Unisa, il Rettore Loia eletto Presidente del Comitato Universitario Regionale
"Una importante responsabilità e una significativa opportunità"
Redazione Irno24 22/12/2020 0
Nella seduta del 21 dicembre 2020, il Rettore Vincenzo Loia è stato eletto Presidente del CUR - Comitato Universitario Regionale. Il CUR, che si occupa del coordinamento e della programmazione per lo sviluppo degli atenei della regione, è composto dai 7 rettori delle università campane, da 3 rappresentanti degli studenti e dal presidente della Regione o un suo delegato.
Il Comitato lavora per rafforzare gli obiettivi comuni delle Università componenti, svolgendo attività di consulenza su questioni che riguardano l’ambito universitario regionale e occupandosi della tutela e della valorizzazione dell'identità dei singoli atenei, nonché della loro autonomia giuridica e gestionale.
In seguito all'elezione, il Rettore Loia ha dichiarato: “Ringrazio il Comitato per la fiducia e sono onorato di questo riconoscimento che ha per me un valore importante soprattutto in un momento così delicato per il Paese e per il suo sistema universitario. Considero questa elezione come una importante responsabilità ma anche e soprattutto come una significativa opportunità: quella di continuare a rafforzare sempre più i legami e la collaborazione con la Regione Campania e con le singole Università della Campania. Con l'impegno di valorizzare i punti di forza del nostro sistema universitario regionale".
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L'incontro, volto ad approfondire gli aspetti e i profili connessi al trattamento e alla protezione dei dati personali al tempo della pandemia, vedrà la partecipazione e l'intervento del Presidente dell'Autorità Garante della Privacy, Pasquale Stanzione.
Nel rispetto del protocollo di Ateneo, gli interessati a partecipare sono invitati ad inviare una mail all’indirizzo cerimoniale@unisa.it, che confermerà il posto assegnato in sala.
Redazione Irno24 17/08/2020
Unisa nella top 1000 degli atenei mondiali per l'indagine ARWU
L’edizione 2020 della classifica accademica delle università mondiali (Academic Ranking of World Universities – ARWU) premia anche quest’anno l’Università di Salerno. Lo studio, che viene annualmente condotto dall’Institute of Higher Education della Shanghai Jiao Tong University, rappresenta una tra le più accreditate elaborazioni sul sistema universitario mondiale e si focalizza in particolare sulla qualità della Ricerca espressa dalle produzioni scientifiche degli Atenei valutati.
Giunta alla sua 17esima edizione, ARWU, insieme al ranking britannico Times Higher Education, è un’indagine di riferimento a livello internazionale, adottando una metodologia che compara oltre 1800 istituzioni accademiche e stilando la classifica delle prime 1000 migliori università al mondo.
Le università sono classificate in base a cinque indicatori di performance accademica o di ricerca, ognuno dei quali pesato in maniera differente: qualità dell’istruzione (ovvero il numero di alunni che hanno vinto Premi Nobel o medaglie Fields); qualità delle Facoltà (ovvero il numero di membri del corpo accademico che hanno vinto Premi Nobel o medaglie Fields); numero di Ricercatori Altamente Citati (cd. indice “HiCi”); output della ricerca (ovvero il numero di articoli pubblicati su Nature e Science) e performance pro-capite (corrispondente al rendimento pro-capite dell’istituzione, calcolato come somma dei punteggi ponderati dei precedenti indicatori diviso per il numero di personale accademico a tempo pieno equivalente).
Nella Top 1000 resa nota in questi giorni rientra anche l’Università di Salerno: l’Ateneo, che ha fatto il suo primo ingresso in classifica nel 2016, guadagna adesso nuove posizioni raggiungendo il gruppo 601-700 (nel 2019 era collocato nel gruppo 701-800) e posizionandosi, tra le italiane presenti in classifica, nel gruppo 25-30 (lo scorso anno occupava il gruppo 32-36).