Salerno, kit di sacchetti in plastica per chi conferisce oggetti da riciclare
Dal 27 marzo inizia l'installazione dei cestini per le deiezioni canine
Redazione Irno24 13/02/2023 0
Dal 27 febbraio, agli utenti che si recheranno ai centri di raccolta comunale “Fratte” e “Arechi” per conferire oggetti da avviare al riciclo, saranno consegnati kit di sacchetti di plastica (di colore grigio e trasparenti) per il conferimento del non differenziabile e per il multimateriale (di colore giallo). Lo rende noto Salerno Pulita.
I sacchetti, che avranno dimensioni diverse (quelli per il non differenziabile saranno più piccoli), saranno dotati di tag personalizzati e saranno sufficienti per i conferimenti previsti per un bimestre. Sempre presso i centri di raccolta “Fratte” e “Arechi” saranno consegnate delle card che consentiranno di acquisire punti da spendere in negozi convenzionati. Dal 27 marzo, infine, inizierà l’installazione in città di cestini specifici per le deiezioni canine.
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Redazione Irno24 01/07/2021
Mare Monstrum 2021, il triste primato della Campania con oltre 4mila illeciti
La pandemia non ferma l’assalto alle coste e ai mari italiani, ancora una volta preda di chi pretende di accaparrarsene “un pezzo” a proprio uso e consumo, incurante delle leggi, della tutela di ambiente e biodiversità e di un patrimonio comune che deve essere adeguatamente difeso nella sua integrità e bellezza.
Sebbene lo scorso anno, quello cruciale della pandemia, abbia fatto registrare una leggera flessione (-5,8% rispetto al 2019) nel numero complessivo di illeciti ai danni del patrimonio marino e costiero (22.248 quelli accertati, una media di 61 al giorno, 2,5 ogni ora), il cemento abusivo continua a spadroneggiare, mentre la pesca di frodo dilaga. E il virus ecocriminale non allenta la sua morsa sulle regioni costiere della Penisola.
In cima classifica del mare illegale 2020, troviamo infatti il ciclo del cemento, rimasto su valori assoluti altissimi (il 42,9% dei reati accertati). Migliori notizie sul fronte degli illeciti legati al ciclo dei rifiuti e all’inquinamento marino, diminuiti dell’11,6% per l’impatto del lungo periodo di lockdown sulle attività economiche, anche se i quasi 7 mila reati accertati nel settore, più di 19 al giorno, pesano sul totale nazionale per il 31%.
Balzo in avanti per la pesca di frodo (il 23,3% dei reati accertati) che ha cercato di “approfittare” della pandemia, come dimostra il numero impressionante di sequestri effettuati: 3.414 contro i 547 del 2019, dagli attrezzi usati illegalmente in mare alle tonnellate di prodotti ittici requisiti. Cresce, in generale, il numero di persone arrestate e denunciate per aggressioni alle coste e ai mari italiani, 24.797 (+24% rispetto al 2019), e quello dei sequestri che hanno toccato quota 8.044 (+9,9%) per un valore di 826 milioni di euro.
Questo, in sintesi, il quadro che emerge dall’edizione 2021 del dossier “Mare Monstrum”, elaborato da Legambiente su dati di forze dell’ordine e Capitanerie di porto. Tra le regioni dove si concentra il maggior numero di reati, al primo posto troviamo la Campania (con 4.206 illeciti, il 18,9% di quelli registrati a livello nazionale), seguita da Sicilia, Puglia, Lazio e Calabria. Alla Campania, “raggiunta” questa volta dal Molise, spetta anche il poco ragguardevole primato nell’incidenza di illeciti per chilometri di costa: 9 i reati accertati per ogni km in entrambe le regioni (tre volte la media nazionale), seguite da Basilicata e Abruzzo.
Il segno meno davanti alla percentuale dei reati accertati nel 2020 non incide, tuttavia, in modo significativo sul trend negativo delle illegalità perpetrate ai danni di mare e coste, sottolinea Legambiente: dal 1999 al 2020, infatti, si sono registrati 378.068 illeciti, di cui 206.532 nelle sole quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa, Campania, Puglia, Sicilia e Calabria, dove si è concentrato il 54,6% del totale nazionale. Un’incidenza che lo scorso anno è cresciuta, arrivando al 55,3% dei reati.
