Sanità e trasparenza, Polichetti (UdC) al Centro Covid del "Ruggi" di Salerno

L'incontro è stato fissato in direzione generale per martedì 20 maggio alle 10:00

Redazione Irno24 17/05/2025 0

La direzione dell’ospedale "Ruggi" ha aperto le porte a un confronto con Mario Polichetti, responsabile nazionale del Dipartimento Sanità dell’UdC, dopo la sua richiesta formale di visitare il centro dedicato ai pazienti Covid. L'incontro è stato fissato per martedì 20 maggio alle 10:00, presso gli uffici della direzione generale della struttura sanitaria.

"La struttura è attrezzata con 24 posti letto di terapia intensiva, dotati di tutte le apparecchiature necessarie. I dispositivi vengono regolarmente controllati e sono pronti per essere attivati in caso di bisogno", ha spiegato il direttore generale Vincenzo D’Amato, sottolineando come il centro sia pienamente operativo e sotto costante monitoraggio. D’Amato ha anche ricordato che l’ospedale è soggetto a verifiche regolari da parte degli organismi competenti e ha confermato l’assoluta disponibilità alla trasparenza.

"Accolgo con piacere l’apertura al dialogo da parte del dottor D’Amato - commenta Polichetti - Il nostro obiettivo è garantire trasparenza e sicurezza ai cittadini. Vogliamo verificare di persona che le strutture siano pronte ad affrontare eventuali emergenze e che i fondi destinati alla sanità siano stati usati nel modo più efficace possibile". La visita al Ruggi rientra in un percorso di vigilanza attiva che l’UdC ha avviato su scala nazionale, per valutare lo stato reale della sanità pubblica dopo l’emergenza pandemica.

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Redazione Irno24 15/06/2021

De Luca: "Porre fine al caos informativo, vietati Astrazeneca e Johnson sotto i 60 anni"

Ecco le indicazioni del Ministero della Salute, a firma dr. Giovanni Rezza, dopo la richiesta di chiarimento inviata dalla Regione Campania. "I dati attualmente disponibili, derivanti in particolare da 2 studi clinici condotti rispettivamente in Spagna e in Inghilterra e citati nella Vs. nota, forniscono informazioni rassicuranti in merito all’efficacia (in termini di buona risposta anticorpale) e alla sicurezza (in termini di accettabilità degli effetti collaterali) sul completamento del ciclo vaccinale, con un vaccino a mRNA, nei soggetti di età inferiore ai 60 anni che abbiano già effettuato una prima dose di vaccino Vaxzevria (ciclo vaccinale misto).

In particolare, nello studio inglese (Com-Cov), l’aumento della reattogenicità sistemica dopo la dose boost riportata dai partecipanti ai programmi vaccinali eterologhi rispetto ai programmi vaccinali omologhi, si riferisce ad una maggiore frequenza in termini di effetti collaterali locali e sistemici di grado lieve/moderato e con nessuna ospedalizzazione, che risulta nel complesso accettabile e gestibile.

Inoltre, da diverso tempo in Germania, Francia, Danimarca, Finlandia, Svezia, Canada e più recentemente in Spagna, si sta già utilizzando tale approccio e ad oggi non sono emersi segnali di allarme di vaccino-vigilanza. Pertanto, in relazione al ciclo vaccinale misto nei soggetti al di sotto dei 60 anni di età che hanno già ricevuto una sola dose di un vaccino Vaxzevria, si ribadisce quanto trasmesso con nota 26246-11/06/2021-DGPRE e relativo parere del Comitato tecnico scientifico di cui all’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 751 del 2021.

Da quanto sopra riportato ne consegue l’opportunità di utilizzare un regime eterologo al fine di evitare le pur rare reazioni avverse indesiderate riportate in giovani vaccinati con Vaxzevria. La possibilità poi che venga rafforzata la risposta immune indotta dai vaccini rappresenta un ulteriore elemento a favore dell’adozione di un ciclo vaccinale misto, come già avviene in altri grandi paesi europei e come proposto da AIFA che ha attivamente partecipato ai lavori del CTS".

