70 articoli dell'autore Andrea Montinaro

Andrea Montinaro 03/04/2025 0

Juve Stabia peggior avversario possibile per l'attuale Salernitana

Sabato torna il campionato di Serie B con la sua 32a giornata, entrando sempre più nel vivo. La Salernitana sarà di scena al "Menti" di Castellammare contro la Juve Stabia, per un derby infuocato e soprattutto bivio decisivo di una stagione negativa. I granata, dopo la sconfitta casalinga col Palermo, non possono più sbagliare e sono nella condizione di dover forzatamente portare a casa l'intera posta per sperare nella salvezza: 30 punti, a -4 dalla salvezza diretta e a -2 dai playout, sono il biglietto da visita di chi ormai non ha più nulla da perdere e non è più nelle condizioni di poter far calcoli.

La prestazione opaca e deludente della settimana scorsa ha confermato i problemi che la Salernitana si sta trascinando da mesi a questa parte e ai quali sembra complicato trovare una soluzione, col rischio sempre più concreto del clamoroso doppio salto all’indietro. Il coraggio e la voglia di lottare ancora non si vedono nel gruppo di Breda, il quale non ha trovato la chiave giusta per dare una svolta.

La Juve Stabia è avversario tosto, probabilmente il peggiore in questo momento: le "vespe" sono in piena zona playoff e stanno lottando per obiettivi prestigiosi contro ogni pronostico, confermandosi una delle più belle sorprese di questo campionato. Ritmo, qualità e intensità sono il pane quotidiano del mister Pagliuca, poi dalle parti di Castellammare non aspettano altro che dare il colpo di grazia definitivo ad una rivale storica (i granata nel '94 sconfissero 3-0 i gialloblu in una indimenticabile finale playoff per la promozione in B).

Breda ha intuito - si spera - che il tempo della cautela è finito; dopo aver buttato via anche l’ultimo bonus contro il Palermo, adesso non può più sbagliare, anche perché un’ulteriore debacle potrebbe far vacillare in maniera importante la sua panchina. Il tecnico starebbe pensando ad un possibile cambio nello scacchiere tattico, abbandonando la difesa 3 per schierare un 4-3-2-1. L’assenza di Bronn pesa e l’allenatore trevigiano non si fida al 100% di Ruggeri, ecco perché la nuova retroguardia potrebbe essere formata da Ferrari e Lochoshvili centrali, con Stojanovic e Corazza terzini.

Amatucci, squalificato, non sarà del match. Una grande mancanza per i granata: le geometrie e il senso della posizione del giovane mediano sono insostituibili per la squadra ed ecco perché Breda starebbe pensando di rinfoltire il centrocampo, aggiungendo un uomo in più. Caligara potrebbe agire da filtro in mezzo a Zuccon e Soriano, mentre più avanzato sulla trequarti tornerebbe Tongya. Verde è in rampa di lancio per riacquistare una maglia dall’inizio e probabilmente si muoverà fra trequarti e attacco per supportare il centrocampo e l’unica punta inamovibile, Cerri. Sarà il 20° confronto assoluto tra le due compagini, con la Salernitana in vantaggio: 10 vittorie contro le 6 dei gialloblù e soli 3 pareggi.

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Andrea Montinaro 27/03/2025 0

Alla Salernitana col Palermo serve il risultato, l'attacco deve ritrovarsi

Domenica riparte il campionato, dopo la "quiete" della sosta Nazionali, e i granata sono pronti ad affrontare la prima di 8 finali che l’accompagneranno alla conclusione di questa stagione. Alle 17:15, sul prato dell’Arechi, scenderanno in campo Salernitana e Palermo per una sfida che ha un sapore diverso per entrambe: i rosanero sono in piena lotta playoff con i loro 39 punti e il 9° posto in classifica a -1 dal Bari, arrivano dalla sconfitta casalinga con la Cremonese per 2-3 e proveranno a tornare alla vittoria che manca dagli inizi di marzo.

Situazione del tutto opposta per la Salernitana, che prima della pausa ha trovato un pareggio poco soddisfacente a Bari e adesso intende siglare la seconda vittoria consecutiva in casa (dopo l'1-0 sul Modena) per poter continuare a sperare in una salvezza vitale. C’è bisogno di dover migliorare e quindi alzare una media punti che per adesso difficilmente potrà portare la Bersagliera ad ambire alla permanenza cadetta: la partita con i siciliani è proibitiva, ma il livello della Serie B, al di là di un Sassuolo primo e nettamente superiore alla media, è sicuramente bilanciato verso il basso e la Salernitana deve pensare di poter portare a casa i 3 punti, provando a giocare con coraggio e volontà. Il tempo della paura e della conservazione è finito.

Breda sta valutando le condizioni dei rientranti dalle Nazionali, come Bronn e Lochoshvili. Quest’ultimo è sotto la lente di ingrandimento dopo il problema alla caviglia che lo ha costretto a saltare il secondo appuntamento della Georgia. La situazione sembra non preoccupare e il desiderio di Breda di schierare il trio difensivo con Bronn, Ferrari e Lochoshvili è più che realizzabile. Pochi dubbi a centrocampo: Amatucci sembra essere un po’ in flessione nelle ultime uscite, viste le tante partite nelle gambe, ma non è in discussione la sua presenza come vertice basso, con Zuccon e Soriano mezzali al suo fianco. Ghiglione e Corazza dovrebbero essere i titolari sulle rispettive fasce, scalzando Njoh e Stojanovic, ormai scesi nelle gerarchie.

