La Salernitana ricorda Di Bartolomei nel giorno del suo compleanno
L'indimenticabile leggenda granata avrebbe compiuto oggi 67 anni
Redazione Irno24 08/04/2022 0
"Agostino Di Bartolomei, storico capitano della Salernitana, avrebbe compiuto oggi, Venerdì 8 Aprile, 67 anni. Oggi come allora, guidaci ancora Ago! Buon compleanno, capitano". La società del patron Iervolino omaggia così, sul proprio sito ufficiale, la leggenda granata, che nel torneo 89/90 guidò la squadra verso una indimenticabile promozione in serie B.
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Redazione Irno24 10/12/2023
Salernitana in caduta libera, il Bologna conquista i 3 punti all'Arechi
Altra pagina nera del campionato della Salernitana, che esce sconfitta 1-2 dal confronto casalingo col Bologna, al successo esterno dopo mesi di digiuno. Granata praticamente in balìa dei felsinei per 70 minuti, poi, dopo il gol di Simy, un arrembaggio finale a suon di palloni spioventi che non si traduce nel pareggio.
Il Bologna controlla il match sin dall'inizio, trovando facilmente due reti con Zirkzee in avvio: al 9°, l'attaccante olandese sfrutta la maldestra respinta di Costil su un tiro da fuori non irresistibile ed appoggia in gol; al 20° intercetta uno sciagurato retropassaggio di Lovato, dribbla Costil e raddoppia. La Salernitana non c'è. Un mix di confusione e nervosismo, tanto che le ammonizioni fioccano. Il Bologna è in totale controllo.
Nella ripresa, i rossoblu fraseggiano in faccia alla Salernitana e sprecano diverse opportunità (a referto anche un palo clamoroso a botta sicura), tenendo in partita la squadra di Inzaghi. Il neoentrato Simy accorcia le distanze con un preciso destro al 75°, ma la forza della disperazione non è sufficiente per raddrizzare l'incontro nei minuti conclusivi, anche se Pirola va vicinissimo al 2-2 di testa.
Redazione Irno24 23/01/2024
Sabatini sui social: "Aggiustamenti ci saranno, Salernitana si salverà"
"La delusione e lo sconforto dei tifosi non solo li capisco, posso addirittura condividerli, ma all’interno di ogni sconfitta io vedo il prodromo della rinascita; l’azione del gol di Martegani, ad esempio, è stata una combinazione fantastica tra 5 giocatori diversi, che testimonia lavoro e qualità dei calciatori.
Colgo delusione anche circa il mercato e questa è una mia responsabilità esclusiva, perché il presidente mi ha dato tutti gli strumenti per operare al meglio e gli aggiustamenti necessari ci saranno in ogni caso. Nel tornare a Salerno sapevo perfettamente della tempesta che avrebbe potuto investirmi, ma oggi come un mese fa sono convinto che ci salveremo".
Andrea Montinaro 05/01/2024
Juve-Salernitana ha rimarcato vecchi problemi, servono nuove soluzioni
Il primo dei due incontri ravvicinati tra Juventus e Salernitana è ormai archiviato. La sfida di Coppa Italia all’Allianz Stadium di Torino si è conclusa con un tennistico 6-1 in favore dei bianconeri, sancendo per i granata la prematura interruzione del percorso nella competizione.
Rileggendo le formazioni a confronto, affermare di essere sorpresi dalla sconfitta sarebbe sicuramente un eufemismo, ma il roboante risultato è un’umiliazione cocente che, se da un lato può essere giustificata nascondendosi dietro il dito della “partita difficile da giudicare”, dall’altro ha evidenziato i limiti tecnici e mentali di una rosa sicuramente non adeguata, soprattutto se falcidiata anche da assenze importanti.
L’analisi del match deve rimanere in costante equilibrio sulla linea che divide la realtà e l’illusione, cercando di trovare quei pochi spunti costruttivi che la serata di ieri può aver lasciato. L’illusione sarebbe sicuramente il cercare di far passare l’umiliazione di ieri come inevitabile, racchiudendo la partita contro la Juventus nella categoria di “quelle che non fanno testo”. Sarebbe troppo facile ridurre tutto alla mancanza di stimoli (squadra concentrata sulla salvezza) e di uomini per giustificare la gita che i granata hanno fatto a Torino.
La realtà è che la Salernitana, al di là delle assenze, non si è presentata sul rettangolo di gioco, rendendo la partita della Juventus di Allegri troppo facile da condurre fino al 90°: i bianconeri non infliggevano 6 gol ai suoi avversari dal gennaio 2015 (sempre in Coppa Italia) e non vincevano da ottobre contro il Torino con almeno 2 gol di scarto, ad evidenziare che la Vecchia Signora non è sicuramente una macchina da gol.
L’obiettivo principale rimane quello della salvezza, ma l’atteggiamento non può essere quello visto contro la Juventus e domenica all’Arechi andrà in scena il replay, nel quale servirà tutt’altra Salernitana: recupererà Candreva e probabilmente ritroveranno spazio dall’inizio Costil, Fazio e Gyomber, ma la lista degli assenti non sarà poi tanto più corta rispetto al match di Coppa.
Qui subentra il lavoro di Inzaghi, che dovrà trovare la giusta chiave di lettura della sconfitta e riuscire a trasmettere ai ragazzi tutto quello che non hanno fatto vedere nel match di ieri: il capitale umano a disposizione dell’allenatore piacentino è limitato, ora più che mai servirebbero nuovi innesti per poter affrontare un gennaio ricco di impegni difficili e probanti contro Juve, Napoli, Genoa e Roma.
Le falle di una rosa non adeguata sono sotto gli occhi di tutti e la partenza di Mazzocchi ha aumentato ancora di più questa percezione; tocca a Sabatini rattoppare quello che di sbagliato è stato fatto nella campagna acquisti estiva, nella quale con troppa superficialità non si è provato a migliorare una difesa già non impermeabile durante la stagione scorsa (terza difesa più battuta), un centrocampo e un attacco costruiti in maniera approssimativa e senza uomini di qualità ed esperienza che potessero realmente dare una mano.
La salvezza è possibile e il gap è tutt’altro che incolmabile ma adesso, oltre che sul campo, bisogna dare una risposta anche sul mercato, per cercare di raddrizzare una stagione finora minata da troppi errori e peripezie.