La Virtus Arechi cede in casa alla diretta concorrente Ragusa
Assente per infortunio il capitano Valentini, fra i siculi spicca Chessari
Redazione Irno24 21/03/2022 0
Una serata storta, che potrebbe complicare i piani di alta classifica della Virtus Arechi Salerno. Al Pala Longo i blaugrana, proprio nel finale, sono costretti a dover lasciare i due punti alla diretta concorrente Virtus Kleb Ragusa (62-66). La gara: con il capitano Valentini out per infortunio e Bonaccorso convocato dopo un mese e mezzo di assenza, ma inizialmente come prevedibile soltanto in panchina, coach Di Lorenzo si affida in avvio al doppio playmaker e a Rinaldi nel ruolo di quattro.
Ma a prescindere dagli interpreti, è di squadra che in avvio la Virtus fa un po' fatica, ma grande merito va dato anche a Ragusa che, spinta dalle giocate di Rotondo e dai punti di Da Campo, e nonostante il 2/7 ai liberi, tocca anche il +6 nel primo quarto e il +8 al 12'. Momento nel quale Di Lorenzo decide di aver visto abbastanza. Una scelta, quella del timeout, che di fatto sveglia Salerno che al 16' ribalta il punteggio grazie anche alla difesa e ai 5 punti di un propositivo Mennella e all'intensità di Moffa (30-29). Ma è solo l'inizio dello show. Break e contro-break, infatti, si susseguiranno anche nella ripresa.
Le squadre fanno praticamente copia e incolla e allora prima c'è il nuovo strappo di Ragusa, nonostante Sorrentino out per infortunio (+8 con appena tre punti segnati dai padroni di casa in cinque minuti), e poi nella quarta frazione la rimonta di Salerno con le triple di Bonaccorso e i canestri di Romano, nonostante Marini out per falli e Rinaldi per infortunio. Ma non basta, perché, come accaduto nel primo tempo, anche questa volta l'ultima stoccata è dei siciliani. Grande merito a Chessari, che in attacco non sbaglia praticamente nulla, negando così alla Virtus la possibilità di poter conquistare un successo preziosissimo in chiave prime quattro posizioni.
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Redazione Irno24 20/01/2020
Geko lotta ma la Virtus Arechi resta imbattuta in casa
E' un derby emozionante quello che va in scena al PalaLongo di Capriglia tra Virtus Arechi Salerno e Geko Psa Sant'Antimo, con gli ospiti intenti a battagliare per tutti i quaranta minuti di gioco e vicinissimi a firmare l'upset del diciassettesimo turno del campionato di Serie B Old Wild West.
Alla sirena finale il tabellone del fortino blaugrana recita 87-81 in favore dei ragazzi di coach Benedetto, bravi a rimanere in controllo delle operazioni e ad acciuffare due punti quanto mai preziosi nelle dinamiche relative alla lotta al vertice del raggruppamento D. Il primo quarto di gioco vede i viaggianti imporre i ritmi alla contesa: Carnovali è un killer micidiale da qualsiasi posizione, i ragazzi di coach Patrizio cercano il primo mini-break della sfida ma Salerno resta lì. Al decimo è 22-27 Geko Psa.
I secondi dieci minuti di gioco vedono la Virtus tentare di ricucire il gap: ad alzare l'intensità difensiva ci pensano Ciribeni e Czumbel, quest'ultimo in serata al tiro dalla distanza. Sant'Antimo, d'altra parte, è squadra vera, capace di leggere i momenti della partita e trovare riferimenti con il totem Matrone (14+7), che mette in grossa difficoltà i lunghi virtussini. Al ventesimo è ancora vantaggio Geko, sebbene di una sola lunghezza (45-46).
Ripresa delle ostilità con l'equilibrio ancora a regnare sovrano: il basket offerto dalle due compagini è di alto livello, Provenzani per Sant'Antimo suona la carica e rimette gli ospiti col muso avanti. Salerno barcolla ma non vuol saperne di arrendersi, ancora Tortù risponde presente e si va al trentesimo con il preziosissimo allungo salernitano (69-67).
L'ultimo quarto è da vivere in apnea: la Virtus riconosce il talento sconfinato del proprio capitano che non sbaglia più quando ha il pallone tra le mani, Sant'Antimo resta in scia ma i padroni di casa sono più bravi a flirtare con agonismo in fase di non possesso e precisione chirurgica in attacco. Finisce 87-81 nel tripudio del PalaLongo, ancora inespugnato con Salerno che tiene il passo di Palestrina e Matera.
