Salerno, il 3 ottobre sospensione idrica in zona Fratte

Sistemi Salerno dovrà effettuare interventi di manutenzione straordinaria

Redazione Irno24 26/09/2023 0

Al fine di eseguire interventi di manutenzione straordinaria in Via Calata San Vito n° 2, Sistemi Salerno comunica che si rende necessario sospendere l’erogazione idrica, dalle 9:00 alle 12:00 di martedì 3 ottobre, alle seguenti strade e traverse limitrofe:

via M. Pagano, via F. Filzi, via U. Pepe, via N. Sauro, via C. Capone, via dei Bigi, via D’Agostino, trav. Grancano, via M. Peluso, via A. Conforti, via N. Buonservizi, via L. Di Marino, piazza M. Galdi, via S. De Crescenzo Capitano, via N. Fiore, via F. Mordente, via G.P. Leto, via F. Spirito, via dei Greci, via F. Wenner, via Irno (tratto compreso tra Via C. Gatti e Via C. Capone), via S. De Vita (civici dispari compresi tra il n. 1 ed il n. 53), via degli Etruschi (tratto compreso tra via F. Spirito e sovrappasso autostradale).

Si avverte che, nella fase di ripristino dell’esercizio, pur in costanza dei requisiti di potabilità, l’acqua che esce dai rubinetti potrebbe presentarsi torbida e opalescente. Il fenomeno è naturalmente superabile lasciando scorrere l’acqua dal rubinetto prima di utilizzarla.

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Redazione Irno24 14/07/2025

Molesta e palpeggia una minorenne, arrestato straniero a Salerno

Gli agenti della Polizia di Salerno hanno arrestato un cittadino extracomunitario per violenza sessuale aggravata; l'uomo, secondo la ricostruzione della Polizia Giudiziaria, la sera del 12 luglio, a seguito del concerto in Piazza della Libertà, si era avvicinato ad una minorenne e, ponendosi alle spalle, le avvolgeva le braccia intorno alla vita e poggiava i suoi genitali sul fondoschiena della ragazza che, spaventata, tentava di divincolarsi ma l’uomo, stringendola, le palpeggiava il seno.

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Redazione Irno24 20/10/2022

Salerno, vertenza Isam: agitazione sospesa dopo incontro in Prefettura

Incontro in Prefettura a Salerno sulla vertenza Isam. I lavoratori hanno sospeso lo stato di agitazione e la società ha bloccato la contrazione dei lavori. Inoltre, i vertici Isam si incontreranno con i responsabili del Comune di Salerno, in qualità di stazione appaltante, per valutare l'andamento dei lavori e garantire un efficiente servizio alla città.

Questo è stato deciso oggi durante l'incontro in prefettura che ha visto impegnati i vertici Isam, quelli del Comune di Salerno ed i rappresentanti sindacali di Fiadel Cisal, Cgil e Fisi.

"Voglio dare atto al Comune dell'impegno in favore dei lavoratori - ha detto Angelo Rispoli, segretario provinciale Fiadel Cisal - L'amministrazione comunale ha dimostrato al tavolo della riunione di aver ben compreso l'importanza dei lavoratori, indispensabili per garantire la qualità dei servizi. Ora attendiamo un segnale concreto per la risoluzione del problema occupazione da parte della Isam".

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Redazione Irno24 30/10/2020

Traffico internazionale di droga e riciclaggio, 25 arresti: confiscate attività a Salerno

Nelle prime ore della mattina, nelle province di Salerno, Napoli, Avellino, Caserta, Brescia, Taranto, Parma e Firenze, circa 300 militari del Comando Provinciale Carabinieri di Salerno, supportati dai reparti territorialmente competenti, dal 7° Nucleo Elicotteri di Pontecagnano (SA) e dal Nucleo Cinofili di Sarno (SA), hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare - emessa dal GIP del Tribunale di Salerno, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia - nei confronti di 25 indagati (23 in carcere e 2 agli arresti domiciliari), gravemente indiziati, a vario titolo, di “associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti”, con l’aggravante della transnazionalità del reato, “detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti”, “intestazione fittizia di beni”, “riciclaggio ed auto riciclaggio”, “truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche”.

Inoltre, nel medesimo provvedimento cautelare è stato disposto ed eseguito il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di due attività commerciali salernitane (fra cui una pizzeria molto nota, “A' Puntella”) e della somma complessiva di € 165.000, prodotto dell’illecita attività degli indagati.

I provvedimenti scaturiscono da una vasta ed articolata attività d’indagine avviata dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Salerno nel mese di ottobre 2017 con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia. È stata condotta con metodi tradizionali, con il supporto di attività tecniche e mirati servizi di osservazione, controllo e pedinamento, ed è risultata particolarmente complessa poiché molti dei soggetti investigati, per condurre i loro traffici illeciti, sono ricorsi all’intestazione fittizia di schede telefoniche ed all’utilizzo di smartphone dotati di servizi di messaggistica di difficile intercettazione, venendo comunque scoperti.

