Vigili del Fuoco distribuiscono dolci natalizi nelle piazze di Salerno

La simpatica iniziativa dei caschi rossi rientrava nell'evento "Babbo Natale viene dal cielo"

Redazione Irno24 23/12/2023 0

In occasione della dodicesima edizione di "Babbo Natale viene dal cielo", il Comando dei Vigili del Fuoco di Salerno ha visitato, nel pomeriggio, alcune piazze della città, distribuendo dolci ed omaggi natalizi ai bambini, sotto una suggestiva nevicata artificiale. La foto che vi proponiamo si riferisce a Piazza Caduti di Brescia, nel quartiere Pastena.

In mattinata, presso la sede del Comando, i caschi rossi avevano svolto alcune manovre dimostrative, prima dell'arrivo di Babbo Natale in elicottero per il ritiro delle letterine.

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Redazione Irno24 09/07/2021

Salerno, il 12 Luglio parte la rassegna "Teatrando al Quadriportico"

Nella giornata di ieri è stata presentata la nuova edizione di "Teatrando al Quadriportico". La rassegna si svolgerà nel quadriportico di Santa Maria delle Grazie a Salerno, con una prima serata il 12 luglio, in un programma di 12 eventi ad ingresso gratuito, per i quali sarà necessaria, per ragioni di sicurezza, la prenotazione telefonica.

La manifestazione, organizzata dall'associazione “Planum Montis” e dalla compagnia teatrale “‘E Sceppacentrella”, con il patrocinio del Comune di Salerno, porta il teatro amatoriale e professionista, ogni sera alle 21, nel cuore del centro storico alto di Salerno.

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Annamaria Parlato 21/02/2021

Riaperta al culto la Chiesa di San Matteo ad Offiano

Il Parco Regionale dei Monti Picentini da sempre ha rappresentato un crogiolo di storia, arte, tradizioni ed è, soprattutto, un ricco “patrimonio culturale”. Nel corso dei secoli le testimonianze delle numerose dominazioni sorte in quei luoghi, i reperti e gli edifici architettonici ne fanno uno scrigno consistente di “beni” preziosi da preservare. Proprio in località Sordina, tra Salerno e San Mango Piemonte, sorge la Chiesa di San Matteo ad Offiano in cui si ammirano immediatamente il bel portale settecentesco e il campanile più volte rimaneggiato.

La Chiesa è intitolata a San Matteo, patrono della città di Salerno, e nei libri sacri la stessa è citata con l’appellativo di “San Matteo ad Offiano”. I toponimi “Dufiano” od “Offiano” costituivano l’antica denominazione del casale di Sordina. La località e la chiesa si conoscono già nel 1051. Nel 1080 si sa che la nobile famiglia dei Santomango deteneva un diritto di patronato su questa chiesa, e poiché si sa che divenuti signori di Salerno donarono un suolo per consentire nel 1076 l’edificazione del Duomo di Salerno, è probabile che in cambio ottennero il diritto di patronato e la possibilità di intitolare la chiesa di Sordina a San Matteo.

Nel 1542 divenne parrocchia e successivamente fu inclusa nelle altre due di San Mango Piemonte insieme con Santa Maria a Corte. Da un libro manoscritto del 1756, opera del parroco Don Stefano Anzinolfi e conservato presso la parrocchia, risultano elencati con precisione i beni della chiesa e altre note aggiunte dai successori tra cui Don Luigi Alfinito. In particolare, quest’ultimo parroco annota dell’esistenza di una iscrizione posta sul frontespizio secondo la quale la chiesa sarebbe stata costruita nel 1375. Poiché questa iscrizione non esiste più e, considerato il divario di date rispetto al 1051 riportato in “Salerno Sacra”, si potrebbe supporre che l’edificio originario poteva essere di dimensioni più piccole e riferito alla congrega e alla sacrestia, e che nel 1375 sia stata costruita la chiesa come si presenta oggi, con una navata centrale e sei cappelle laterali, tre per lato dedicate a Santa Lucia, San Giuseppe, Santa Caterina, San Vincenzo, San Vito e all'Addolorata.

Da un documento diocesano risulta, poi, che nel 1860 con cinquecento ducati, ricavati dal taglio di querce site nel fondo Catuonzo, fu restaurato il tetto e le due cappelle rovinate, mentre il campanile fu ripristinato ma con un’altezza inferiore. Altri lavori tra cui lo stucco, la volta, il pavimento, i finestroni e il frontespizio furono terminati nel 1908. Mentre le campane attuali furono consacrate nel 1926 da Mosignor Grasso. Gravi danni la chiesa ha subito anche dal terremoto del 1980.

Nei primi anni del 2000, con il rifacimento del tetto con travi in legno lamellare a vista, il ripristino della pavimentazione e dell’intonaco sulle mura esterne, la struttura è stata messa in sicurezza. Fino al 2000 c'erano stati, da parte della Soprintendenza, alcuni primi finanziamenti tesi a consolidamenti parziali, puntellature, coperture provvisorie e impalcature per evitare pericoli e ulteriori danni che potevano derivare anche da infiltrazioni di acque meteoriche.

Nel 2001 per merito dell'Associazione GILCASS (Gruppo Iniziatyiva Locale Cultura Ambiente Sviluppo Sostenibile), presieduta dal Dott. Orazio Elio Genovese, insieme al Parroco Don Angelo Cuozzo, vengono prese una serie di iniziative pubbliche tra cui la partecipazione all'evento di Legambiente "SALVA L'ARTE", una mostra fotografica e un concerto di inni sacri con l'intervento del coro del Duomo di Salerno.