Redazione Irno24 21/02/2022
La Virtus Arechi vola a +15 ma nel finale si arrende alla capolista Agrigento
Il rammarico è indubbiamente grande, visto tutto quello che è stato fatto per più di trenta minuti, ma nonostante la sconfitta la Virtus Arechi Salerno può tenersi stretta la signora prestazione offerta contro la prima della classe, Fortitudo Agrigento (74-80). Per la sfida contro la capolista, Di Lorenzo si affida a un quintetto con tre lunghi, ma nonostante questo è dal perimetro che all'inizio la Virtus fa male. Prima 7-0, poi 18-8 e infine 23-12 dopo il 5/7 dal perimetro firmato Marini, Coltro, Rinaldi e Mennella (tutto questo mentre Romano deve già fare i conti con tre falli a carico).
Lo show blaugrana, però, è appena cominciato, nel secondo quarto infatti viene toccato anche il +15 (31-18) dopo il gioco da tre punti del giovanissimo Capocotta e la tripla di Cimminella. Ma proprio nel momento migliore la Virtus deve fare i conti con la reazione veemente di Agrigento che esce dal timeout con la faccia giusta. Ed infatti in quattro minuti riesce a piazzare un contro-break di 1-12 che vale il 34-30 al 17'.
Ma senza paura la Virtus sa assorbire prima il colpo e poi sa ripartire con la solita faccia tosta. Come quella di Romano, che segna cinque preziosissimi punti in chiusura di primo tempo (41-32 all'intervallo lungo). In avvio di ripresa, invece, ci pensano Valentini e Coltro a mandare nuovamente in crisi Agrigento (53-41), che si aggrappa alle giocate di un micidiale Costi e alle due triple in chiusura di quarto di Bruno (62-56). Ma il momento chiave è tra il 32° e il 34°, quando Lo Biondo e Morici regalano il primo vantaggio ad Agrigento, un vantaggio minimo ma che i siciliani riescono a mantenere fino alla sirena conclusiva.
Redazione Irno24 15/04/2024
La Virtus Arechi supera Cassino in volata ed accede ai playout
Una pellicola decisamente mozzafiato con un finale ancora tutto da vivere. La Lars Virtus Arechi Salerno supera la BPC Virtus Cassino, in occasione del 33° turno del campionato di Serie B Old Wild West, e si regala, con un turno d'anticipo, l'accesso ai playout validi per la permanenza nel campionato cadetto, condannando la Paperdì Caserta alla retrocessione diretta in B d'Eccellenza, malgrado il contemporaneo exploit dei bianconeri nel derby campano sul campo di Sant'Antimo (72-76 in finale del PalaPuca).
Una partita sconsigliata ai deboli di cuore, con Salerno paralizzata dalla consapevolezza della posta in palio nei primi dieci minuti di gioco, che vedono i laziali padroni del campo, cortesia di uno scatenato Gay (25 punti in 33 minuti) che trascina Cassino avanti di dieci lunghezze alla prima pausa (13-23 al decimo). La Lars è farraginosa nell'esecuzione dei propri giochi e piuttosto morbida in fase difensiva; nel secondo quarto, tuttavia, a suonare la carica ci pensa la gioventù blaugrana, in particolare un clamoroso Capocotta, autore di 20 punti.
Al resto ci pensa Spinelli, entrato benissimo sul parquet e bravo tanto a trovare la via del canestro quanto ad innalzare l'intensità in fase di non possesso. Malgrado ciò, Cassino dimostra di essere squadra arcigna e, pur in una serata da incubo di Dincic (7 punti con 2/14 dal campo), trova un contributo significato da Moreaux (17 punti e 10 rimbalzi) e Candotto (9 punti e tanta qualità sul perimetro in ambo le fasi), che propiziano il +8 all'intervallo lungo (39-47).
La terza frazione è tutta di marca salernitana: i ragazzi di coach Amato escono trasformati dagli spogliatoi, iniziano a difendere duro ed in un paio di minuti il gap è già assorbito, con il vantaggio a quota 52-55 a metà terzo quarto: un contributo significativo alla causa arriva anche dalle giocate di Kekovic, che mette in mostra tutt'altro atteggiamento toccando in un amen la doppia cifra (14+6 a fine gara) e creando grossi grattacapi alla difesa di Auletta.
Come previsto, si va in apnea nell'ultimo quarto. Le due squadre si affrontano a viso aperto, rispondendo colpo su colpo. Salerno è nelle mani di un furente Capocotta, capace di far canestro con continuità e soprattutto di aumentare i giri in difesa. Cassino accusa il colpo, ma resta lì. Nella corrida degli ultimi istanti, a spuntarla sono i padroni di casa, non senza qualche brivido di troppo e la possibilità dei viaggianti di spuntarla con il pallone tra le mani. Finisce 79-77 nel tripudio del pubblico del PalaLongo, la Lars è ancora viva e affronterà Desio in occasione del primo turno dei playout (con fattore campo a favore dei brianzoli).