Unisa, Modulo Jean Monnet "EU-GLOBACT" su criminalità transnazionale
La cerimonia di inaugurazione è prevista per giovedì 7 marzo presso il campus di Fisciano
Redazione Irno24 16/02/2024 0
All’Università degli Studi di Salerno al via il primo anno di attività del Modulo Jean Monnet “EU-GLOBACT” in materia di criminalità transnazionale. Co-finanziato dalla Commissione europea e attivo presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche fino al 2026, il Modulo “EU-GLOBACT”, sotto la responsabilità scientifica della Prof.ssa Anna Oriolo (Associato di Diritto internazionale UNISA e Direttore dell’IECLO), si pone l’obiettivo di contribuire a dare un nuovo slancio al processo di integrazione europea in risposta alle nuove sfide che l’UE è chiamata ad affrontare.
Nell’arco del prossimo triennio, il Modulo “EU-GLOBACT” offrirà un corso di alta specializzazione relativo all’emergente politica globale dell'UE in materia di lotta alla criminalità transnazionale. Attraverso un approccio innovativo, che combinerà l'apprendimento teorico con l'applicazione delle conoscenze giuridiche a casi concreti, la prima edizione di “EU-GLOBACT”, per complessive 58 ore di attività (circa 6 ore settimanali), sarà dedicata all’approfondimento degli strumenti di contrasto ai reati transfrontalieri che minano i valori e la sicurezza dell’UE.
Nell’ambito del suo ricco calendario di attività (sia in presenza che “da remoto”), il Corso EU-GLOBACT include anche attività di ricerca e di divulgazione (workshop, webinar, tavole rotonde e conferenze annuali) destinate non soltanto a studenti universitari, laureati, dottorandi e dottori di ricerca, bensì anche a operatori giuridici, giudici, avvocati, funzionari e responsabili politici, nonché alla società civile.
La cerimonia di inaugurazione che darà inizio alle attività di EU-GLOBACT avrà luogo giovedì 7 marzo presso il campus di Fisciano. La partecipazione al corso di alta specializzazione, così come a tutte le attività del Modulo, è gratuita. Per i corsisti e professionisti iscritti sarà possibile ottenere crediti formativi e un attestato di partecipazione.
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Obiettivo dell’accordo è favorire lo scambio di studiosi, ricercatori e tecnici tra le due istituzioni, nel quadro di progetti di ricerca congiunti e in settori di reciproco interesse scientifico.
Il GSI, impegnato nella realizzazione della nuova facility europea “FAIR”, ossia un complesso di acceleratori di particelle per lo studio della fisica nucleare tramite fasci di ioni pesanti, ha individuato quale sede operativa della collaborazione nascente il Laboratorio per la Superconduttività di Potenza del Dipartimento di Fisica UNISA, realizzato insieme ad INFN, ENEA e CRdC.
Hanno preso parte all'incontro: il Rettore Vincenzo Loia, il prof. Paolo Giubellino, Direttore Generale di FAIR, il prof. Salvatore De Pasquale, Direttore del Dipartimento di Fisica “Caianiello” e il prof. Luca Lista, Direttore della Sezione INFN di Napoli. “Le università hanno bisogno di avere una visione prospettica verso il futuro - ha dichiarato il Rettore Loia - Saremo lieti di supportare lo sviluppo di questo progetto congiunto di alto valore scientifico.
GSI rappresenta FAIR, che è un laboratorio prestigioso in Germania e che ormai costituisce un punto di riferimento a livello internazionale. Con oggi concretizziamo un rapporto che ha radici profonde. In Ateneo esiste una comunità di studiosi di fisica molto riconosciuta e l'accordo di oggi è il risultato di un lavoro consolidato nel tempo nonché il punto di partenza di un’evoluzione scientifica e tecnologica”.
Tra gli obiettivi dell'accordo sottoscritto c'è anche quello di favorire lo scambio di studiosi, ricercatori e tecnici tra le due istituzioni. A confermarlo il prof. Giubellino: “Questo accordo serve a dare degli obiettivi più ampi ad un lavoro che già si sta facendo qui all’Università di Salerno, un lavoro di test di magneti superconduttori. Con questo accordo si darà, infatti, la possibilità a tanti giovani studiosi di formarsi nell’ambito di questa attività.
Sono contentissimo della collaborazione con l’Università di Salerno, sia da italiano, sia da responsabile di FAIR e sono molte le prospettive di lavoro che ritengo possiamo realizzare insieme. Gli acceleratori di particelle sono impiegati nei laboratori di ricerca, ma sono utilizzati ovunque, nelle industrie, negli ospedali. Per questo sono tantissime le applicazioni che potremmo supportare con questo progetto”.