Un capitolo spinoso, anche per il 2020, è rappresentato dalle storie d’ordinario abusivismo edilizio, come evidenzia un altro dato inedito elaborato da Legambiente: quello sulle ordinanze di demolizione degli immobili abusivi eseguite che raggiungono appena il 24,3% nei Comuni costieri. Uno stallo che perdura ormai da troppi decenni, di fronte al quale l’associazione chiede a gran voce che della demolizione dell’abusivismo storico si occupi direttamente lo Stato, nella figura dei prefetti.
Redazione Irno24 28/03/2022
Giovanni Coscia rieletto all'unanimità Presidente Eda Salerno
Convocato da Vincenzo Puglia, in qualità di consigliere anziano, si è riunito oggi pomeriggio presso la Provincia il nuovo Consiglio dell’Ente d’Ambito Salerno, eletto lo scorso 16 marzo. All’ordine del giorno c’era un solo punto: l’elezione del presidente dell’Eda. Nell’incarico, che aveva già ricoperto nel quinquennio precedente, è stato riconfermato Giovanni Coscia. Alla riunione di insediamento hanno partecipato 22 consiglieri sui 22 di cui è costituito il Consiglio. Coscia è stato eletto all’unanimità.
“Ringrazio, innanzitutto, il Comune di Salerno che mi ha candidato a rappresentarlo nel Consiglio dell’Eda e tutti i consiglieri per la stima e la fiducia nel designarmi presidente. Ci aspettano altri cinque anni di intenso lavoro e sono certo che, con la collaborazione di tutti i Comuni dell’Eda, saremo all’altezza del compito.
Nel primo quinquennio sono state poste le basi per costruire l’Eda, subentrare alla Provincia nella gestione degli impianti e programmare, con l’adozione del Piano d’Ambito, il futuro gestionale del ciclo dei rifiuti in provincia di Salerno. Attraverso la nostra società partecipata, Ecoambiente Salerno S.p.A., abbiamo già conseguito significativi risultati di efficientamento ed economicità nella gestione dell’impiantistica pubblica, abbassando le tariffe per il conferimento dei rifiuti.
Nei cinque anni che abbiamo davanti, invece, dobbiamo dare inizio alla realizzazione dei progetti messi in cantiere, tra cui quelli presentati per il PNRR per un importo di oltre 75 milioni di euro e che ci auguriamo siano tutti finanziati. Solo dotando la provincia dei necessari impianti pubblici per il trattamento dei rifiuti daremo il nostro contributo all’azione messa in campo dalla Regione; potremo concretamente salvaguardare l’ambiente in cui viviamo e diventare autonomi, affrancandoci definitivamente dagli impianti del Nord Italia, nei quali ancora in larga misura smaltiamo i nostri rifiuti.
In questo modo si creerà economia, si produrranno nuovi posti di lavoro e, soprattutto, si ridurranno i costi dello smaltimento che ora gravano sugli utenti. Obiettivo, quest’ultimo, che dovremo perseguire anche eliminando la frammentazione dei servizi di spazzamento, raccolta e trasporto con l’introduzione del gestore unico per la raccolta in ogni sub-ambito distrettuale”.
Redazione Irno24 04/05/2025
Salerno, installazione di 50 cestini per i rifiuti sul Lungomare Trieste
Da lunedì 5 maggio - rende noto il Comune di Salerno - avrà inizio l'installazione, sul Lungomare Trieste, di 50 cestini portarifiuti in ferro, che sono stati oggetto di un lavoro di manutenzione, risagomatura, riverniciatura ed igienizzazione a cura di Salerno Pulita.
Contemporaneamente, si provvederà anche alla sanificazione di tutti i cestini di conferimento delle deiezioni canine. Tale attività di manutenzione ed installazione proseguirà progressivamente anche nei principali luoghi d'attrazione ed interesse della città.