"Teatro XS Salerno", il 9 Aprile lo spettacolo "Camping"

A salire sul palco del Teatro Genovesi sarà la compagnia "Ronzinante"

Redazione Irno24 06/04/2022 0

Domenica 9 aprile, alle ore 19, torna ad aprirsi ancora il sipario del Teatro Genovesi a Salerno per un nuovo appuntamento della 13a edizione del Festival Nazionale "Teatro XS Città di Salerno", organizzato dalla Compagnia dell’Eclissi con la direzione di Enzo Tota. A salire sul palco di via Sichelgaita sarà la compagnia "Ronzinante" di Merate (LC) per proporre “Camping” di Lorenzo Corengia. In scena Valentina Bucci, Lorenzo Corengia, Giuliano Gariboldi ed Emiliano Zatelli. Lo spettacolo tocca un tema che oggi è più che mai affrontato e discusso, l’eutanasia.

Camping è il nome di una roulotte, ferma dal 1992 davanti al lago di Memphremagog nel Vermont (USA). E' diventata negli anni la cornice perfetta dei momenti di svago di tre amici newyorkesi, Ethan, Sean e Brian e poi di Elisabeth, la compagna di uno di loro. Ogni occasione è buona per andare “da” Camping: il lago, qualche birra, la pesca e la pace di un posto tutto loro; l’evasione temporanea di un campeggio che trasforma semplici momenti in fotografie di spensierata felicità.

Ma la vita, a volte, non aspetta che tutto finisca con dei bei ricordi legati ad un luogo magico: i tre amici dovranno affrontare una sfida più grande di loro, più grande della loro amicizia, superabile solo con una scelta estrema da cui non si può tornare indietro. La dimensione del tempo perderà la sua importanza per svanire tra le pieghe dei ricordi ed un presente difficile da accettare.

La tristezza ed il dolore avranno come inaspettate compagne di viaggio la gioia e la risata. La vita, in fondo, ha una trama molto semplice: si nasce, si vive, si muore; quello che ci sta in mezzo è un magnifico puzzle di momenti, gesti, ricordi, emozioni e migliaia di fotogrammi che si imprimono. E poi ci sono dei luoghi che diventano la cornice imperfetta della nostra vita, uno di questi luoghi è Camping.

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Annamaria Parlato 22/03/2020

Il raffinato naturalismo di Guarini, l’artista nato a Solofra e morto a Gravina

Felice Francesco Antonio Guarini da Solofra, e non Guarino come parecchi studiosi affermano, nacque nel 1611 da Giovan Tommaso Guarini e Giulia Vigilante nella frazione di Sant’Andrea Apostolo, secondogenito di sei figli.

La disputa del cognome è stata questione assai accesa fino a quando l’atto di nascita, l’iscrizione posta nel 1653 sull’altare dove è collocato il quadro della "Madonna di Costantinopoli" (Franciscus Guarini pinxit) in S. Andrea di Solofra, la lettera dedicatoria a Don Ferdinando Orsini, dove in calce è sottoscritto "Humilissimo servidore Francesco Guarini", il fatto che la dizione "Guarini" è data con insistenza nelle cronache locali e negli scritti a lui dedicati da studiosi della sua terra, l’Arciconfraternita dei Bianchi in Solofra, che nella Tabella dei Defunti ha scritto "Francesco Guarini Pittore insigne, morto il 13 luglio 1654", hanno confermato che sia appunto “Guarini”.

Francesco era figlio d’arte (il padre era conosciuto a livello locale come pittore e scultore ma la sua pittura rimase legata ai canononi tardo cinquecenteschi senza particolare enfasi), lasciò giovanissimo il luogo natio e frequentò fino al 1628 la bottega del pittore Massimo Stanzione a Napoli, collegata all’ambito caravaggesco. Gli agi e le ricchezze familiari (ereditate in particolare dal ramo materno) permisero al giovane Francesco di essere libero di agire e pensare nella Napoli della prima metà del Seicento, di apprendere la lectio di Ribera e Stanzione, di superare i limiti della bottega paterna.

