Fiorenzuola rullo compressore, Virtus Arechi al quinto ko di fila

L'esito dell'incontro non è mai in discussione, Salerno è assente dalla contesa e perde 94-65

Photo Credit: Fiorenzuola Bees

Redazione Irno24 13/12/2023 0

Senza storia. Bastano queste due parole per riassumere il 14° turno del campionato di Serie B Old Wild West per la Lars Virtus Arechi Salerno, costretta ad alzare bandiera bianca al cospetto di Fiorenzuola Bees col punteggio finale di 94-65. Esito del match, di fatto, mai in discussione: coach Sciutto ritrova in quintetto Matrone, perde tra gli arruolabili Capocotta, a causa di un attacco febbrile dell'ultima ora, ma riabbraccia Acunzo, sebbene giocoforza lontano dal top della condizione.

I padroni di casa partono fortissimo, Salerno è assente dalla contesa: Preti e Bottioni comandano le operazioni, i Bees realizzano ben 27 punti in 10 minuti, trafiggendo con estrema facilità il canestro avversario. La Virtus è morbida in difesa e poco pericolosa in attacco, al decimo sono già 13 le lunghezze che separano le due squadre (27-14).

Ci si aspetta una reazione di orgoglio da parte dei viaggianti, ma il copione del primo quarto trova continuità anche nei secondi dieci minuti; è ancora Fiorenzuola a dominare in ogni frangente di gioco, Salerno si aggrappa alle giocate di Spizzichini ed Acunzo ma soffre le pene dell'inferno anche nella lotta a rimbalzo che ha nei Bees un unico padrone. All'intervallo lungo è 42-27.

La ripresa delle ostilità poco o nulla modifica nell'andamento della gara, Fiorenzuola controlla e Salerno confusionariamente produce ben poco, ma ciò che davvero uccide le già scarse velleità dei blaugrana è una terza frazione da 30 punti subiti. Al trentesimo è 72-49. Gli ultimi dieci minuti di "gioco" null'altro hanno da aggiungere alla gara, ad eccezione del fatto che i padroni di casa si aggiudicano anche quest'ultimo parziale (22-16), che sancisce il finale 94-65. Notte fonda per la Lars Virtus Arechi Salerno, annichilita e alla quinta sconfitta consecutiva.

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Dopo le triple Rinaldi e prima dei canestri di Marini, l'esterno blaugrana infatti ci mette lo zampino sia in difesa che in attacco. Tradotto vuol dire 13-6 al 5' e timeout inevitabile per coach Olive, ma al rientro in campo Salerno riesce anche a toccare il +9 (bene Coltro in cabina di regia). Un gap che sembra persistere nel corso del secondo quarto, merito dei rimbalzi difensivi di Romano e della tripla dall'angolo del solito Capocotta.

Appunto sembra, perché in chiusura di primo tempo con il gioco da tre punti di Carone e la tripla allo scadere di Sergio da centrocampo, più o meno, Taranto conquista il primo vero vantaggio di serata (33-34). Che non dura però tantissimo, nonostante un Ponziani scatenato in avvio di ripresa (al 35' dovrà poi uscire per falli).

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Ma le giocate che spaccano in due il primo tempo, e non solo, sono quelle di Bonaccorso, al 7' fissa il punteggio sull'11-5 mentre al 14', dopo una serie di rimbalzi difensivi, recuperi, assist e canestri, regala a Salerno il +7 (25-18). Un vantaggio che prima del ritorno negli spogliatoi resta quasi sempre fisso sulle undici lunghezze, dopodiché ecco l'allungo decisivo.

E che allungo, che nasce nel primo minuto del terzo quarto con le due triple del solito Bonaccorso. Poi a seguire il duo Cimminella-Rinaldi spinge i blaugrana fino al +23. La Viola fa fatica e si affida quasi esclusivamente a Gaetano, che nel pitturato lotta come un leone. Ma ovviamente è troppo poco per provare a fare del male ad una Virtus che nel finale fa debuttare altri due giovanissimi: Peluso e D'Amico.

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La ripresa delle ostilità, tuttavia, è come un brusco risveglio per i padroni di casa: la Gema alza la propria intensità difensiva e trova con continuità la via del canestro, complici i centri di uno scatenato Mastrangelo ed un letale Mazzantini.

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