Campagna vaccinale a rilento, Sindaci Valle dell'Irno inviano diffida all'Asl

Si chiede un'immediata e tempestiva inversione di tendenza

Redazione Irno24 03/05/2021 0

I sottoscritti Sindaci Gianfranco Valiante, del Comune di Baronissi, Antonio Rescigno, del Comune di Bracigliano, Francesco Gismondi, del Comune di Calvanico, Vincenzo Sessa, del Comune di Fisciano, Antonio Somma, del Comune di Mercato San Severino, Giorgio Marchese, del Comune di Siano, premesso che:

i Comuni che i sottoscritti rappresentano sono ricompresi nel Distretto Sanitario n. 67, la cui popolazione è pari a circa 70.000 abitanti; gli scriventi, da tempo, stanno sollecitando il Dirigente del Distretto a organizzare congruamente le attività sul territorio al fine di garantire appropriate richieste e corrispondenti provviste di dosi vaccinali e di effettuare le relative somministrazioni, nel rispetto dei principi di efficacia, omogeneità e tempestività cui fa spesso riferimento il Presidente della Regione Campania;

ad oggi la risposta, organizzativa e quantitativa, non risponde a detti criteri in quanto, come emerge dai dati statistici concernenti le dosi richieste e somministrate (piattaforma “SINFONIA”) la percentuale è vicina al 22% nell’ambito distrettuale di riferimento, documentando, quindi, un rilevante, incomprensibile scostamento dal dato regionale che, all’attualità, si avvicina al 30%.

In considerazione delle premesse si impone, pertanto, una immediata inversione di tendenza che veda il Distretto Sanitario n. 67 chiedere ed ottenere una quantità di vaccini da somministrare “allineata” al dato regionale, a tutela di tutti i residenti nell’ambito territoriale di competenza.

Tanto anche al fine di non vanificare l’importante e delicato lavoro di raccordo di tutti gli ambiti distrettuali sanitari in Provincia di Salerno programmato e sollecitato, senza risparmio di energie, quotidianamente, dal Presidente De Luca e dal Direttore Generale dell’Asl Salerno Iervolino. Diversamente gli scriventi, nella qualità, si vedranno costretti ad attivare ogni forma di tutela idonea a far rispettare il diritto alla salute di tutti i cittadini residenti ancora non vaccinati (anche seconda dose).

Tanto premesso gli scriventi INVITANO e DIFFIDANO 1) il Dirigente del Distretto Sanitario 67 affinché ponga in essere ogni azione idonea all’immediato allineamento del dato distrettuale al dato percentuale regionale, riferito sia all’acquisizione che alla somministrazione dei vaccini, evitando ulteriori incomprensibili e pericolose disparità rispetto agli altri ambiti Distrettuali; 2) il Dirigente p.t. del Distretto a precisare quali siano state ad oggi le misure organizzative e gestionali attivate e le attività poste in essere per garantire la migliore acquisizione e somministrazione delle dosi vaccinali. A tal proposito gli scriventi chiedono il rilascio di copia degli atti e delle iniziative poste in essere ad oggi dal Dirigente del Distretto.

INVITANO 1) il Direttore Generale dell’ASL Salerno e i competenti organi Aziendali a intervenire con tempestività, sollecitando il Dirigente del Distretto n. 67 a porre in essere, senza ulteriori esitazioni, ogni azione idonea a garantire un corretto e tempestivo esercizio delle funzioni nei delineati ambiti e, in ipotesi di ulteriore disparità tra ambiti distrettuali, a intervenire adottando efficaci misure organizzative; 2) il Responsabile p.t. dell’Unità di Crisi Regionale a vigilare sulle attività vaccinali svolte nel Distretto 67, garantendo omogeneità rispetto agli altri territori e sollecitando il Dirigente del Distretto a utilizzare al meglio tutte le risorse disponibili.

AUSPICANO un autorevole intervento del Presidente della Regione Campania teso a sollecitare i competenti organi locali a operare nel rispetto dei menzionati principi generali che stanno garantendo, in maniera efficiente e ottimale ai Distretti e ai cittadini una distribuzione e somministrazione dei vaccini equa e proporzionata in tutti gli ambiti distrettuali.

Tanto al fine di operare un’immediata e tempestiva inversione di tendenza attraverso la migliore possibile organizzazione delle risorse logistiche e umane esistenti nell’ambito distrettuale di riferimento, evitando così di sollecitare l’intervento di S.E. il Prefetto e dell’Unità di crisi nazionale a intervenire per garantire ai cittadini il diritto alla salute, nel rispetto della Costituzione.

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