Confesercenti Salerno: "Negozi fisici e turismo, sodalizio in bilico"

"Incidere con politiche attente perché la speculazione sui prezzi è sempre dietro l'angolo"

Redazione Irno24 17/05/2023 0

E’ purtroppo una constatazione amara quella di Confesercenti provinciale di Salerno, a margine dei lavori che si sono tenuti il 15 maggio a Roma, nei quali sono state svelate e certificate le criticità del comparto del commercio tradizionale, alla presenza del ministro Urso.

Da un lato, la sparizione e dalla chiusura di migliaia di attività soppiantate da altre tipologie commerciali, nel migliore dei casi, ma soprattutto abbattute da quella che è la vendita incontrollata dell'online, che genera distorsioni e una concorrenza spesso spietata e sleale; dall'altro, un maggiore appeal turistico da parte dei territori che conservano negozi tradizionali di alta qualità e presentano un'offerta diversificata con itinerari, vie dello shopping, del gusto e dell'artigianato autentico.

"Queste variabili faranno la differenza nella scelta del proprio soggiorno - spiega Raffaele Esposito, presidente Confesercenti provinciale - a discapito dei territori che propongono una desertificazione commerciale e limitata nelle aperture; proprio per questo al ministro Urso abbiamo chiesto una fiscalità agevolata per questi piccoli esercenti e la cedolare secca per gli affitti. Noi di Confesercenti vogliamo avere sempre più negozi fisici nelle nostre comunità, rappresentano veri e propri baluardi di legalità e presidi territoriali imprescindibili per la vivibilità delle città e delle aree provinciali.

La tendenza occupazionale di aprile, con i primi "ponti" che avevano determinato una buona attestazione dei flussi turistici per le città d'arte e le località balneari, si è "raffreddata" nel breve periodo per questo meteo davvero impazzito, che ha disintegrato le aspettative economiche di molte attività legate alla primavera. Bisognerebbe, proprio in considerazione dei cambiamenti climatici, sempre più repentini ed improvvisi, lavorare alla proposta di itinerari prestabiliti e di circuiti certificati a livello territoriale, a prova di meteo, che possano soddisfare le esigenze degli ospiti nazionali ed internazionali.

Un meteo davvero impietoso, con i nostri imprenditori del settore del commercio, dell'artigianato e del turismo che hanno visto vanificata la possibilità di rimpinguare le casse dopo i mesi terribili del caro energia e dell'inflazione; circa i prezzi, quest'anno assisteremo a dei rincari medi che andranno dal 10 al 15% per tutte le tipologie di servizi e per tutti i beni essenziali. E’ vero che la benzina è stata calmierata, ma tutto il resto sta esageratamente lievitando.

Non vanno demonizzati i nostri operatori ed imprenditori, che saranno costretti a ritoccare ancora una volta per necessità i prezzi verso l'alto, ma bisogna incidere con delle politiche attente perché la speculazione per il rialzo dei prezzi, come riferito al ministro Urso, è sempre dietro l'angolo e lo vediamo quotidianamente anche nella spesa alimentare. Come Confesercenti, saremo impegnati nell'attenta analisi dell'andamento dei prezzi delle materie prime e dei servizi, per favorire la clientela dei nostri imprenditori nel miglior modo possibile".

Potrebbero interessarti anche...

Redazione Irno24 24/06/2021

Addio a una bottiglia d'olio made in Italy su 4, l'allarme Coldiretti

Con l’addio ad una bottiglia di olio extravergine Made in Italy su quattro per il crollo del 25% della produzione nazionale è necessario vigilare sugli acquisti per evitare che venga spacciato come nazionale il prodotto importato di minore qualità. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento ai dati Ismea che stimano una produzione nazionale di 273mila tonnellate per effetto soprattutto del calo nelle regioni del Sud dove si concentrano i maggiori raccolti con Puglia, Calabria e Sicilia che fanno registrare contrazioni nella produzione rispettivamente del 45%, 36% e 5%.