Nel corso di questi eventi in una pubblica assemblea il problema del recupero della chiesa fu posto all'attenzione delle autorità civili e religiose presenti tra cui l'On. Parlamentare Tino Iannuzzi. A seguito di questo evento determinante, nel corso dello stesso 2001, ultimo anno di esercizio finanziario, stando alle disposizioni del CIPE, nel quale si poteva ancora accedere ai fondi stanziati per i beni danneggiati dal sisma del 1980, la chiesa fu inserita nell'elenco delle opere da finanziare. Nell'ottobre del 2002, l'Associazione GILCASS, nella persona del Presidente, riceve la comunicazione dal Parlamento Italiano a firma dell'On. Tino Iannuzzi che per l'inizio del recupero della struttura della Chiesa di Sordina-San Mango veniva stanziato un primo finanziamento di 350 milioni di lire, pari ad € 180.759,91. Una volta inserita nel circuito del recupero, per la sua valenza e l'importanza storico-artistica, la Chiesa ha ricevuto per gli esercizi successivi altri finanziamenti.

Così dichiara il Dott. Orazio Genovese: “Con l'occasione non può non farsi menzione dell'opera solerte e preziosa dei dirigenti e dei tecnici dell'epoca della Soprintendenza ai Beni ed alle Attività culturali di Salerno, in primis l'Ing. Gennaro Miccio. Tuttavia, malgrado il completamento dei lavori strutturali e la messa in sicurezza, la Chiesa è rimasta ancora chiusa per oltre dieci anni perchè mancavano alcuni restauri degli stucchi interni oltre ad alcuni infissi ed impianto di illuminazione. Quest'ultimo tratto di strada è stato il più difficile e più sofferto, perchè mancavano ancora fondi, e perchè capitato nel mezzo della pandemia.

Ciononostante, la comunità parrocchiale, contribuendo anche con offerte private, e soprattutto grazie all'impegno e alla paziente assunzione dell'iniziativa da parte di due nuovi cittadini di Sordina (Umberto Napolitano, Funzionario della Sopraintendenza di Salerno, e Sergio Nappi), è riuscita a percorrere anche quest'ultimo tratto di strada riaprendo al culto e alla fruizione turistica l'importante insula. Senza l'intervento determinante di questi ultimi due cittadini nulla sarebbe stato possibile, perché gli stessi sono riusciti in poco tempo a sensibilizzare le autorità religiose e civili, in primis l'Arcivescovo Metropolita di Salerno Mons. Andrea Bellandi, riguardo l'importanza per le comunità locali di riaprire la Chiesa”.

Dopo quarant’anni dal sisma del novembre del 1980 finalmente è stata riaperta al culto e venerdì 12 febbraio l’Arcivescovo Bellandi ha presieduto una solenne concelebrazione eucaristica insieme al Parocco Don Carlo Maria De Filippis durante la quale c’è stata la consacrazione del nuovo altare in cui sono state inserite le reliquie di S. Matteo Ap. Ev. e S. Vito Martire, confezionate dall’Ufficio Custodia Reliquie della Diocesi. Questa chiesa, per la straordinarietà dell’aspetto e l’importanza storico-artistica merita tutta l’attenzione possibile da parte della comunità civile e religiosa salernitana.

* Le notizie storiche sono tratte dal libro del 2020 di Orazio Elio Genovese “Dalla Capua Rhegium al Corridoio Helsinki-Valletta” e dalle ricerche della Pro Loco di San Mango Piemonte

PH Credits Francesco Paletta

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Redazione Irno24 02/10/2020

"Salerno in CORTOcircuito 2020", i lavori in gara e fuori concorso

Al via l’undicesima edizione del Festival “Salerno in CORTOcircuito – Sguardi sulla Società”, organizzato dalla Rete dei Giovani per Salerno, che eleggerà il miglior cortometraggio di comunicazione sociale. Di seguito, l'elenco dei lavori in gara e quelli fuori concorso.

I corti in gara

“Le infinite rive” di Concita De Luca (4.23 min.)
”The Garden of Minerve and the two princesses” di Diletta Turco (15.38 min.)
“Scontrini di maggio” di Roberta Ungaro (12 min.)
“Chi ti ama... già sa!” di Marco Reggiani & Teresa Di Florio (03.07 min.)
 “Covid 19” di Lorenzo Fodarella (3.15 min.)
“Spoon River a Lampedusa” di Rosario Santella (15.27 min.)
“Paese mio” di Gianni D’Arienzo (07.45 min.)
“Social ma non troppo” di Francesco Paglioli (12.20 min.)
“La triste vita del mago” di Francesco D’ Antonio (13.32 min.)
“A Federico Fellini non piace il Pop” di Pasquale Fresegna (2.38 min.)
“Bagnanti fuori stagione” di Alessandro Boccalini (12.16 min.)
“Memorie sbiadite” di Valentina Galdi (11 min.)
“Tonino” di Gaetano Del Mauro (14:42 min.)
 “Il stupro” di Placido Sturiale & Simonetta Pisano (17.57 min.)

Fuori concorso

“Emigr.Arte” di Clotilde Grisolia (3.36 min.)
“Paradis cachés: la cote amalfitaine” a cura dell’Associazione Francese di Salerno (1.51 min.)
“Noi. Diario di una classe” di Fabrizio Rostelli
“Confutatis Maledictis” di Vito Egidio Ungaro (3.36 min.)
“Liquidità arida” di Pasquale Fresegna (3.22 min.)
“Pucundrìa” di Erica De Lisio (19.53 min.)

Giuria Tecnica

Anna Nisivoccia -  docente di recitazione
Rita D'Antuono - psicologa
Pasquale De Cristofaro - commediografo
Michele Piastrella - critico cinematografico
Lella D’Angelo - operatrice sociale

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