La Virtus Arechi firma una grande prestazione e batte la Viola RC
Prova maiuscola degli under Romano, Caiazza e Capocotta
Redazione Irno24 10/01/2022 0
Nonostante una pausa natalizia decisamente complicata, la Virtus Arechi Salerno inizia l'anno con una grande prestazione e una grande vittoria. Al Pala Longo finisce 73-54 contro la Viola Reggio Calabria. Con Coltro e Rinaldi reduci da un lungo stop e Rajacic out, coach Di Lorenzo è costretto a rimodellare la sua squadra con gli under Romano (in quintetto), Caiazza (dalla fine del primo quarto) e Capocotta (dalla fine del terzo quarto), il cui impatto sulla partita è davvero sostanzioso.
Ma le giocate che spaccano in due il primo tempo, e non solo, sono quelle di Bonaccorso, al 7' fissa il punteggio sull'11-5 mentre al 14', dopo una serie di rimbalzi difensivi, recuperi, assist e canestri, regala a Salerno il +7 (25-18). Un vantaggio che prima del ritorno negli spogliatoi resta quasi sempre fisso sulle undici lunghezze, dopodiché ecco l'allungo decisivo.
E che allungo, che nasce nel primo minuto del terzo quarto con le due triple del solito Bonaccorso. Poi a seguire il duo Cimminella-Rinaldi spinge i blaugrana fino al +23. La Viola fa fatica e si affida quasi esclusivamente a Gaetano, che nel pitturato lotta come un leone. Ma ovviamente è troppo poco per provare a fare del male ad una Virtus che nel finale fa debuttare altri due giovanissimi: Peluso e D'Amico.
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Redazione Irno24 21/02/2022
La Virtus Arechi vola a +15 ma nel finale si arrende alla capolista Agrigento
Il rammarico è indubbiamente grande, visto tutto quello che è stato fatto per più di trenta minuti, ma nonostante la sconfitta la Virtus Arechi Salerno può tenersi stretta la signora prestazione offerta contro la prima della classe, Fortitudo Agrigento (74-80). Per la sfida contro la capolista, Di Lorenzo si affida a un quintetto con tre lunghi, ma nonostante questo è dal perimetro che all'inizio la Virtus fa male. Prima 7-0, poi 18-8 e infine 23-12 dopo il 5/7 dal perimetro firmato Marini, Coltro, Rinaldi e Mennella (tutto questo mentre Romano deve già fare i conti con tre falli a carico).
Lo show blaugrana, però, è appena cominciato, nel secondo quarto infatti viene toccato anche il +15 (31-18) dopo il gioco da tre punti del giovanissimo Capocotta e la tripla di Cimminella. Ma proprio nel momento migliore la Virtus deve fare i conti con la reazione veemente di Agrigento che esce dal timeout con la faccia giusta. Ed infatti in quattro minuti riesce a piazzare un contro-break di 1-12 che vale il 34-30 al 17'.
Ma senza paura la Virtus sa assorbire prima il colpo e poi sa ripartire con la solita faccia tosta. Come quella di Romano, che segna cinque preziosissimi punti in chiusura di primo tempo (41-32 all'intervallo lungo). In avvio di ripresa, invece, ci pensano Valentini e Coltro a mandare nuovamente in crisi Agrigento (53-41), che si aggrappa alle giocate di un micidiale Costi e alle due triple in chiusura di quarto di Bruno (62-56). Ma il momento chiave è tra il 32° e il 34°, quando Lo Biondo e Morici regalano il primo vantaggio ad Agrigento, un vantaggio minimo ma che i siciliani riescono a mantenere fino alla sirena conclusiva.
Redazione Irno24 25/03/2024
La Virtus Arechi perde la testa nel finale, Piacenza passa all'overtime
Spettacolo autentico al PalaLongo in occasione del 29° turno del campionato di Serie B Old Wild West, che vede la Lars Virtus Arechi Salerno arrendersi alla Bakery Basket Piacenza col punteggio di 91-96, al termine di un match deciso al supplementare. Partita rocambolesca, ricca di emozioni e colpi di scena fino in fondo.
