Annata pessima per le nocciole, penalizzata anche la Valle dell'Irno

Coldiretti Salerno fa il punto sui primi prodotti di stagione

Redazione Irno24 25/10/2021 0

Un anno da dimenticare per la Nocciola di Giffoni, che vede quasi azzerata la produzione. Per le castagne, invece, superata l’emergenza cinipide, si pone il problema cinghiali: la raccolta è ormai una gara tra chi prima arriva tra gli ungulati e l’uomo. E’ il bilancio di Coldiretti Salerno che fa il punto sull’annata dei primi prodotti di stagione.

Per le nocciole, la produzione è praticamente azzerata con un calo del 90 per cento rispetto al 2020. Ad incidere sui numeri, il clima: le frequenti piogge invernali, le gelate primaverili, la prolungata siccità estiva hanno provocato una scarsa impollinazione che ha causato un fortissimo calo produttivo con danni enormi per le aziende dell’areale della Tonda di Giffoni che include 12 comuni dei Picentini (Acerno, Baronissi, Calvanico, Castiglione del Genovesi, Fisciano, Giffoni Sei Casali, Giffoni Valle Piana, Montecorvino Pugliano, Montecorvino Rovella, Olevano sul Tusciano, S. Cipriano Picentino, S. Mango Piemonte).

Diversa la situazione per le castagne. “La lotta biologica al cinipide – spiega il direttore di Coldiretti Enzo Tropiano – rende evidente da quest’anno l’efficacia dell’intervento attuato che ha portato alla ripresa vegetativa e produttiva dei castagneti in provincia di Salerno. Tutti gli sforzi messi in campo in questi anni rischiano però di essere vanificati dai cinghiali: il raccolto è a rischio a causa della presenza massiccia di ungulati che minacciano la produzione in cerca di cibo. Ormai è diventata una gara tra chi arriva prima tra l’uomo e l’animale.

Per i castanicoltori vi è anche la beffa della ‘mancata prevenzione’, perché è evidente la difficoltà di recintare castagneti che sono aree vicine ai boschi e con dislivelli spesso importanti. Come ripetiamo da tempo è assolutamente indispensabile attivare subito il Piano di controllo al cinghiale altrimenti vedremo rapidamente sparire una storica e tipica coltivazione del nostro territorio con tutte le ripercussioni sulla salvaguardia dell’ambiente e della tenuta idrogeologica del territorio”.

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Possono beneficiare del contributo per il pagamento dei canoni di locazione i richiedenti (nuclei familiari) residenti nel territorio dell’Ente che siano in possesso di contratto di locazione regolarmente registrato e siano residenti nell’immobile a cui si riferisce il contratto.

Possono beneficiare del contributo per il pagamento delle utenze domestiche i richiedenti (nuclei familiari) residenti nel territorio dell’Ente e nell’immobile a cui si riferiscono le relative spese domestiche; potrà essere richiesta solo una tipologia di contributo, pertanto l’utente dovrà scegliere se richiedere il contributo per le locazioni o per le utenze domestiche.

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