Baronissi, consegnata al titolare la pergamena di laurea ritrovata ad Ostia

Fu inviata al sindaco Valiante da una giovane ufficiale della Guardia di Finanza

Redazione Irno24 21/09/2023 0

"Abbiamo ricevuto la bella comunicazione del Comandante della Polizia Municipale di Verona, che ha consegnato nella mani dell’anziano Bartolomeo I. la pergamena di laurea. Certamente ne sarà stato molto felice ed emozionato. Una bella storia italiana grazie all'azione di grande civiltà e sensibilità di Manuela Zito, giovane ufficiale della Guardia di Finanza, nostra conterranea".

Lo scrive sui social il sindaco di Baronissi, Valiante, che qualche settimana fa raccontò di aver ricevuto dall'ufficiale GdF una pergamena di laurea, ritrovata fra i rifiuti ad Ostia Lido, appartenente ad un cittadino di Baronissi, ora 85enne, trasferitosi a Verona negli anni 70.

La vicenda del ritrovamento

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Altre mascherine protettive per i bambini di Baronissi

Il Comune di Baronissi distribuirà altre mascherine protettive (4 ciascuno) a tutti i bambini residenti nati dall'1 gennaio 2010 al 31 dicembre 2014. La consegna avverrà a cura dei volontari del Nucleo Protezione Civile, della Pro Loco e dell’Associazione Il Punto, esclusivamente alla sala comunale “Siani” del Centro Regeni in Largo dell’Accoglienza.

I genitori potranno ritirare i dispositivi nelle giornate di martedì e mercoledì prossimi (19-20 Maggio) dalle ore 9.00 alle ore 12.30 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00. I bimbi fino a 6 anni sono esonerati dall’obbligo di indossare la mascherina; i bambini dagli undici anni possono indossare le normali mascherine utilizzate dalle persone adulte.

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Protezione Civile di Baronissi in soccorso alla comunità di Monteforte Irpino

Il Nucleo comunale di Protezione Civile di Baronissi - fa sapere il sindaco Gianfranco Valiante sui social - è in partenza alla volta di Monteforte Irpino (AV), comune gravemente danneggiato dall’alluvione di ieri. A disposizione della comunità, oltre i volontari stessi, anche automezzi con pompe idrovore e bobcat. Intanto, la Regione ha formalizzato la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza.

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Muore vigilante, Ikea Baronissi nega slittamento apertura: sdegno dei sindacati

Ieri, nel punto vendita salernitano di Ikea, a Baronissi, poco prima dell’apertura del negozio al pubblico, un lavoratore dell’appalto di vigilanza è deceduto in seguito ad un malore. Tuttavia, le porte del negozio hanno regolarmente e puntualmente aperto, dando ancora una volta l’assoluta priorità alle vendite e al business, incuranti del fatto che i lavoratori fossero sconvolti per quanto accaduto ad un collega in servizio.

Le segreterie provinciali di Filcams Cgil e Fisascat Cisl, congiuntamente alla Cgil provinciale e alla Cisl di Salerno, oltre ad esprimere cordoglio e vicinanza alla famiglia di Pasquale Maddaloni, il 57enne dipendente della Prestige, che da più di dieci anni era addetto alla vigilanza armata nel punto vendita, non possono che condannare fermamente l’atteggiamento tenuto dal colosso svedese in questa occasione.

Le Rsa del negozio, infatti, dopo aver appreso la notizia, hanno immediatamente chiesto al management di dare un segno tangibile di sensibilità per quanto accaduto, decretando lo slittamento di un’ora dell’apertura al pubblico per la giornata di oggi, venerdì 8 settembre, in occasione dei funerali del collega. Ma ancora una volta, inaspettatamente, Ikea ha dimostrato di aver definitivamente cambiato pelle, negando la disponibilità a concedere quello che sarebbe stato un semplice gesto di umanità.

“Tale diniego da parte dei vertici del punto vendita – commentano i segretari denerali di Filcams Cgil e Fisascat Cisl, Maria Rosaria Nappa e Pietro Contemi – lascia sbigottiti gli stessi lavoratori, che hanno così avuto conferma, nel più triste dei modi e delle occasioni, di esser considerati un semplice numero anche per una delle aziende che più si vanta di avere a cuore i propri collaboratori.

Non basta, non può bastare, che Ikea si auto assolva da ogni responsabilità (che tra l’altro in questo caso specifico nessuno ha mai pensato di addossarle), certificando di aver applicato perfettamente il protocollo di primo soccorso; quello che i lavoratori chiedevano era un gesto di umanità. E ciò che lascia maggiormente senza parole è la giustificazione addotta a tale diniego: lo slittamento dell’apertura non è stato possibile perché non ci sarebbe stato il tempo di avvisare la clientela”.

NOTA STAMPA DA UFFICIO COMUNICAZIONE CISL SALERNO

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