L’indagine ha permesso di ricostruire l’esistenza di un’associazione a delinquere, con ruoli e competenze ben definite, dedita alla commissione dei suddetti delitti, dotata di una notevole organizzazione gestionale, oltre che di rilevanti risorse finanziarie e svariati canali di rifornimento di stupefacente, principalmente del tipo cocaina. Gli esiti complessivi delle investigazioni hanno consentito di accertare che il salernitano Fiorenzo Parotti, promotore, organizzatore e finanziatore del sodalizio, aveva nel tempo assunto una posizione di assoluta primazia nell’ambito del traffico degli stupefacenti a Salerno sia in termini di introiti che di bacino di utenza, grazie ad una stabile collaborazione con la criminalità napoletana ed attraverso una ramificata rete di distribuzione in ambito provinciale (Acerno, Olevano sul Tusciano).

L’approvvigionamento avveniva per il tramite di diversi canali, tracciati sia in territorio continentale (Albania e Olanda), sia oltreoceano (Panama e Brasile), col precipuo fine di reperire lo stupefacente direttamente dai paesi di produzione, acquistandolo in ingenti quantità ad un prezzo più vantaggioso, grazie al progressivo incremento del volume di affari dell’organizzazione.

Il nome dell’operazione “El Fakir” è stato tratto proprio dalle indagini su quest’ultimo canale di rifornimento. Nel seguire i movimenti di Rosario Lumia, broker internazionale di origine napoletana in contatto con diversi cartelli della droga, era emerso il progetto di inviare una spedizione di cocaina nascosta all’interno di container provenienti da Panama; inizialmente era stato proposto addirittura il porto di Salerno quale destinazione finale, salvo poi virare su Algeciras in Spagna, non avendo le società intermediarie incaricate del trasporto rapporti commerciali diretti con l’Italia.

Il referente panamense dell’operazione era German Eliecer Chanis Aguilar, alias “EL Fakir” (il fachiro), allora latitante e ritenuto dalle autorità internazionali “altamente pericoloso”, nonché leader del gruppo paramilitare “frente 57” delle FARC, operante in molteplici attività criminali al confine tra Panama e Colombia. La spedizione non si concretizzava solo in ragione dell’arresto di El Fakir, avvenuto in Messico nel gennaio 2018. Per via della riconosciuta pericolosità di “El Fakir”, il suo rientro a Panama è avvenuto sotto la supervisione di un consistente dispositivo di sicurezza schierato presso l’Aeroporto Internazionale di Tocumen. Egli, infatti, oltre ad essere un narcotrafficante, era ricercato anche per omicidio e per reati vari commessi con esponenti legati alla criminalità organizzata.

In seguito a tale imprevisto, Lumia aveva individuato un’ulteriore rotta, questa volta dal Brasile, accordandosi per nascondere lo stupefacente in container di caffè destinati ad un’azienda operante nel settore della torrefazione con sede in Campania. Anche in questo caso il progetto non si realizzava solo per via del suo arresto, avvenuto a Napoli a maggio dello stesso anno. Le attività del sodalizio subivano comunque solo semplici rallentamenti, grazie al fatto che il canale di approvvigionamento con Olanda e Albania non aveva mai smesso di rifornire le rigogliose piazze.

La mentalità imprenditoriale dei sodali, in particolare del Parotti, non si è fermata alla gestione degli illeciti proventi provenienti dai fiumi di droga trafficati e spacciati. Le indagini, anche bancarie, hanno appurato come i proventi siano stati reinvestiti in attività economiche e commerciali, dopo la ripulitura del denaro mediante il passaggio su conti correnti di persone compiacenti, nell’evidente scopo di occultarne e renderne impossibile l’identificazione. Inoltre, la creazione di una nuova società mediante l’utilizzo di intestatari fittizi ha permesso agli indagati di realizzare la pizzeria salernitana di cui sopra, accedendo al finanziamento pubblico “Progetto Invitalia - Resto al Sud”, ricavandone tra i diversi vantaggi patrimoniali anche una parte a fondo perduto quantificata in € 70.000.

Da qui le connesse ipotesi delittuose di riciclaggio, auto riciclaggio, intestazione fittizia di beni e truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Nel corso dell’attività d’indagine, sono state già arrestate 8 persone in flagranza di reato, sequestrati 25 kg di stupefacente, orologi di pregio per un valore di € 75.000 ed oltre € 160.000 in danaro contante. La stima del fatturato complessivo dell’impresa criminale è di oltre 20 milioni di euro annui esentasse, cui vanno aggiunti quelli delle fiorenti attività commerciali costituite per ripulire il danaro.

NOTA STAMPA DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA

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