Al via "La Notte dei Barbuti" con un omaggio a Dante Alighieri

Appuntamento il 2 Agosto alle 21:30, regia di Brunella Caputo

Redazione Irno24 31/07/2021 0

Lunedì 2 agosto, alle ore 21:30, a Salerno, nell'ambito dell'omonimo festival, prende il via "La Notte dei Barbuti", diretta da Brunella Caputo (ingresso 10 euro). La Compagnia del Giullare porta in scena “Voci dall’inferno”, concerto dantesco per voci narranti. Con Brunella Caputo, Davide Curzio, Caterina Micoloni. Musica dal vivo di Max Maffia, immagini fotografiche di Cristina Santonicola, coreografie Virna Prescenzo.

Un percorso con voci narranti, come se fosse un coro, nella cantica più nota e più teatrale della Divina Commedia. Un viaggio di voce tra le voci, che a volte è una lenta passeggiata, altre una corsa a perfidiato. Una strana e insolita corsa nel cuore dell’Inferno a cercare per poi salvare “diverse lingue, orribili favelle, parole di dolore, accenti d’ira, voci alte e fioche”.

Uno sfondo di originali immagini infernali sosterrà il racconto nel suo incedere pericoloso e affascinante verso la scoperta e la conoscenza de “ lo ‘mperador del doloroso regno”. Un vento di salvezza finale trasformerà il buio in luce per sottolineare il fatto che c’è sempre un “pertugio” da cui uscire a riveder le stelle.

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Annamaria Parlato 21/06/2020

Sulla retta via di Orazio Genovese da Capua Rhegium al Corridoio Helsinki-Valletta

Quando un gruppo sociale si insedia su un territorio e ne possiede il controllo, ecco che allora nascono le strade o meglio le vie di comunicazione. Con il termine di strada si indica sommariamente una striscia di terreno espressamente sistemata per agevolare il transito di pedoni e di veicoli e per facilitare i trasporti e le comunicazioni tra i vari punti di una regione. La strada costituisce uno dei mezzi più efficaci dell’attività umana; essa infatti facilita gli scambi materiali ed intellettuali fra le popolazioni, contribuendo in sommo grado al loro progresso ed al loro benessere.

Le prime strade a sede fissa di cui si abbia notizia certa furono costruite dai Babilonesi, mentre poco si conosce circa le strade presso Egizi, Cartaginesi e Greci, popoli di navigatori che poco si servivano delle comunicazioni terrestri. Maggiori e sicure notizie si hanno sulle strade costruite dai Romani: esse furono per lungo tempo le sole vie di comunicazione fra i vari stati d’Europa e fra questa e i territori dell’Africa e del Medio Oriente.

E proprio dalla interessantissima “storia delle strade” dall’antichità sino ai giorni nostri, Orazio Elio Genovese, ex dirigente delle Ferrovie dello Stato e produttore di vino d'eccellenza sulle colline salernitane, per la precisione a Sòrdina (frazione del Comune di Salerno) dove nascono le viti di Sanginella, ha deciso di elaborare il suo primo libro, la sua prima ricerca nell’affascinante mondo dei collegamenti stradali e autostradali. Ma come si è passati dalla slitta, alla ruota di pietra arrivando alle automobili con motore a scoppio?

Forse tutto è partito proprio da quel vino “Salernum”, prodotto nell’azienda Agricola Amina a Sòrdina, che nel degustarlo narra dei miti e dei fasti della città di Salerno di cui il Dott. Genovese è innamorato e incuriosito circa le sue origini ancora nebulose e con molti punti interrogativi da chiarire. Suddiviso in cinque capitoli, il libro è intitolato “Dalla Capua Rhegium al Corridoio Helsinki-Valletta, Passando per la Salerno-Reggio Calabria”, un viaggio appassionato e appassionante che ripercorre i cammini dell’antica strada romana di Capua, in particolare nel tratto Salernum-Picentia, sino a toccare la Fratte etrusca e sannitica, la manifattura artigianale del cotto di Rufoli, la Masseria Trinità con la sua Taberna e la sorgente di Fontana Viva con il suo mulino ad acqua, la chiesa di Sòrdina e l’eremo di S. Magno.

L’autore sviluppa nei capitoli centrali interessanti tesi sull’origine e importanza dei luoghi del territorio salernitano nei secoli passati, avvalorando ipotesi frutto di ricerche e di approfondite documentazioni derivanti dalla cartografia, dalle fonti storiche e d’archivio. Forse nuovi tasselli di storia salernitana verranno fuori da questo libro unico nel suo genere e sopratutto originale nel panorama librario locale. Spesso non ci si rende conto dell’immenso patrimonio storico culturale di cui è ricca Salerno con la sua provincia, e solo un corposo lavoro letterario come questo può rendere una minima idea.

