Covid, contrasto al "cybercrime" farmaceutico: NAS oscura 95 siti web

Presenti anche annunci relativi al farmaco ospedaliero Tocilizumab

Redazione Irno24 03/08/2021 0

Prosegue incessante l’attività di monitoraggio dell’offerta in vendita sul web di medicinali, condotta dai NAS di concerto con il Ministero della Salute. Nel corso dell’ultima operazione, svolta tra i mesi di giugno e luglio, i militari del Reparto Operativo hanno dato esecuzione a 95 provvedimenti d’inibizione all’accesso dal territorio nazionale (cd. “oscuramento”), emessi dalla Direzione Generale, dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del Dicastero nei confronti di altrettanti siti web collocati su server esteri e con riferimenti di gestori non individuabili, sui quali venivano promosse e offerte, anche in lingua italiana, varie tipologie di medicinali correlate anche all’emergenza pandemica da Covid.

Infatti, oltre a una serie di farmaci recanti varie indicazioni terapeutiche e soggetti a obbligo di prescrizione, nonché vendibili solo in farmacia da parte di farmacista abilitato, i Carabinieri del NAS hanno individuato l’offerta in vendita di medicinali asseritamente contenenti principi attivi soggetti a particolari restrizioni d’uso e specifiche indicazioni d’impiego clinico o sperimentale in relazione all’infezione da Covid come gli antivirali Lopinavir/Ritonavir, l’antibiotico Azitromicina, gli antivirali Remdesivir e Ribavirin, nonché gli antimalarici Clorochina e Idrossiclorochina e l’antinfiammatorio Colchicina.

Presenti anche annunci relativi al farmaco ospedaliero Tocilizumab, utilizzato per la cura dell’artrite reumatoide grave per il quale l’AIFA, con nota del giugno 2021, ha disciplinato l’utilizzo nella cura di soggetti adulti ospedalizzati con Covid grave e/o con livelli elevati degli indici di infiammazione sistemica, in condizioni cliniche rapidamente ingravescenti.

Deve, peraltro, essere evidenziata la rimozione dalla “vetrina virtuale” di un marketplace, per gli utenti italiani, di 12 annunci relativi a medicinali contenenti Umifenovir, per il quale l’AIFA ha già precisato l’assenza di autorizzazione per l’uso in Europa e la mancanza di evidenze scientifiche di efficacia nel trattamento o prevenzione del Covid, nonché Camostat Mesilato, non autorizzato in Italia, e l’antivirale Oseltamivir.

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Redazione Irno24 21/06/2023

Riforma Province, Alfieri a Roma per discuterne con l'UPI

Il Presidente della Provincia di Salerno, Franco Alfieri, che è anche il Presidente di UPI Campania, ha partecipato stamattina a Roma all’Assemblea dei Presidenti delle Province italiane, convocata dall’UPI (Unione Province Italiane) per fare il punto sulla riforma della Province.

“Abbiamo parlato - dichiara Alfieri – della nuova Provincia, con particolare attenzione alle proposte emendative che l’UPI presenterà in sede di discussione parlamentare. Il Testo Unificato sulla nuova disciplina, in materia di funzioni fondamentali, organi di governo e sistema elettorale delle Province e delle Città metropolitane, è pronto per la discussione in Commissione Affari Costituzionali del Senato. Seguiremo con interesse la questione e daremo il nostro contributo, mettendo al primo posto il bene comune”.

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Redazione Irno24 03/11/2021

RdC, nel salernitano denunciati in 253 che non ne avevano diritto

Nel periodo compreso tra i mesi di giugno ed ottobre 2021, le Stazioni Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno hanno condotto una capillare attività d'indagine sulla verifica dei requisiti previsti per la concessione del reddito di cittadinanza, al termine della quale è stato accertato che, su un campione esaminato di circa 2700 cittadini percettori del sussidio, 253 non ne avevano diritto.

In particolare, attraverso l'esame incrociato dei dati documentali e delle informazioni acquisite nel corso di specifici servizi di controllo con quelli forniti dai Comuni di residenza, sono state comprovate numerose irregolarità nelle procedure di dichiarazione del possesso dei requisiti soggettivi ed econometrici.

Tra le principali anomalie, quelle riferite ai seguenti soggetti: destinatari di misura cautelare personale; condannati con sentenza definitiva per reati per i quali è prevista la decadenza del reddito; detenuti e ricoverati in strutture a carico dello Stato; cittadini stranieri sprovvisti dei requisiti. Numerose sono state le false attestazioni che hanno riguardato difformità circa l'indicazione della reale residenza, ossia di persone che l'hanno indicata presso un Comune diverso, al fine di omettere all'interno della prevista dichiarazione che i familiari percepivano altro reddito.

Degno di nota il caso di una donna che, al fine di ottenere l’elargizione di un importo maggiore, ha dichiarato di essere convivente con i genitori i quali, invece, sono risultati entrambi in carcere, rispettivamente, il padre per omicidio e reati associativi, la madre per traffico illecito di stupefacenti.

L'attività investigativa ha permesso d'interrompere l'indebita percezione del beneficio, oltre che ad una donna sottoposta alla detenzione domiciliare, la quale contestualmente percepiva la pensione di un’anziana conoscente deceduta da diversi mesi, anche ad un soggetto che risultava avere un conto corrente a suo nome la cui giacenza si aggirava intorno ai 200.000 euro, conto a sua volta alimentato in maniera fraudolenta attraverso la sottrazione di denaro ad un anziano parente.

Così come i casi di un uomo percettore del beneficio ma al tempo stesso amministratore di una società agricola e di una macelleria, e di due ragazzi, anch’essi beneficiari, i quali, sebbene formalmente disoccupati, sono risultati di fatto irregolarmente impiegati, rispettivamente, in una pizzeria ed in una carrozzeria. Sono state riscontrate irregolarità anche nei confronti di 3 cittadini stranieri che hanno beneficiato del reddito, sebbene non residenti sul territorio nazionale da almeno 10 anni, gli ultimi 2 dei quali avrebbero dovuto essere continuativi.

Gli esiti delle attività sono stati quindi segnalati all'Autorità giudiziaria competente ed agli Uffici territoriali dell'Inps per l'interruzione dell'elargizione del sussidio e la ripetizione delle somme indebitamente percepite, che hanno prodotto un danno erariale di oltre 1.100.000 €.

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Redazione Irno24 06/04/2025

Vincenzo Napoli eletto presidente della Provincia di Salerno

"Sono felice ed orgoglioso dell'ampio consenso espresso dai colleghi sindaci ed amministratori. Questo voto dimostra una profonda condivisione programmatica ed unità d'intenti da parte di tutte le forze della maggioranza di centrosinistra a Palazzo Sant'Agostino.

Sono profondamente grato a tutti per la fiducia espressa con il voto. Svolgerò questo nuovo incarico con grande entusiasmo, determinazione e spirito di servizio. Lavoreremo insieme con la Giunta ed il Consiglio con la massima energia, al servizio della comunità e dei territori per lo sviluppo ed il lavoro, la formazione e la cultura, le infrastrutture e la mobilità, la sicurezza e l'innovazione".

Queste le parole di Vincenzo Napoli, nuovo presidente della Provincia di Salerno. Con 50.510 voti ponderati, il sindaco di Salerno ha prevalso su Giuseppe Rinaldi, sindaco di Montesano sulla Marcellana, fermo a quota 26.936.

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