La prima opera giovanile del 1634 per la parrocchia di Sant'Andrea Apostolo, la “Madonna del Rosario”, fu una collaborazione a quattro mani col padre, un dipinto in cui già si iniziava ad intravedere il talento del giovane Francesco e il suo esser vicino ad artisti come Filippo Vitale e Massimo Stanzione.

Nel 1636, Giovan Tommaso, ormai prossimo alla morte, lasciò la direzione della bottega al figlio che venticinquenne firmò poco dopo l’incarico per la realizzazione di ventuno tele “de pittura de novo testamento con certa altre istorie dell’Angioli o dell’Apocalisse” per il soffitto del transetto della Collegiata di S. Michele Arcangelo a Solofra (nella foto appena sotto), restaurate dalla Soprintendenza dopo il terremoto degli anni '80.

Cassettonato di Francesco Guarini del transetto della collegiata di San Michele, Solofra (AV)

Quest’incaricò già in parte intrapreso e portato a termine in momenti diversi, segnò la fama dell’artista che a pieno titolo può annoverarsi tra i migliori della seconda metà del Seicento assieme ai napoletani suoi contemporanei. Utilizzò gli insegnamenti ricevuti a Napoli per dare vita ad un linguaggio originale, unico, una reinterpretazione della pittura di Caravaggio nella maniera di trattare gli incarnati, le luci, i panneggi, il colore con assoluta raffinatezza.

“L’Annuncio ai Pastori” del 1632-35 (nella foto, prima e dopo il restauro) è un evidente manifesto e un omaggio agli artigiani, ai conciatori di pelli, ai fabbricanti di cotto, agli umili ricoperti di lane pesanti e pelli pecorine, assonnati, seminudi, in cui è ravvisabile un attento interesse al naturalismo, al ritratto, a inserire in un ambiente ristretto personaggi delle botteghe o della strada attraverso pennellate a macchie intrise di luci e di ombre.

Annuncio ai Pastori, Collegiata San Michele - foto Asbecuso, foto catalogo Fondazione Zeri 

A Francesco non interessò mai lavorare nella bottega paterna che andò pian piano in malora, raccogliendo artisti di scarsa fama. Si trasferì infatti tra il 1642-43 a Campobasso dove nella Chiesa di Sant’Antonio Abate firmò “Incontro tra Sant’Antonio Abate ed il centauro” e “S. Benedetto esorcizza un frate ossesso”. Strinse rapporti di amicizia con l’aristocratica famiglia Orsini, feudatari del territorio di Solofra, che divenne il principale committente di Francesco Guarini.

Per gli Orsini realizzò negli anni 1644-49 la “Madonna del Rosario” per il Convento di San Domenico Maggiore a Solofra e a Gravina in Puglia dove poi si trasferì - potenza economica del ramo meridionale della potente famiglia - ritratti di famiglia, scene sacre e la famosa “Madonna del Suffragio” (1649-50) per l’omonima Chiesa (foto poco più in basso) a loro riservata per la celebrazione di messe in suffragio delle anime del Purgatorio, una delle opere più emblematiche della maturità espressiva del pittore, vicina agli insegnamenti di Stanzione ma con toni più energici, potenti, vibranti, tormentati che rimandano anche all’antica poetica dell’artista.

Madonna del Suffragio, Chiesa della Madonna del Suffragio o Purgatorio, Gravina in Puglia

Divenne famoso anche in terra pugliese realizzando opere nei dintorni di Gravina. Bernardo De Dominici, nella sua opera "Vite de pittori, scultori ed architetti napoletani" del 1742-45, descrisse le cause della morte avvenuta nel 1651 sempre a Gravina, proprio nel momento in cui Pier Francesco Orsini stava per diventare il futuro papa Benedetto XIII, e pare che all'origine ci fosse la morte di una giovane donna sposata di cui egli era follemente innamorato, uccisa dal marito; il pittore si abbandonò a sé stesso, lasciandosi morire nel novembre dello stesso anno. Ricevette solenni funerali dal Duca Ferdinando III Orsini e fu seppellito nel Duomo di Gravina di Puglia ma i tanti misteri sulla sua scomparsa sono ancora rimasti irrisolti.

