Festival Teatro XS, "La Terra Smossa" porta in scena Ionesco
Domenica 16 Febbraio il secondo spettacolo della rassegna
Redazione Irno24 14/02/2020 0
Domenica 16 Febbraio 2020, alle ore 19, secondo spettacolo in cartellone per la 12a edizione del Festival Nazionale "Teatro XS" Città di Salerno. A salire sul palco del Teatro Genovesi (Via Sichelgaita) sarà la Compagnia "La Terra Smossa" di Gravina (BA) che presenterà "Il Re muore" di Eugène Ionesco.
L’autore in questo testo racconta la condizione umana attraverso una favola dalle dimensioni e dai colori grotteschi, in un’atmosfera surreale e metafisica, "dipingendo" i personaggi alla maniera di De Chirico. In scena Leo Coviello (Bérenger I), Maria Pia Antonacci (la regina Marguerite), Elisabetta Rubini (La regina Marie), Angelo Grieco (il medico), Teresa Cicala (Juliette). La regia è di Gianni Ricciardelli. Audio e luci di Gaetano Ricciardelli.
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Federica Garofalo 24/12/2020
La tradizione del Natale a Salerno fra leccornie, "cunti" e rituali
Molti pensano che il Natale vissuto a Salerno non sia altro che quello vissuto a Napoli “in scala ridotta”: in realtà delle differenze ci sono, quello salernitano è un Natale forse più “ancestrale” e “tenebroso”. Certo, anche a Salerno tradizionalmente scendono gli zampognari per la Novena di Natale, i botti fanno parte del paesaggio sonoro dell’ultimo scorcio di dicembre, e nelle pasticcerie (o “spezierie manuali”, come venivano chiamate a fine Ottocento) campeggiano susamielli, roccocò, raffiuoli, mostaccioli, divino amore, paste reali e cassate della tradizione napoletana.
I dolci casalinghi natalizi tipicamente salernitani, tuttavia, sono leggermente più semplici e rustici. Anzitutto le zeppole, ciambelle fritte e guarnite di zucchero o miele, addirittura un’antica credenza vuole che l’esplosione di una zeppola troppo gonfia porti male, e per scongiurare il pericolo si debba sputare nel fuoco e recitare la scaramanzia: “Puzzate jettà ‘o sango!” [“che possiate buttare il sangue”]; poi ci sono i cazuncielli, sorta di panzerotti di pasta dolce ripieni di cacao e castagne e poi fritti e bagnati di miele; e gli immancabili struffoli, forse di origine longobarda data l’origine germanica della parola, palline di pasta fritte e bagnate nel miele, tra l’altro ne esiste anche una versione salata condita con lardo e aglio.
La cena della vigilia di Natale (che comincia circa alle 19) è, come a Napoli, a base di pesce, venduto prima a via Porta di Mare, la cui piazza era chiamata appunto “Pietra del Pesce”, poi a Piazza Flavio Gioia. Il primo piatto sono gli immancabili spaghetti con le vongole (“lupini” prevalentemente) o, in mancanza di queste, con la tipica colatura di alici della Costiera Amalfitana; segue il capitone fritto, la frittura mista di pesce e il baccalà fritto o all’insalata; d’obbligo per contorno l’insalata “di rinforzo” (cavolfiore e sottaceti con olive, capperi e acciughe) e i broccoli di Natale; per dessert, insieme ai dolci sopra nominati, frutta secca a volontà.
Dopo cena, si aspettava la mezzanotte giocando a tombola o a “sette e mezzo”, mentre i bambini ascoltavano i cunti che, dalla bocca della nonna o dell’anziana zia, raccontavano loro storie di spiriti, streghe, diavoli e munacielli; al momento della nascita del Cristo, saranno proprio loro a portare in processione il Bambinello nel presepe al canto di “Tu scendi dalle Stelle”. Una tradizione tipicamente salernitana vuole che le donne compiano un “rituale di purificazione” girando per le stanze della casa con un braciere pieno d’incenso recitando formule propiziatorie.
Eccone una:
Uocchie, maluocchie,
frutticielle all'uocchie;
schiatta 'a mmiria
e ccrepa lu maluocchio.
Maluocchio, maluocchio,
chi tene mmiria pozza schiattare.
Chesta è 'accetta
ca ogne mmale annetta,
chesta è 'a ronga
ca onne mmale stronga.
Uocchio, maluocchio,
ddoje uocchie afferrano,
e ttre uocchie levano;
lu Patre, lu Figlio e lu Spiritussanto!
Fremmate, uocchio,
nu gghì cchiù 'nnanze!
Attenzione però ai bambini che nascono in questa notte: potrebbero diventare lupi mannari!
Per saperne di più: Francesco Maria Morese, L’Eredità degli Antenati, Cosenza, Luigi Pellegrini Editore, 2019.
Redazione Irno24 24/06/2021
Nel fine settimana "Salerno Porte Aperte", ecco il programma
Questa mattina, nella Sala Giunta di Palazzo di Città, è stata presentata l'iniziativa "Salerno Porte Aperte 2021 - Edizione Speciale San Matteo", in programma sabato e domenica (26 e 27 giugno).
Filo conduttore sarà la "salernitanità", alla scoperta della storia della propria città, con un suggestivo itinerario legato alla Scuola Medica Salernitana e ai Longobardi, con diverse performance musicali, presentazioni di libri e tanto altro ancora. Alla presentazione sono intervenuti il sindaco di Napoli e l’assessore alla Cultura Antonia Willburger.
Redazione Irno24 07/05/2024
Alunni delle scuole "adottano" i monumenti della città di Salerno
Mercoledì 8 maggio, alle ore 9:30, nella Sala del Gonfalone a Palazzo di Città, si terrà la conferenza di presentazione del progetto “La Scuola adotta un Monumento”, ideato dalla Fondazione Napoli Novantanove. Interverranno: il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Gaetana Falcone.
Gli alunni delle scuole di Salerno si trasformeranno in osservatori e ciceroni delle risorse monumentali della città: ben oltre 650 studenti delle scuole statali e paritarie del Comune di Salerno, dall'infanzia alle superiori, hanno adottato un proprio monumento per l’Anno Scolastico che sta ormai per concludersi.