Covid-19, Governo vara decreto con nuove misure: stato emergenza fino al 30 Aprile
Fino al 15 Febbraio confermato divieto di spostamento fra Regioni
Redazione Irno24 15/01/2021 0
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, nella seduta del 13 gennaio, il decreto-legge "Ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e prevenzione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19", prorogando al 30 aprile 2021 lo stato di emergenza.
Spostamenti tra Regioni
Il decreto conferma, fino al 15 febbraio 2021, il divieto già in vigore di ogni spostamento tra Regioni o Province autonome diverse, con l’eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Spostamenti verso altre abitazioni
Dal 16 gennaio 2021 e fino al 5 marzo 2021 è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata, tra le 5.00 e le ore 22.00, a un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono.
Tale spostamento può avvenire all’interno della stessa Regione, in area gialla, e all’interno dello stesso Comune, in area arancione e in area rossa, fatto salvo quanto previsto per gli spostamenti dai Comuni fino a 5.000 abitanti. Qualora la mobilità sia limitata all’ambito territoriale comunale, sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia
Istituzione della zona bianca
È istituita una cosiddetta area “bianca”, nella quale si collocano le Regioni con uno scenario di “tipo 1”, un livello di rischio “basso” e un'incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti. In area “bianca” non si applicano le misure restrittive previste dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) per le aree gialle, arancioni e rosse ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli. Nelle medesime aree possono comunque essere adottate, con DPCM, specifiche misure restrittive in relazione a determinate attività particolarmente rilevanti dal punto di vista epidemiologico
Istituzione di una piattaforma informativa nazionale su Piano vaccini
In considerazione della necessità di agevolare l’attuazione del piano vaccinale per la prevenzione del contagio da Covid-19, in coerenza con le vigenti disposizioni europee e nazionali in materia di protezione dei dati personali, è istituita, una piattaforma informativa nazionale idonea ad agevolare, sulla base dei fabbisogni rilevati, le attività di distribuzione sul territorio nazionale delle dosi vaccinali, dei dispositivi e degli altri materiali di supporto alla somministrazione, e il relativo tracciamento.
Inoltre, su istanza della Regione o Provincia autonoma interessata, la piattaforma nazionale esegue, in sussidiarietà, le operazioni di prenotazione delle vaccinazioni, di registrazione delle somministrazioni dei vaccini e di certificazione delle stesse, nonché le operazioni di trasmissione dei dati al Ministero della salute.
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Redazione Irno24 22/04/2023
Programma cerimonia 25 Aprile organizzata da Prefettura Salerno
Martedì 25 aprile, si svolgerà la tradizionale cerimonia organizzata dalla Prefettura di Salerno in occasione del 78° anniversario della “Liberazione”, con il seguente programma: ore 09,00, Chiesa del Sacro Cuore, Santa Messa in suffragio ai caduti, officiata da Padre Raffaele Bufano e Don Giuseppe Greco, Cappellano provinciale della Polizia di Stato, e lettura della “Preghiera del Partigiano”;
ore 09,40, Piazza Vittorio Veneto, onori ai caduti e deposizione delle corone d’alloro al Monumento ai Caduti e alla lapide del Partigiano Tenente Ugo Stanzione; lettura della “Preghiera della Patria”; saluto del Prefetto di Salerno; lettura dei messaggi commemorativi da parte del Sindaco di Salerno, del Presidente della Provincia, di un rappresentante delle Organizzazioni Sindacali (CGIL), di un Rappresentante delle Associazioni combattentistiche e d’arma (Associazione Nazionale Combattenti e Reduci) e dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Salerno;
ore 10,15, Monumento del Marinaio, alzabandiera e deposizione della corona d’alloro dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia; lettura della “Preghiera del Marinaio”; ore 10,40, Piazza XXV Aprile, inaugurazione della Piazza e svelamento della targa toponomastica; intervento del Sindaco e del Presidente dell’ANPI di Salerno; ore 11,15, Palazzo della Provincia, deposizione di una corona d’alloro da parte delle Autorità e delle Associazioni Partigiane ai piedi della lapide che ricorda le Medaglie d’Oro della Resistenza.
Redazione Irno24 19/03/2025
In Prefettura a Salerno focus sicurezza sul lavoro, infortuni in diminuzione
Si è tenuta nei giorni scorsi in Prefettura, a Salerno, una riunione del Tavolo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, convocata dal Prefetto Esposito, alla quale hanno preso parte gli Enti istituzionali deputati al controllo sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, associazioni datoriali, le organizzazioni sindacali dei lavoratori e le Forze dell’Ordine. Si è partiti con l’analisi approfondita dei dati sugli incidenti registratisi nell’ultimo triennio nella provincia di Salerno, dalla quale è emersa una sensibile diminuzione (oltre il 30%) degli infortuni e delle malattie professionali.
