Salerno, prosegue l'attivita dei "cercatori di metallo" il giovedì sera
Dopo averli squarciati, rovistano nei sacchi dell'indifferenziato e ne disseminano il contenuto
Redazione Irno24 09/02/2024 0
Torna d'attualità a Salerno, ma probabilmente non è mai cessato del tutto, il problema dei "cercatori di metallo" nella frazione indifferenziata dei rifiuti. Un nostro lettore di via Irno, infatti, ci ha testimoniato, con documentazione fotografica, il "risultato" dell'esplorazione di uno dei sacchi.
Deve essersi rivelata in gran parte infruttuosa, perchè si vedono in terra numerosi rifiuti elettronici, "scartati" dal rovistatore di turno, evidentemente interessato ad altro. Ciò accade il giovedì sera, giorno in cui si conferisce, appunto, l'indifferenziato.
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Redazione Irno24 02/10/2025
Salerno, i docenti del Regina Margherita: "Di nuovo schiacciati e ignorati"
"Di nuovo schiacciati, di nuovo ignorati, di nuovo merce di scambio. I docenti del Liceo Regina Margherita di Salerno - in una lettera aperta, a loro firma - dicono basta. I nostri sono studenti come tutti gli altri, con lo stesso diritto allo studio, con le stesse possibilità di scelta, con le stesse opportunità. I lavoratori della nostra scuola hanno uguali diritti degli altri, lavorare in un ambiente sicuro, sereno, nel rispetto della loro dignità.
Per questo oggi rispondiamo a tutte le menzogne messe in campo per farci passare da avventurieri, gestori incapaci, sfruttatori disonesti che approfittano di ogni opportunità per incomprensibili mire espansionistiche su di un bene che, a differenza di altri, sappiamo pienamente non essere proprietà privata bensì dello Stato che noi semplicemente e con coscienza serviamo e tuteliamo attraverso l’attenzione costante nei confronti dei nostri ragazzi, il futuro di tutti quanti noi.
E rispondiamo soltanto oggi a narrazioni infamanti e diffamanti, non perché spaventati bensì perché, alla richiesta in parola da parte dell’Ente Provincia di collaborare per una giusta soluzione, abbiamo risposto con il silenzio mediatico per non alimentare sterili polemiche che potevano distrarre dall’obiettivo che ritenevamo comune: rendere giustizia ai nostri studenti. E per noi, la parola data conta. Il carico è, però, diventato insopportabile; il cumulo di fango che ci viene gettato addosso rischia - o forse ha come finalità - di farci affondare, insieme alle famiglie e agli studenti che hanno riposto la loro fiducia in questa scuola, da sempre distintasi sul territorio per le sue iniziative civili e sociali, per l’attenzione all’inclusione, per l’apertura alla novità in continuità con il mandato affidatoci.
Siamo sì in stato di sofferenza, perché non ci è dato modo di lavorare come dovremmo per assenza di spazi, aule promesse, millantate e mai consegnate. Si legge sul 'Mattino' del 16 settembre che dalla Provincia si comunica che gli spazi ci sono, che le aule necessarie sono state consegnate lasciando ipotizzare chissà quale interesse ad occupare le aule presso il Genovesi-Da Vinci, costringendo i docenti a dividersi tra due plessi e gli alunni a separarsi da quello che è comunque il cuore di tutte le attività della scuola.
Si legge come dichiarazione del consigliere provinciale delegato all’istruzione, Martino D’Onofrio, che “numeri alla mano, tutti gli iscritti al Regina Margherita possono svolgere le lezioni all’interno del loro istituto, abbiamo fatto tutte le verifiche del caso”. Quando? E dove sono questi spazi? Inoltre, a proposito di numeri, di che stiamo parlando? Continua l’articolista: “In base ai dati in possesso della Provincia, il Regina Margherita presenta numeri in calo al contrario del Genovesi, che invece negli ultimi anni ne ha guadagnati”.
Ben lieti dell’incremento dell’IIS Genovesi-Da Vinci, siamo in grado di smentire il calo del nostro liceo che quest’anno torna a superare la quota di 1000 iscritti - per la precisione 1020 - a fronte dei 962 che ci vengono attribuiti. Non è possibile che il dato corretto non sia noto alla Provincia. E allora, a che gioco stiamo giocando? È ora di scoprire le carte e smetterla con le menzogne. Se l’intento è cancellare questa istituzione dalla città, che si abbia almeno il coraggio di dirlo chiaramente senza gettare su di noi la responsabilità di tale evento. Il Regina Margherita forse non riuscirà a salvare la propria storia, ma continuerà a lottare perché almeno si possa salvare la verità".
Redazione Irno24 09/05/2022
Ci segnalano da Salerno: "Aiuole dei giardini di Pastena sembrano boschi"
Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di un nostro lettore di Salerno, residente in zona Pastena. "Gentile redazione, voglio portare alla vostra attenzione lo stato dei giardini della nostra città. Abito nel quartiere Pastena e credo di non aver mai visto i giardini del mio quartiere, e in generale della mia città, cosi mal ridotti.
Le aiuole sembrano dei boschi, a volte le erbacce sono più alte delle panchine che stanno nei pressi. C'è solo una zona in cui sono stati tagliati, ma anche li il lavoro è stato fatto a metà, non hanno raccolto tutta l'erba tagliata. È uno spettacolo indecoroso per la nostra città, dove tra l'altro paghiamo le tasse tra le più alte d'Italia e che fino a poco tempo fa veniva definita dalle istituzioni "città europea". Qual è la ragione di tutto ciò? C'è stata un'ecatombe di giardinieri? Giusto per sapere".
Il 4 Maggio scorso, per dovere di cronaca, il Comune di Salerno aveva annunciato (QUI LA NOTIZIA) l'avvio delle operazioni di manutenzione del verde, con inizio proprio dalle zone di maggior criticità, fra cui la parte orientale del capoluogo.
Redazione Irno24 25/08/2023
A Salerno persiste il problema di chi rovista nell'indifferenziato
Tutt'altro che risolto, a Salerno, il problema dei cosiddetti "cercatori di metalli", cioè coloro che rovistano nell'indifferenziato, il giovedì sera, alla ricerca di oggetti da rivendere. Un nostro lettore, residente in via Dalmazia, ci scrive: "Sembrava che, inizialmente, il cambio del giorno di conferimento dell'indifferenziato (dal lunedì al giovedì, ndr) avesse disorientato quei personaggi che squarciano le buste e rovistano al loro interno, disseminando al di fuori dei carrellati i rifiuti non ritenuti "interessanti".
Invece, dopo un po' di settimane di calma, da qualche tempo si è tornati al delirio più totale. Nella zona dove abito, il giovedì sera è tutto un carosello di "rovistatori", quasi esclusivamente di nazionalità straniera. Muniti di carrellino della spesa, o di zaino, ne arrivano anche 4-5 diversi per ogni carrellato, a distanza di pochi minuti l'uno dall'altro. Una situazione insostenibile".