Arrestati due giovani pusher a Salerno, in casa oltre 1 chilo di cocaina
La Mobile ha scoperto che una scacciacani era stata trasformata in arma da fuoco
Redazione Irno24 27/10/2025 0
Nei giorni scorsi, la Squadra Mobile della Questura ha arrestato i salernitani A.P., 21enne, e D.F., 19enne, per detenzione di stupefacenti, ai fini di spaccio. Al 19enne, presso il cui domicilio gli agenti hanno scoperto uno smercio di droga, viene contestata anche la detenzione di arma clandestina.
Ingenti le quantità di stupefacenti rinvenute: 1,3 kg di cocaina, in parte confezionata in oltre 400 dosi, 4 grammi di eroina, già pronta per essere spacciata, 180 grammi di hashish; inoltre, sono state recuperate 2 pistole scacciacani, di cui una modificata per renderla arma da fuoco (in canna una cartuccia calibro 9). I poliziotti, poi, hanno intercettato il 21enne mentre si recava presso il domiclio del 19enne: era in possesso di circa 30 grammi di eroina. Arrestato anche lui.
 
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Come il Covid ha cambiato la vita dei salernitani, i risultati del questionario
Sono stati elaborati i risultati del questionario "Salerno, come va?", lo strumento di ascolto ideato nei mesi scorsi dal Comune di Reggio Emilia ed adottato anche dal Comune di Salerno al fine di comprendere i cambiamenti nella vita quotidiana dei cittadini dopo l'inizio dell'emergenza Covid e di recepirne nuove istanze e necessità.
Con questo strumento, il Comune di Salerno ha inteso aprirsi al dialogo con altri comuni italiani per ragionare di concerto, a partire dalla lettura dei singoli territori, su scenari e possibili future soluzioni.
L'Amministrazione comunale ha preso atto delle istanze espresse dai cittadini, predisponendo un elenco di azioni da mettere in campo per fornire una concreta risposta a quanto emerso dai risultati del sondaggio.
Redazione Irno24 27/06/2023
Arrestato da Polfer Salerno per traffico internazionale di stupefacenti
Nei giorni scorsi, la Polizia Ferroviaria di Salerno ha tratto in arresto J.H., destinatario di un ordine di carcerazione emesso dal GIP, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, per il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti.
Redazione Irno24 18/11/2020
Simulavano crediti per non pagare le tasse, frode milionaria coinvolge il salernitano
Al termine di una complessa attività investigativa, conclusa nei mesi scorsi dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno, sono stati individuati 59 contribuenti che, pur di non versare le tasse dovute, hanno fatto risultare l’esistenza di crediti fittizi, ponendo in essere un’evasione fiscale quantificata in oltre 7 milioni di euro.
I Finanzieri di Nocera Inferiore hanno infatti ricostruito il meccanismo fraudolento di cui hanno beneficiato titolari di ditte individuali e società di Salerno e provincia, come pure di altre regioni (dal Lazio alla Basilicata, fino alle Marche, all’Emilia Romagna e al Piemonte), i quali, grazie ad un semplice passaparola, erano riusciti ad entrare in contatto con i materiali artefici della truffa, due soggetti del Vesuviano.
Questi ultimi, pur senza possedere alcuna qualifica professionale (uno era rappresentante di una società, l’altro commesso di un negozio di abbigliamento), si prestavano a compilare e trasmettere, tramite il canale home banking, i tradizionali F24 per conto degli imprenditori, azzerando tutto d’un colpo i debiti con il Fisco. In cambio di modesti compensi, riportavano sistematicamente importi di fantasia nella sezione “crediti”, puramente inventati, che però permettevano nei fatti di compensare quasi del tutto l’ammontare delle imposte dovute. In effetti, il “trucco” consisteva proprio nel non annullare completamente il debito fiscale.
Così facendo, il sistema, ricevuta comunque una notifica di accredito dalle banche, seppur per pagamenti irrisori (parliamo di bonifici anche solo di qualche decina di euro, comunque mai sopra i 100), riconosceva per buoni i pagamenti effettuati, fatte salve le successive verifiche del caso. In assenza di segnali di anomalia sull’autenticità dei crediti dichiarati, una volta verificata l’esattezza dei dati identificativi del contribuente (la partita Iva ed il codice fiscale), si procedeva alla cancellazione delle posizioni debitorie di chi aveva comunque provveduto ad un pagamento, revocando di conseguenza anche gli eventuali atti di accertamento e i pignoramenti adottati.
Nei 26 casi più rilevanti (quelli in cui le indebite compensazioni hanno superato la soglia di rilevanza penale dei 50.000 euro), già un anno fa, è stato eseguito un provvedimento di sequestro preventivo di immobili, autovetture e liquidità finanziarie, per circa 6 milioni e mezzo di euro, emesso dal G.I.P. di Nocera Inferiore.
Nei confronti dei responsabili, peraltro, è stato di recente disposto pure il rinvio a giudizio, sempre su richiesta della Procura di Nocera. Gli altri 33 contribuenti che, con lo stesso meccanismo, hanno evaso complessivamente più di 700mila euro, subiranno un procedimento amministrativo dell’Agenzia delle Entrate che, oltre al recupero delle imposte evase, comporta l’applicazione di pesanti sanzioni pecuniarie, fino al doppio delle somme illecitamente compensate.
 
                                 
                                