Questa, invece, la nota del Governatore De Luca. "Ci auguriamo che le vicende degli ultimi giorni convincano tutti della necessità di porre fine al caos comunicativo e informativo sui vaccini. E’ indispensabile parlare con una voce sola. Cessino le comunicazioni quotidiane del commissario Covid, che va ricondotto a una silenziosa funzione tecnico-logistica. Cessino le esternazioni di esponenti di diversi organismi nazionali.

Si affidi la comunicazione medico scientifica al solo Ministero della Salute, nella persona del Direttore generale della prevenzione, così come avvenuto per la nostra richiesta di chiarimenti. E così come avviene in ogni paese civile. Nel merito della risposta ministeriale osserviamo che: A) non è detto in modo esplicito cosa si fa in caso di terza dose per chi ha ricevuto due vaccini diversi; B) lo studio inglese richiamato è relativo a una platea estremamente ridotta per la fascia di età sotto i 50 anni, ed è pertanto non definitivo, sulla base dei dati a oggi disponibili.

Ciò detto, prendiamo atto del pronunciamento e della conseguente assunzione di responsabilità, del Ministero della Salute. Pertanto la campagna vaccinale in Campania si svolgerà secondo le seguenti modalità: 1) ai nuovi vaccinati non sarà somministrato Astrazeneca al di sotto dei 60 anni; 2) rispetto al vaccino Johnson & Johnson la posizione del Ministero non è definita in modo chiaro e vincolante. Pertanto tale vaccino non sarà somministrato sotto i 60 anni; 3) prosegue la vaccinazione di massa con Pfizer e Moderna; 4) a chi ha fatto la prima dose di Astrazeneca si dovrà somministrare la seconda dose Astrazeneca solo sopra i 60 anni; 5) sotto i 60 anni si dovrà fare il richiamo solo con vaccini Pfizer o Moderna.

In conclusione, dovendo vaccinare la popolazione più giovane d’Italia, la Campania richiede per l’ennesima volta, e sollecita, la fornitura aggiuntiva di vaccini Pfizer e Moderna, anche in relazione alla popolazione studentesca da vaccinare. Su questa base, ci si dovrà impegnare a completare quanto prima possibile la campagna di vaccinazione e immunizzazione di tutta la nostra popolazione, anche a fronte del diffondersi di nuove varianti Covid.

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Redazione Irno24 30/09/2025

Tumore mammella, intesa fra Asl Salerno e Centri radiologia per prevenzione

Approvato il protocollo d’intesa "Screening per la prevenzione del tumore della mammella" tra l’ASL Salerno e i Centri di Radiologia definitivamente accreditati, finalizzato a potenziare l’offerta di prevenzione oncologica alla popolazione della provincia di Salerno.

Tale protocollo, di cui è referente il dr. Andrea Manto, direttore del Dipartimento di Diagnostica per immagini dell’Asl, è stato stipulato attraverso il SNR (Sindacato Nazionale Radiologi). Lo scopo è quello di potenziare l’offerta di prevenzione oncologica in maniera omogenea e capillare su tutto il territorio provinciale, in modo da garantire un’offerta adeguata anche nelle zone più distanti dai centri di erogazione pubblici attivi, rendendo quanto più vicina possibile alla popolazione la prevenzione oncologica.

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Redazione Irno24 09/10/2023

Sede ACI Salerno ha nuovamente il defibrillatore grazie ad una donazione

Martedì 10 ottobre, alle ore 10:00, presso la Sala del Gonfalone di Palazzo di Città, sarà consegnato all'ACI Salerno un defibrillatore donato al Comune dall’Associazione Portatori Dispositivi Impiantabili Cardiaci di Bologna. Come si ricorderà, tempo fa la sede ACI Salerno fu privata da ignoti del prezioso dispositivo.

Con tale iniziativa, l'amministrazione comunale intende ringraziare APDIC per la donazione e dotare nuovamente la sede di ACI Salerno di un defibrillatore, strumento vitale in una zona del centro città, altamente interessata dal passaggio di residenti e turisti.

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