Un "vaso di Pandora" colmo di rifiuti in via Diaz a Salerno

Le telecamere di videosorveglianza consentiranno di risalire ai responsabili dello scempio

Redazione Irno24 01/03/2025 0

"Come quello della mitologia greca è pronto a spargere tutti i mali, così il vaso di Pandora che, abbandonato da qualcuno, è stato riempito di rifiuti di ogni genere in via Diaz. Grazie ai rilievi delle telecamere di videosorveglianza, i vigili urbani, in collaborazione con Salerno Pulita, stanno lavorando per risalire al trasgressore.

L’intervento rientra in una più ampia operazione di controllo, effettuata nella mattinata di ieri, in più punti della città di Salerno, che ha riguardato il conferimento del materiale non differenziabile".

Lo scrive sui social Salerno Pulita.

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Redazione Irno24 29/04/2022

Qualità servizio rifiuti, nuove regole: questionario dell'Eda Salerno ai Comuni

Dopo l’energia elettrica, il gas e l’acqua, è la volta dei rifiuti. L’Autorità di regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) ha predisposto, infatti, un Testo unico per regolare la qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani (TQRIF). I Comuni e le società di gestione dei servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti e di spazzamento e lavaggio delle strade sono tenuti ad uniformarsi a precisi parametri tecnici e qualitativi.

L’Arera ha stabilito indicatori di qualità con relativi standard, differenziati in quattro schemi regolatori, che i soggetti gestori dovranno garantire agli utenti dei servizi. Un ruolo fondamentale in questa fase di transizione lo sta svolgendo l’Eda Salerno, che sta supportando i 161 Comuni dell’Ambito territoriale nel percorso per arrivare agli standard di qualità richiesti dall’Autorità di regolazione. L’Eda ha stipulato una convenzione con una società specializzata per ottenere il necessario supporto tecnico e informatico e ha organizzato già due incontri a distanza con i Comuni per informarli delle novità e sugli obblighi di qualità da perseguire entro il mese di gennaio 2023. Il primo incontro era su base regionale, mentre il secondo era specifico per i 161 Comuni dell’Ato Salerno.

E’ un’attività che sta impegnando e impegnerà nei prossimi mesi intensamente l’ufficio tecnico dell’Ente, diretto dall’ingegnere Annapaola Fortunato. L’ente, presieduto da Giovanni Coscia e diretto da Bruno Di Nesta, non si è limitato alla richiesta di dati ai 161 Comuni, ma ha fornito un servizio specifico, mettendo a disposizione delle amministrazioni una piattaforma di facile accesso per raccogliere i dati utili – che serviranno a determinare la situazione di partenza di ciascun ente – e per affiancarli nelle attività da svolgere per raggiungere più elevati standard di qualità.

I Comuni in questi giorni stanno già rispondendo ad un questionario. Molte le domande a cui fornire risposte, tra queste: la presenza o meno sul proprio sito istituzionale di una sezione trasparenza relativa ai rifiuti; i tempi di risposta alle domande di attivazione o cessazione del servizio e sulla consegna delle attrezzature per la raccolta; la realizzazione della carta della qualità del servizio; il monitoraggio dei tempi di risposta ad eventuali reclami e sulla richiesta di informazioni scritte; l’attivazione di un numero verde per gli utenti e i tempi di attesa per il servizio telefonico; la presenza di uno sportello fisico e di uno online attraverso cui l’utente può chiedere assistenza; il servizio di ritiro gratuito dei rifiuti ingombranti.

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Redazione Irno24 11/12/2020

Rapporto Ecomafia 2020, Campania si conferma maglia nera

Il “virus” dell’ecomafia non si arresta né conosce crisi. Nel 2019 aumentano i reati contro l’ambiente: sono ben 34.648 quelli accertati, alla media di 4 ogni ora, con un incremento del +23.1% rispetto al 2018. In particolare preoccupa il boom degli illeciti nel ciclo del cemento, al primo posto della graduatoria per tipologia di attività ecocriminali, con ben 11.484 (+74,6% rispetto al 2018), che superano nel 2019 quelli contestati nel ciclo di rifiuti che ammontano a 9.527 (+10,9% rispetto al 2018). Da segnalare anche l’impennata dei reati contro la fauna, 8.088, (+10,9% rispetto al 2018) e quelli connessi agli incendi boschivi con 3.916 illeciti (+92,5% rispetto al 2018).

La Campania è, come sempre, in testa alle classifiche, con 5.549 reati contro l’ambiente (il 16% sul totale nazionale), seguita nel 2019 da Puglia, Sicilia e Calabria (prima regione del Sud come numero di arresti). E, come ogni anno, in queste quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa si concentra quasi la metà di tutti gli illeciti penali accertati grazie alle indagini, esattamente il 44,4%. La Lombardia, da sola, con 88 ordinanze di custodia cautelare, colleziona più arresti per reati ambientali di Campania, Puglia, Calabria e Sicilia messe insieme, che si fermano a 86. Nello specifico, gli arresti in Campania sono 24, le denunce 4231, i sequestri 1777.

Da capogiro il business potenziale complessivo dell’ecomafia, stimato in 19,9 mld di euro per il solo 2019, e che dal 1995 a oggi ha toccato quota 419,2 mld. A spartirsi la torta, insieme ad imprenditori, funzionari e amministratori pubblici collusi, sono stati 371 clan (3 in più rispetto all’anno prima), attivi in tutte le filiere: dal ciclo del cemento a quello dei rifiuti, dai traffici di animali fino allo sfruttamento delle energie rinnovabili e alla distorsione dell’economia circolare.

È questa la fotografia scattata dal Rapporto Ecomafia 2020. Le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia, realizzato da Legambiente, con il sostegno di COBAT E NOVAMONT, che ha analizzato i dati frutto dell’intensa attività svolta da forze dell’ordine, Capitanerie di porto, magistratura, insieme al lavoro del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, nato dalla sinergia tra Ispra e Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente, e dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli

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Redazione Irno24 20/03/2025

Salerno, sequestrata discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi

A Salerno, in località "Uffici Finanziari", il Nucleo CC Forestale ha proceduto al sequestro di un'area di circa 8mila mq, adibita a discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonchè di un ingente quantitativo di apparecchiature elettroniche e materiale elettrico (RAEE). Il responsabile è stato denunciato per realizzazione di discarica abusiva e per violazione del vincolo paesaggistico ed ambientale.

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