Salerno, i docenti del Regina Margherita: "Di nuovo schiacciati e ignorati"

"Rispondiamo a tutte le menzogne messe in campo per farci passare da avventurieri"

Redazione Irno24 02/10/2025 0

"Di nuovo schiacciati, di nuovo ignorati, di nuovo merce di scambio. I docenti del Liceo Regina Margherita di Salerno - in una lettera aperta, a loro firma - dicono basta. I nostri sono studenti come tutti gli altri, con lo stesso diritto allo studio, con le stesse possibilità di scelta, con le stesse opportunità. I lavoratori della nostra scuola hanno uguali diritti degli altri, lavorare in un ambiente sicuro, sereno, nel rispetto della loro dignità.

Per questo oggi rispondiamo a tutte le menzogne messe in campo per farci passare da avventurieri, gestori incapaci, sfruttatori disonesti che approfittano di ogni opportunità per incomprensibili mire espansionistiche su di un bene che, a differenza di altri, sappiamo pienamente non essere proprietà privata bensì dello Stato che noi semplicemente e con coscienza serviamo e tuteliamo attraverso l’attenzione costante nei confronti dei nostri ragazzi, il futuro di tutti quanti noi.

E rispondiamo soltanto oggi a narrazioni infamanti e diffamanti, non perché spaventati bensì perché, alla richiesta in parola da parte dell’Ente Provincia di collaborare per una giusta soluzione, abbiamo risposto con il silenzio mediatico per non alimentare sterili polemiche che potevano distrarre dall’obiettivo che ritenevamo comune: rendere giustizia ai nostri studenti. E per noi, la parola data conta. Il carico è, però, diventato insopportabile; il cumulo di fango che ci viene gettato addosso rischia - o forse ha come finalità - di farci affondare, insieme alle famiglie e agli studenti che hanno riposto la loro fiducia in questa scuola, da sempre distintasi sul territorio per le sue iniziative civili e sociali, per l’attenzione all’inclusione, per l’apertura alla novità in continuità con il mandato affidatoci.

Siamo sì in stato di sofferenza, perché non ci è dato modo di lavorare come dovremmo per assenza di spazi, aule promesse, millantate e mai consegnate. Si legge sul 'Mattino' del 16 settembre che dalla Provincia si comunica che gli spazi ci sono, che le aule necessarie sono state consegnate lasciando ipotizzare chissà quale interesse ad occupare le aule presso il Genovesi-Da Vinci, costringendo i docenti a dividersi tra due plessi e gli alunni a separarsi da quello che è comunque il cuore di tutte le attività della scuola.

Si legge come dichiarazione del consigliere provinciale delegato all’istruzione, Martino D’Onofrio, che “numeri alla mano, tutti gli iscritti al Regina Margherita possono svolgere le lezioni all’interno del loro istituto, abbiamo fatto tutte le verifiche del caso”. Quando? E dove sono questi spazi? Inoltre, a proposito di numeri, di che stiamo parlando? Continua l’articolista: “In base ai dati in possesso della Provincia, il Regina Margherita presenta numeri in calo al contrario del Genovesi, che invece negli ultimi anni ne ha guadagnati”.

Ben lieti dell’incremento dell’IIS Genovesi-Da Vinci, siamo in grado di smentire il calo del nostro liceo che quest’anno torna a superare la quota di 1000 iscritti - per la precisione 1020 - a fronte dei 962 che ci vengono attribuiti. Non è possibile che il dato corretto non sia noto alla Provincia. E allora, a che gioco stiamo giocando? È ora di scoprire le carte e smetterla con le menzogne. Se l’intento è cancellare questa istituzione dalla città, che si abbia almeno il coraggio di dirlo chiaramente senza gettare su di noi la responsabilità di tale evento. Il Regina Margherita forse non riuscirà a salvare la propria storia, ma continuerà a lottare perché almeno si possa salvare la verità".

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