I numeri evidenziano come la fascia di età più soggetta ad eventi infortunistici sia quella dei cinquantenni e dei sessantenni, probabilmente anche in considerazione della maggiore usura accumulata nel corso della carriera lavorativa. In netto aumento il numero dei controlli effettuati dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro (+70% nel 2024 rispetto all’anno precedente) e dei sopralluoghi svolti dall’Asl (+10% nel 2024 rispetto all’anno precedente), a conferma di una relazione positiva tra l’abbassamento del tasso di incidentalità sui luoghi di lavoro ed il ruolo attivo ricoperto dagli Enti competenti a vigilare sul fenomeno.
Specifica attenzione è stata posta al comparto agroalimentare e a quello delle costruzioni, in cui si registra nell’ultimo periodo una rilevante crescita delle attività, legata sia alla mole di investimenti pubblici, sia allo sviluppo dell’edilizia privata. Sul punto è stata messa a fuoco l’esigenza di raggiungere il più possibile anche le imprese di dimensioni più contenute, con pochi dipendenti e una dimensione organizzativa che non sempre garantisce una adeguata sensibilizzazione dei lavoratori.
Tra gli obiettivi del Tavolo vi è, innanzitutto, quello di assicurare una circolarità informativa dei risultati che emergono dalle attività di controllo, in modo da porre l’accento sulle aree con maggiori criticità e orientare in maniera sempre più efficace e funzionale le risorse dedicate alle attività ispettive, ma anche alla promozione di iniziative di formazione ed informazione. Il Tavolo ha, poi, condiviso l’esigenza di valorizzare i dati relativi alla mappatura dei cantieri, già attiva attraverso piattaforme specificamente dedicate. Tema centrale, in ogni caso, è la promozione di un’attività di informazione e formazione capace di coinvolgere trasversalmente tutti gli attori della sicurezza, dai datori di lavoro ai lavoratori e ai responsabili, anche attraverso gli organismi paritetici bilaterali formati da rappresentanti delle associazioni datoriali e delle organizzazioni sindacali, per favorire lo sviluppo e la diffusione di “buone pratiche”, mettendo a fattor comune risorse e conoscenze per governare al meglio il fenomeno.
Redazione Irno24 15/07/2025
Comune di Salerno si riorganizza, CSA: "Troppi dirigenti e carenza di personale"
Il sindacato CSA esprime preoccupazione per la recente riorganizzazione della macrostruttura del Comune di Salerno, denunciando un’evidente carenza di personale e un numero eccessivo di dirigenti. Secondo quanto riportato dall’organizzazione sindacale, il rischio è che questo processo possa compromettere l’efficienza dei servizi pubblici, incidendo negativamente sul bilancio dell’ente e riducendo i fondi destinati al salario accessorio, a discapito dei lavoratori.
La riorganizzazione, che prevede l’ampliamento degli uffici e la creazione di nuove strutture, è stata presentata come un’opportunità per migliorare la gestione e la qualità dei servizi. Tuttavia, il CSA ha sollevato dubbi sulla sostenibilità di tali cambiamenti, considerando l’attuale stato di sotto organico che caratterizza molti uffici comunali. Secondo il CSA, l'elevato numero di dirigenti rispetto alla carenza di personale operante sul territorio crea un disequilibrio, che potrebbe minare l’efficacia delle attività amministrative.
"Il Comune di Salerno sta affrontando una sfida importante - dichiara Davide Sapere del CSA - ma non si può continuare a riorganizzare senza considerare le reali necessità del personale in servizio. Non basta creare nuovi uffici o ampliare quelli esistenti. Bisogna garantire che ci sia un adeguato numero di risorse umane per gestirli, altrimenti si rischia di creare un’ulteriore frustrazione tra i lavoratori, che si trovano a dover fare i conti con un carico di lavoro insostenibile".
Per il CSA un altro punto fondamentale della riorganizzazione è l’opportunità di accorpare alcuni uffici che, per struttura e funzione, potrebbero essere uniti, migliorando così l’efficienza complessiva e riducendo la burocrazia. L’accorpamento, sostengono i sindacalisti, potrebbe anche evitare duplicazioni di ruoli e responsabilità, ottimizzando le risorse senza compromettere i servizi ai cittadini.
L'ampliamento degli uffici senza un adeguato incremento di personale rischia anche di gravare sul bilancio del Comune, con potenziali effetti negativi per l’equilibrio finanziario dell’ente. Un impatto diretto potrebbe essere la riduzione dei fondi destinati al salario accessorio, un aspetto che il CSA ha definito "un ulteriore danno per i lavoratori, già provati da un carico di lavoro eccessivo".