La modernità e le avveniristiche vie di comunicazione però vanno spesso sia a scontrarsi sul piano paesaggistico-ambientale, creando disagi e disastri naturalistici, sia a mettere in discussione i principi di unione, coesione e collaborazione tra gli Stati membri dell’Unione Europea, dimenticando perfino il ponte sullo stretto di Messina nel famoso corridoio Helsinki-Valletta che dal punto di vista dello sviluppo della produzione industriale italiana oltre a collegare le due più importanti macroregioni europee, ossia la Pianura Padana e la Baviera, collegherà anche l’area centrale e meridionale attraverso sia l’AV/AC ferroviaria che il tragitto autostradale Verona, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Salerno, Reggio Calabria, Messina e Palermo.

Genovese un po' disincantato ha dichiarato nel manoscritto: “Attraverso il mio modesto lavoro ho cercato di trasmettere dei saperi che spesso nemmeno i salernitani conoscono, in particolare la ricostruzione delle arcaiche origini della collina di Montevetrano, grazie alle ricerche di noti studiosi accademici o di dirigenti che operano nel settore dei beni culturali. Se solo si riuscisse a mettere in rete la storia, ma anche la cultura, l’enogastronomia e i saperi dei luoghi descritti, gli stessi, con le opportunità offerte dal grande asse viario Europeo Helsinki-Valletta, potrebbero diventare dei piccoli attrattori turistici e come tali fonti di reddito”. La narrazione è piacevole nonostante l’argomento sia impegnativo. Complimenti all’autore, appassionato cultore della sua terra, alla quale si spera dedicherà ancora numerose pubblicazioni.

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Redazione Irno24 19/05/2022

Salerno, parte la seconda fase del progetto "Musei in rete"

Si è tenuto ieri mattina, a Palazzo di Città, un primo e proficuo incontro con i direttori dei musei coinvolti nella seconda fase del progetto "Salerno Musei in Rete", percorso di progettazione per l’accesso ai contributi a sostegno degli interventi, delle attività e dei servizi finalizzati allo sviluppo, alla promozione e alla valorizzazione dei musei cittadini.

All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, il Sindaco Napoli e Ledo Prato, segretario nazionale Cidac e responsabile del progetto. È stato un primo, decisivo passo volto alla promozione di un'azione di consolidamento e sviluppo dell’offerta culturale basata sulla volontà di mettere a sistema il patrimonio museale diffuso sul territorio comunale.

Il progetto, adottato e co-finanziato dalla Regione, ha inteso stimolare la creazione di una comunità museale di pratica, lavorare all’innalzamento degli standard dei servizi al pubblico, operare alla qualificazione e all’integrazione dell’offerta culturale, anche in funzione delle linee guida del Sistema Museale  Nazionale promosso dal MiC.

Sono quindici i musei coinvolti: Museo Città Creativa, Museo Roberto Papi, Giardino della Minerva, Museo Diocesano, Museo Archeologico Provinciale, Pinacoteca Provinciale, Area Archeologica di Fratte, Castello Arechi, Collezione Ceramiche Alfonso Tafuri, Museo dello Sbarco e Salerno Capitale, Museo Virtuale Scuola Medica Salernitana, Fondazione Ebris, Museo del Presepe a Peppe Natella, Complesso Monumentale di San Pietro a Corte, Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano.

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Redazione Irno24 23/04/2025

Salerno, "Norma" di Bellini al Verdi viene dedicata a Papa Francesco

Nei giorni 25 e 27 aprile, al Teatro Verdi di Salerno va in scena "Norma", opera in due atti di Vincenzo Bellini. Si tratta di un nuovo appuntamento della stagione lirica e di balletto 2025. Capolavoro di Bellini, Norma è una delle prime opere che introducevano nel panorama italiano quei temi prettamente romantici che avrebbero di lì a poco invaso la scena teatrale.

Dirigerà Micheal Balke, acclamato nei maggiori teatri internazionali, firmerà la regia Sarah Schinasi, che con il suo estro creativo darà una lettura fascinosa ed imperdibile dell'opera. Cast di prim'ordine: Gilda Fiume, soprano che ha un timbro morbido, pieno e importante ed una tecnica precisa; Vincenzo Costanzo, uno fra i tenori più interessanti della sua generazione; Vasilisa Berzhanskaya, mezzosoprano con la voce intensa e vellutata.

"Dedichiamo questo spettacolo - spiega il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli - alla memoria del defunto Pontefice Francesco, che ha sempre dichiarato e sostenuto il valore spirituale dell'arte. In particolare, il capolavoro di Bellini è per molti aspetti un inno universale alla Pace. Nell'aria più celebre, 'Casta diva', si eleva la preghiera della protagonista "Spargi in terra quella pace che regnar tu fai".

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