Che Salerno e Piacenza siano due squadre in salute lo si capisce sin dalle prime battute di gioco: gli ospiti approcciano meglio alla contesa, trascinati da un Rasio semplicemente immarcabile (chiuderà a quota 34 punti), i blaugrana tuttavia non interpretano il ruolo di comparsa e rispondono presente, cortesia della verve offensiva di un Acunzo da 27 punti e 6 rimbalzi. Al decimo è 25-26 in favore della Bakery. Secondo quarto decisamente a favore della Lars: il segnale importante per coach Amato arriva dalla panchina, sono Cucco, Spinelli e Capocotta a suonare la carica con 17 punti che valgono il break salernitano all'intervallo lungo (44-38).
La ripresa delle ostilità, ancora una volta, vede la Virtus perdere un po' di fluidità nell'esecuzione dei propri giochi, Piacenza non si scompone e riesce a rimettersi in scia. Mastroianni è letale dalla lunga distanza e riporta gli ospiti ad un possesso di svantaggio (65-62). Gli ultimi dieci minuti di gioco sono pura cinematografia: i padroni di casa trovano un contributo significativo da Kekovic nel pitturato, portandosi a +7 (71-64); i giochi sembrano fatti, Piacenza esegue con poca convinzione, sbagliando tanto ma restando fedele alle proprie idee.
La Virtus, come accaduto in passato, molla un po' la presa, errore fatale che riaccende immediatamente gli ospiti, forti di un rinato Bertocco che raggiunge la doppia cifra. Il momento topico della contesa, tuttavia, coincide con l'espulsione di Capocotta per reazione eccessiva post-canestro realizzato da Rasio: l'esterno blaugrana si accomoda negli spogliatoi, il nervosismo si dimostra ancora una volta il peggior nemico di Salerno, che deve registrare la parità biancorossa al 40° a quota 83.
L'overtime, a questo punto, vede gli ospiti padroni dell'inerzia della sfida. Salerno smette di essere squadra e ripiomba negli errori dei tempi non migliori. A questo punto, Piacenza non deve far altro che gestire ed eseguire, con Maglietti bravo a condurre in porto le operazioni sino al 91-96 finale.
Redazione Irno24 13/02/2022
Coltro allo scadere regala il derby di Pozzuoli alla Virtus Arechi
Con un canestro di Coltro praticamente allo scadere, la Virtus Arechi Salerno batte in rimonta la Virtus Pozzuoli (76-78) e fa cinque su cinque nei derby di campionato. Quanta fatica all'inizio in attacco per i blaugrana, devono passare addirittura quattro minuti per il primo canestro (2+1 di Marini per l'8-3). Ma una volta interrotto finalmente il digiuno, Salerno inizia a prenderci gusto nella metà campo offensiva.
Prima Romano, Mennella e Rinaldi colpiscono dal perimetro per il -3 (15-12), poi nuovamente Rinaldi con altre due triple e Cimminella allo scadere, tanto per cambiare dall'arco dei tre punti, riportano il punteggio in parità (21-21). Ma questo non basta per ribaltare completamente un derby che rimarrà complicato da giocare. Pozzuoli, infatti, mette in campo grande intensità e con il supporto della panchina (Mehmedoviq e Caresta) riesce a portarsi sul 39-30 al 16', momento nel quale coach Di Lorenzo non può far altro che interrompere il gioco e richiamare tutti in panchina.
Ma la mossa non ripaga. Almeno non subito. Solo in chiusura di primo tempo, dopo essere andato anche sotto di dieci lunghezze, Salerno piazza un mini break che vale il 43-37. Una forbice che, complice anche i tantissimi errori dalla lunetta dei blaugrana, si apre e richiude praticamente per quasi tutto il terzo quarto, dopodiché il derby inizia a raccontare per la prima volta una storia differente. Fatta di canestri ed errori in sequenza in entrambe le metà campo.
Ciò, quindi, vuol dire che la Virtus è concretamente in partita, merito anche della tripla di Rinaldi al 31' che vale il pareggio e del lavoro nel pitturato di uno scatenato Valentini (19 punti, 13 rimbalzi, 11 falli subiti) che al 33' regala il primo vantaggio ai suoi (60-62). Ma la giocata decisiva, dopo che Thiam e Gaye sono fuori per falli e Salerno perde due palloni sanguinosi che potrebbero costare carissimo, è la penetrazione di Coltro a 3” dalla sirena conclusiva che regala due punti pesantissimi alla squadra del presidente Renzullo.