Fu il maestro di Angelo Solimena, padre di Francesco Solimena, entrambi eccelsi rappresentanti della pittura campana a cavallo fra i secoli XVII e XVIII. Il suo fu un naturalismo depauperato di tutte le sue punte eccessivamente drammatiche. Il suo nuovo linguaggio pittorico rude e semplice, fatto di tele stilisticamente compatte, dipinte con vigorosi impasti cromatici e dalla spiccata monumentalità, raggiunse vertici di qualità altissima. Il carattere piacevole ed eminentemente decorativo della sua pittura si trasformò in uno strumento narrativo di grande efficacia e impatto visivo.

Fonti delle ricerche e delle immagini

  • http://www.solofrastorica.it/Guarinicognome.htm
  • http://www.solofrastorica.it/GuariniFrancesco.htm
  • Riccardo Lattuada, Francesco Guarino Da Solofra. Nella Pittura Napoletana del Seicento (1611-1651), Edizioni Paparo, Napoli 2013
  • http://www.treccani.it/enciclopedia/francesco-guarino_(Dizionario-Biografico)
  • http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda/opera/53387/Guarino%20Francesco%2C%20Annuncio%20ai%20pastori
  • http://www.beniculturalisolofra.it/
  • https://it.wikipedia.org/wiki/Collegiata_di_San_Michele_Arcangelo_(Solofra)
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Redazione Irno24 14/12/2021

Al Museo Diocesano di Salerno gli "Itinerari" di Bartolomeo Gatto

Sarà il Museo Diocesano San Matteo di Salerno ad ospitare la mostra "Itinerari" di Bartolomeo Gatto, sedici grandi opere che descrivono il percorso pittorico del maestro dal 2018 al 2021. Dopo la pausa dovuta alla pandemia, riprende l'attività espositiva delle opere del maestro Gatto, scomparso a luglio del 2021.

L'evento, patrocinato dal Comune di Salerno, che prenderà il via il 18 Dicembre alle 9:45 con la visita di Mons. Bellandi e che si protrarrà fino al 30 dicembre, è stato promosso da Fabrizio Moscati, componente del comitato scientifico dello stesso Museo Diocesano.

Mercoledì 15 dicembre, alle ore 10:30, in Sala Giunta, a Palazzo di Città, si terrà la conferenza stampa di presentazione della mostra. Interverranno il sindaco Napoli e uno dei figli del maestro Gatto, lo scrittore e giornalista Davide il quale, insieme alla sorella, l'architetto Carla Gatto, ha selezionato e curato i vari aspetti della mostra.

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Redazione Irno24 25/11/2022

Salerno, presentazione del programma eventi durante Luci d'Artista

Lunedì 28 novembre, alle ore 10:30, presso la Sala del Gonfalone del Palazzo di Città, a Salerno, conferenza stampa di presentazione degli eventi in programma nel periodo di Luci d'Artista (2 dicembre-29 gennaio), promossi dall'Amministrazione Comunale con il sostegno di Camera di Commercio, Confcommercio, Confesercenti, Cna.

All'incontro prenderanno parte il Sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, l'Assessore al Turismo e alle Attività Produttive, Alessandro Ferrara, e il Vicepresidente della Camera di Commercio di Salerno, Pasquale Giglio. Saranno presenti, inoltre, il Presidente del Consiglio Comunale, Dario Loffredo, i rappresentanti delle associazioni di categoria coinvolte e gli organizzatori degli eventi in programma.

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