrimoniale.

In particolare, nel 2011, gli investigatori hanno scoperto un bonifico di 90mila euro e due prelievi di 35 e 25mila euro eseguiti nell'arco di soli 3 mesi che non hanno trovato alcun riscontro nell'elenco delle spese dichiarate al Tribunale. Si tratta di denaro di cui l'indagato ha fatto perdere nel tempo qualsiasi traccia sui propri conti correnti e depositi intestati.

Al termine degli accertamenti finanziari, è stato quantificato in circa 380mila euro l’ammontare complessivo delle somme sottratte alla zia dal 59enne di Salerno, abusando del mandato ricevuto. Sulla scorta degli elementi indiziari raccolti, la Procura ha emesso quindi un decreto di sequestro preventivo, fino alla concerrenza del denaro impropriamente utilizzato. Allo stato, i militari hanno cautelato due immobili nel centro di Salerno, il cui valore attuale è stimato in circa 240mila euro. Il responsabile dovrà rispondere dell'accusa di "peculato", reato per il quale rischia una condanna fino a 10 anni e mezzo di reclusione.

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