Le donne della Cisl Salerno al fianco delle donne dell'Afghanistan

"Preoccupazione è vederle ripiombare in uno status di schiave"

Simona Pagano

Redazione Irno24 18/08/2021 0

"Il 16 agosto un'immagine impazza sui social: è quella di un imbianchino, vestito con la tunica tradizionale, che a Kabul provvede a cancellare i manifesti raffiguranti donne a volto scoperto. L'immagine rappresenta molto di più di quello che sembra ritrarre: l’uomo, nel cancellare volti di donne, cancella in un sol momento anni di lotte condotte dolorosamente in Afghanistan negli ultimi vent'anni finalizzate a rivendicare i diritti delle donne, cancella dignità e certezze faticosamente conquistate in un territorio così difficile".

Così Simona Pagano, coordinatrice delle gruppo Donne della Cisl Salerno, commenta quanto sta accadendo in Afghanistan. "Sia ben chiaro: la condizione della donna in Afghanistan non era certamente idilliaca neppure prima del 15 agosto; molti diritti erano riconosciuti sulla carta ma di fatto non praticati, perché semplicemente non accettati socialmente.

Tuttavia, in 20 anni tanta strada è stata percorsa,con grande determinazione e dal 2014 le donne afgane, de juree, hanno gli stessi diritti degli uomini. Il loro status, dopo la caduta del regime talebano è progressivamente migliorato, con il riconoscimento di numerosi diritti fondamentali.

La preoccupazione è, dunque, quella di veder ripiombare le donne in uno status di schiave: ricordiamo che durante il regime talebano le donne non potevano uscire di casa, se non accompagnate da uomini, non avevano diritto allo studio, al voto, nonché avevano l'obbligo di indossare il burka. I vincitori talebani oggi promettono che nessun diritto verrà negato alle donne ma l'ombra dell'oscurantismo incombe e la difficoltà a concedere credibilità alle promesse di talebani è forte.

L'ascesa dei talebani sembra siglare il fallimento della politica occidentale nel mondo islamico. È verosimile che in pochi giorni possono essere cancellati diritti conquistati lentamente e faticosamente in ben vent'anni di azione politica attraverso le fragili istituzioni democratiche.

Con realismo, i democratici dei paesi occidentali devono lavorare per accogliere gli esuli e fare pressioni politiche e diplomatiche (visto che si è rinunciato all’opzione militare) per la difesa dei diritti umani e delle donne, secondo i principi della dichiarazione sui diritti umani delle Nazioni Unite. L’Afghanistan è molto di più di una pedina dello scacchiere geo-politico mondiale. È l’esempio della possibilità che l’emancipazione delle donne sia subordinata, nuovamente, alle logiche di una società medievale cui si aggiunge la legge coranica più estrema e crudele".

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Redazione Irno24 19/01/2021

Comune di Salerno, smart working prorogato fino al 5 Marzo 2021

Il Sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, ha prorogato fino al 5 Marzo 2021 le disposizioni in materia di smart working per quanto attiene agli uffici comunali. Lo ha fatto tramite apposita ordinanza.

Il provvedimento arriva sulla base di quanto il DPCM del 14.01.2021, nel punto 3 lett. i, ha confermato riprendendo quanto già previsto nei precedenti DPCM: "i datori di lavoro pubblici limitano la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza, anche in ragione della gestione dell’emergenza; il personale non in presenza presta la propria attività lavorativa in modalità agile".

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Redazione Irno24 09/04/2021

Polizia di Stato compie 40 anni, a Salerno sobria cerimonia in Piazza Amendola

Domani, 10 aprile 2021, in tutte le città d’Italia, sarà celebrato il 169° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato. La data è una ricorrenza speciale: coincide infatti con il giorno della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge n. 121 del 1981, recante il “Nuovo Ordinamento dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza”.

Dunque, sono esattamente 40 anni che con tale legge la Polizia di Stato ha assunto l’attuale veste di “corpo civile militarmente organizzato”, per garantire la tutela dello Stato e dei suoi cittadini, prevenire e contrastare tutte le espressioni della criminalità e le turbative all’ordine ed alla sicurezza pubblica.

A Salerno, la celebrazione avrà luogo in Piazza Amendola, alle ore 9:30. Il Questore della Provincia di Salerno, Dott. Maurizio Ficarra, alla presenza del Prefetto, Dott. Francesco Russo, deporrà, dinanzi alla lapide per i caduti della Polizia di Stato, una corona di fiori, in ricordo delle tante donne ed uomini in uniforme che hanno sacrificato la propria vita a servizio delle Istituzioni e dei cittadini.

La cerimonia avrà breve durata e si svolgerà con la massima sobrietà, in conformità con le misure di contenimento per la limitazione della diffusione del contagio da Covid-19.

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Redazione Irno24 18/11/2022

Rissa durante "Notte Bianca" a Salerno, misure cautelari per 16 minori

Nella mattinata odierna, a Salerno, la Polizia di Stato ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal GIP, nei confronti di 16 minorenni di nazionalità italiana, indagati a diverso titolo per i reati di rissa e lesioni.

Il provvedimento, che ha accolto le richieste presentate dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Salerno, è stato adottato a seguito dei fatti accaduti la notte tra il 9 ed il 10 luglio 2022, quando due gruppi di giovani si sono fronteggiati nell’affollata piazza Gloriosi, scatenando una violenta rissa nel corso della “Notte Bianca” organizzata dall’Amministrazione Comunale.

In quell’occasione, il personale della Polizia, impegnato a garantire l’ordinato e pacifico svolgimento della manifestazione, è stato costretto ad intervenire per sedare la violenta lite scoppiata tra alcuni giovanissimi, alcuni dei quali sono stati soccorsi in ragione delle lesioni riportate.

All’indomani degli eventi, la Procura per i Minorenni ha immediatamente delegato le attività di indagine alla Squadra Mobile di Salerno, alla Polizia Postale di Salerno ed alla Sezione di Polizia Giudiziaria della stessa Procura. Gli esiti delle attività condotte congiuntamente hanno così permesso di ricostruire la dinamica dei fatti.

L’analisi delle chat estrapolate dai cellulari e l’escussione di alcuni fra i giovani hanno consentito di addivenire alla compiuta identificazione di ulteriori partecipanti alla rissa, all’attribuzione delle singole condotte nonché all’individuazione dei futili motivi che hanno dato luogo al violento scontro. L’insieme degli elementi probatori raccolti ha pertanto determinato il GIP a disporre le misure della permanenza domiciliare nei confronti di dieci minorenni e dell’applicazione delle prescrizioni nei confronti dei restanti sei.

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