In queste condizioni è importante verificare attentamente l’etichetta anche se - denuncia Coldiretti - sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi impossibile nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva.

La scritta - precisa Coldiretti - è riportata in caratteri molto piccoli, posti dietro la bottiglia e, in molti casi, in una posizione sull’etichetta che la rende difficilmente visibile tanto che i consumatori dovrebbero fare la spesa con la lente di ingrandimento per poter scegliere consapevolmente.

Il consiglio della Coldiretti è quello di diffidare dei prezzi troppo bassi, acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di comperare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove è possibile assaggiare l’olio Evo prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche positive.

Leggi tutto

Redazione Irno24 23/08/2022

Gara deserta Luci d'Artista a Salerno, Ilardi: "Essenziali per turismo e immagine"

"Le Luci d'Artista sono essenziali per l'economia turistica e per l'immagine della città di Salerno. Chi in questi momenti esulta, perchè la gara per l'installazione sarebbe andata deserta, è contro il lavoro, è contro lo sviluppo, è contro la Salerno turistica. Federalberghi Salerno è senza esitazioni perchè la manifestazione si tenga con elementi di innovazione e di rilancio". Lo scrive sui social Antonio Ilardi, presidente di Federalberghi Salerno.

Leggi tutto

Redazione Irno24 15/03/2022

Coldiretti Salerno: "Agricoltura in ginocchio ma corse allo scaffale inutili"

Mezzi agricoli fermi, difficoltà nella semina, prezzi schizzati per le coltivazioni in serra. Il rincaro dei prezzi dei carburanti e delle materie prime strangola l’agricoltura. E non va meglio per la pesca, dove ormai le barche restano ferme in banchina a causa del caro gasolio. A lanciare l’allarme è Coldiretti Salerno, scesa già in piazza qualche settimana fa per protestare contro l’aumento del costo delle materie prime e dell’energia.

“La situazione purtroppo non migliora - afferma il presidente Vito Busillo - la crescita esponenziale dei costi si sta abbattendo sull'agricoltura e sulla pesca, creando grossi problemi di gestione alle imprese. Alcune aziende hanno deciso addirittura di non seminare perché i semi hanno avuto un rincaro insostenibile, per non parlare del gasolio che ormai ha raggiunto prezzi insostenibili per il comparto”.

“Il prezzo del mangime è aumentato a dismisura ed oggi è poco reperibile sul mercato – conferma il direttore di Coldiretti Salerno, Enzo Tropiano - di contro i prezzi di vendita del latte, alla stalla, sono rimasti invariati. Oggi, per produrre un litro di latte i nostri allevatori spendono più di 40 centesimi al litro, mentre lo stesso litro viene pagato dalle imprese di trasformazione in media 37-38 centesimi, dieci in meno rispetto ai contratti in Campania. Il prezzo del mais ha fatto registrare balzi in avanti tra il 50 e l’80%, senza contare i costi energetici. La filiera lattiero-casearia deve garantire una quotazione equa agli allevatori, che non vada solo a coprire i costi ma offra la giusta redditività alle aziende, già colpite dagli effetti della pandemia”.

Ma il boom dei costi energetici riguarda anche il riscaldamento delle serre con rincari del 30% e i vivai che sono oggi costretti a produrre praticamente in perdita. Nel giro di un anno, la bolletta mensile di un’azienda florovivaistica è passata, infatti, da 1700 euro a 6100 euro. E ad aumentare sono pure i costi per la pesca, con la flotta nazionale costretta rimanere in banchina.

“La psicosi cibo è dannosa – afferma Tropiano – il nostro consiglio è di non lasciarsi trascinare in inutili nevrosi, programmare gli acquisti privilegiando prodotti freschi e di stagione Made in Italy la cui offerta è destinata a salire con l’arrivo della primavera. Nei nostri Mercati Campagna Amica il cibo non manca mai, quindi le corse allo scaffale non servono se non a creare distorsioni nel comparto”.

Leggi tutto

Lascia un commento

Cerca...