Sabatini bis: "Pronto a dare tutto per la Salernitana, non voglio retrocedere"
"Sono venuto qui non per vivere di illusioni ma di realtà, mi voglio salvare e la Salernitana si deve salvare"
Redazione Irno24 23/12/2023 0
“Innanzitutto voglio fare i complimenti ai ragazzi che ieri hanno disputato una grande partita, giocando a testa alta contro una delle squadre più forti d’Europa. Ci tengo a ringraziare il Direttore Sportivo Morgan De Sanctis, che reputo un amico ed una persona perbene a cui auguro i migliori risultati lavorativi. Un ringraziamento anche al suo staff per il lavoro svolto in questi anni. Oggi presento per la seconda volta il Direttore Sabatini, che reputo una leggenda del calcio. È un uomo illuminato, carismatico ed un genio nel suo settore. Il Direttore Sabatini è un monumento di Salerno, una bandiera ed un simbolo a cui la squadra deve ispirarsi per fare un’altra grande impresa.
Ama Salerno, conosce benissimo l’ambiente e sa tutto ciò che si può fare di buono qui. Sono sicuro che può trasmettere il meglio al mister e ai calciatori. Con il Direttore Sabatini nell’ultimo anno abbiamo ristabilito i rapporti e abbiamo ripreso un’amicizia genuina. Quando gli ho chiesto di dirigere la Salernitana per la seconda volta, ha accettato senza indugio. È un leone che lancia il cuore oltre l’ostacolo e la piazza lo ama, come lui ama il popolo salernitano. Quel “Macte Animo” che è il nostro marchio ha fatto riaccendere l’entusiasmo al Direttore Sabatini”. Queste le parole del Presidente Danilo Iervolino, intervenuto nella conferenza stampa di presentazione del nuovo Direttore Generale della Salernitana, Walter Sabatini.
“Ringrazio il Presidente Iervolino per la presentazione che mi ha riservato, dopo queste parole ho ancora di più il dovere di fare le cose bene. È un’avventura fantastica, so che farò fatica ma sono già pronto a dare tutto per la Salernitana. L’amore di questa città mi ha restituito un bene interiore nella mia vita. Non è uno scherzo ripresentarmi alla Salernitana, perché questa l’ho sempre sentita come casa mia, pur abitando a Roma. Quando ho visto la possibilità di tornare, ho pensato subito che fosse il momento giusto”. Queste le prime parole di Sabatini.
“Il calcio è semplice, questa squadra non è scarsa come la classifica può raccontare, perché ha dei valori; chi l’ha costruita non ha fatto errori pacchiani. Tanti giocatori presenti in rosa li avrei presi anch’io, perché li reputo calciatori forti. A questa squadra in questo momento manca una forte coesione, che è difficile da creare ma ci riusciremo con il passare del tempo. Una squadra o gioca con euforia calcistica o con disperazione, questo pretenderò dalla squadra. Non ci saranno leggi marziali, ma dovremo essere competitivi sempre, in tutti gli allenamenti e le partite. La squadra deve trovare energia, euforia o disperazione, per non perdere un centimetro di campo e riuscire a fare cose inimmaginabili. La gente di Salerno deve sapere quale sarà il nostro stato d’animo futuro, non voglio e non devo retrocedere. Sono venuto qui non per vivere di illusioni ma di realtà, mi voglio salvare e la Salernitana si deve salvare, costi quel che costi. Qualora non succedesse, lo considererei come un fallimento personale, farò di tutto per mantenere la Salernitana in Serie A.
Credo di sapere cosa rappresento per Salerno, sono contento perché i salernitani saranno con me in questa avventura e faranno loro il mio desiderio. Le cose andranno fatte insieme. Il 7% lo stabilirono riviste specializzate, che attribuivano alle varie squadre le percentuali di salvezza, e lo feci come slogan della nostra rincorsa, oggi credo che siamo al 5% ma non è poco. Quello che abbiamo visto ieri in campo contro il Milan è il simbolo di una squadra che può fare grandi cose. La Salernitana dà l’impressione di essere una squadra che stalla, è certamente fragile ma anche capace di mettere avversari di spessore in grande difficoltà. Mi aspetto cose importanti da questi calciatori, perché non sono scarsi.
Ho bisogno di vedere i ragazzi come fanno allenamento, come parlano tra di loro e come si interfacciano durante la fatica, solo dopo avrò un quadro più chiaro della situazione. Non vedo l’ora di vedere la squadra al lavoro, chiarirò a tutti qual è la mia idea di vita perché il calcio è vita. Vedremo la redditività del calcio di Inzaghi nelle prossime partite. È un allenatore che intende il calcio in maniera molto esuberante e questo mi piace. Ci parlerò subito e cercherò di capire le sue motivazioni e i suoi mezzi per raggiungere l’obiettivo. Non ho paura del bilancio negativo, perché se otterremo la salvezza aggiusteremo automaticamente anche quello. Personalmente, ho accolto con euforia la chiamata del Presidente, tra di noi c’è sempre stata stima reciproca”.
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