Traffico di rifiuti, Noe Salerno esegue misure cautelari e sequestri
Una società di Pagani smistava verso siti campani e di altre regioni
Redazione Irno24 25/10/2021 0
Dalle prime ore di questa mattina, i Carabinieri del Noe di Salerno hanno dato esecuzione all’Ordinanza di applicazione di misure cautelari personali e reali emessa dal Gip del Tribunale di Salerno nei confronti di 5 persone destinatarie di misura interdittiva, nonché il sequestro di un impianto di recupero rifiuti, 5 autocarri e della somma di € 430.000 quale proventi illeciti ottenuti dagli indagati.
L’attività investigativa, coordinata dalla Procura Distrettuale di Salerno, ha consentito di accertare un vasto traffico di rifiuti, organizzato dai responsabili di un noto impianto di recupero di Pagani (SA) che, grazie al supporto di indagati facenti capo a società di intermediazione e trasporto, ha inviato illecitamente presso ulteriori siti ubicati nelle regioni Campania, Calabria e Veneto.
I rifiuti speciali, illecitamente gestiti per oltre 2.600 tonnellate, erano provenienti da 105 impianti industriali della Campania, e principalmente costituiti da imballaggi plastici di scarto delle industrie conciarie e da sacchi asettici in poliaccoppiato (c.d. argentato) provenienti da locali industrie conserviere. La misura cautelare è scaturita dalle indagini coordinate dalla Procura di Salerno avviate a seguito di un’attività di sorvolo, nel corso della quale i Militari del Noe avevano documentato un flagrante abbandono di circa 30 tonnellate di rifiuti plastici in un terreno sito in località Spineta del Comune di Battipaglia.
Le indagini hanno inoltre consentito di individuare e sequestrare a Lamezia Terme un capannone di circa 1.000 mq ricolmo di rifiuti provenienti dalle attività di traffico illecito. La corposa attività investigativa ha consentito di indagare complessivamente 14 soggetti quali responsabili e dipendenti di società di recupero, trasporto ed intermediazione di rifiuti, per il reato di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, e 7 società gerenti impianti di rifiuti ubicati nelle province di Salerno, Napoli, Caserta, Verona e Catanzaro che rispondono quali persone giuridiche per responsabilità amministrativa. In esecuzione della misura cautelare personale i 5 destinatari non potranno esercitare l’attività di impresa, sia in forma individuale che associata, nel settore dei rifiuti per 1 anno.
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Ordinato Sacerdote per la Diocesi di Roma nel 1974, dopo aver svolto vari incarichi di responsabilità – tra i quali la Presidenza del Centro diocesano per la Pastorale della famiglia – Monsignor Moretti ha ricevuto l’ordinazione Episcopale il 12 settembre 1998, per le mani del Cardinale Vicario Camillo Ruini; nel 2003, è stato promosso Arcivescovo e nominato Vicegerente della Diocesi di Roma.
Il 10 giugno 2010, Papa Benedetto XVI lo ha nominato Arcivescovo Metropolita di Salerno, succedendo al predecessore Monsignor Gerardo Pierro, dimessosi per raggiunti limiti di età. Egli ha fatto, quindi, il suo ingresso a Salerno il 12 settembre dello stesso anno. Durante il suo Episcopato, all’interno della Conferenza Episcopale Campana, ha assunto l’incarico di Delegato per i Beni Ecclesiastici e l'Edilizia di Culto. Per motivi di salute, nel dicembre 2018, infine, l’annuncio delle sue dimissioni, accolte da Papa Francesco il 4 maggio 2019.