Servono risposte dall’attacco: Cerri non timbra il cartellino dal 18 gennaio, Raimondo dal 2 febbraio e Verde addirittura dal 1° dicembre 2024. Cerri è inamovibile nello scacchiere di Breda, soprattutto per il lavoro di raccordo che svolge, ma deve essere affiancato con più presenza dai suoi compagni per far sì che le sue caratteristiche vengano sfruttate al meglio. Per questo motivo, per una maglia da titolare contro il Palermo scalpita Raimondo, che non gioca titolare da Carrara e che potrebbe soffiare il posto a un Verde poco incisivo e troppo lontano dalla porta.

Quello di domenica sarà il 39° incontro tra Salernitana e Palermo, la bilancia pende leggermente in favore dei granata con 13 vittorie contro le 11 palermitane e i 5 pareggi. All’andata, la Salernitana fece valere la sua legge, espugnando il Barbera con gol di Tello. Invece, l’ultimo confronto all’Arechi risale al 2018/19, quando i campani non riuscirono ad andare oltre uno scialbo 0-0.

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Andrea Montinaro 20/03/2025 0

Ultima sosta Nazionali, la Salernitana riordina le idee per il rush finale

Non si scenderà in campo questo fine settimana, le Nazionali prendono banco con i loro impegni e i club dei campionati maggiori e le rispettive cadetterie si fermeranno per l’ultima sosta prima del rush finale. Otto partite, 8 finali dal 30 marzo fino al 9 maggio in cui la Salernitana si giocherà la più importante fetta di tutta la stagione, per provare ad evitare quello che sarebbe un disastroso doppio salto all’indietro dopo la rovinosa retrocessione dalla Serie A.

Momento di riflessioni in casa granata, l’ultimo nel quale provare a mettere in ordine pensieri, riamalgamare il gruppo e ritrovare forze mentali e fisiche per affrontare al meglio e con un impeto diverso il prossimo incontro casalingo contro il Palermo. Proprio di impeto è importante parlare, quello che sembra stia mancando in tutte le partite: Breda, finora, sembra non abbia saputo trasmettere ai giocatori quel giusto atteggiamento che una squadra, penultima in classifica, dovrebbe avere per provare l’ardua impresa della salvezza.

I granata sono in una situazione difficile e ormai possono permettersi pochi errori. Con Breda in panchina, a partire dal 12 gennaio contro il Sassuolo capolista, 10 gare con 3 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte, per un totale di 12 punti. La media è 1,2 punti a partita: continuando con questo trend fino a maggio, la Salernitana guadagnerebbe all’incirca 9-10 punti, chiudendo il campionato a quota 39-40. Stando alle classifiche finali delle ultime 10 stagioni di B, la Salernitana sarebbe retrocessa in 6 occasioni direttamente, 2 volte avrebbe giocato i playout e solo in 2 occasioni avrebbe trovato la salvezza. Statistiche decisamente impietose, che non possono essere trascurate e devono far capire che quanto fatto finora non può bastare.

La Bersagliera non può più accontentarsi del pareggio fuori casa (ad esempio contro il non irresistibile Bari), nè fare troppo affidamento su vittorie abbastanza "casuali" come con Cremonese e Modena. Qualcosa va cambiato, soprattutto nell’atteggiamento. Breda continua a parlare di equilibrio, di difesa, di giocare "senza presunzione", anche quando l'avversario di turno non è poi così uno spauracchio. La Salernitana, di fatto, mostra poco coraggio e così non può salvarsi. Il gioco è quello che è, ormai a questo punto non si può pretendere di più, ma l’atteggiamento è imprescindibile: i granata devono essere più propositivi, attaccare con più uomini, aggredire difese che non sono certamente attrezzate per la Champions League e che, messe sotto pressione, possono andare in difficoltà.

Sono troppe le partite terminate con 1 solo attaccante e 5 difensori, per lo più condotte tenendo più uomini "sotto palla" in fase di impostazione. Rischiare, evidentemente, fa troppa paura; il pensiero attanagliante delle possibili conseguenze negative di una mossa "azzardata" pesa molto più dei possibili risvolti positivi. Ma la paura è umana e chi agisce con coraggio non lo fa senza di essa. La Salernitana, adesso, deve osare.

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Andrea Montinaro 13/03/2025 0

Salernitana impegnata a Bari, missione colpo grosso per risalire

La Salernitana è ancora viva. Il gol di Soriano, decisivo per l’1-0 contro il Modena la settimana scorsa, tiene a galla una squadra che rimane attaccata con le unghie al treno per la salvezza; per salirvi in maniera consapevole, non si può render vana la pesante vittoria contro gli emiliani e bisogna assolutamente provare a fare risultato a Bari.

Sabato, alle ore 19:30, i granata saranno ospiti al San Nicola contro i “fratelli” baresi per la sfida della 30a giornata del campionato di B, nel quale entrambe si stanno giocando tanto, nonostante gli obiettivi diversi. Mancano 9 giornate alla fine e 2/3 di questa stagione sono volati via; resta da giocare il rush finale, quello decisivo, e la Salernitana si appresta a questo appuntamento con tanta pressione sulle spalle, visto il penultimo posto in classifica a 29 punti e una salvezza che - per fortuna - dista solo 2 lunghezze.

I granata dovranno affrontare questo match e le successive otto gare come vere e proprie finali, nelle quali si deve sbagliare il meno possibile e l’atteggiamento non potrà discostarsi da quel sentimento di lotta e caparbietà che deve contraddistinguere una squadra che si sta giocando tutto. A Bari la partita, storicamente, non è mai facile e poche volte ha dato soddisfazioni negli ultimi incroci, ma la Bersagliera ha bisogno di una vittoria per riaccendere l’ambiente e gli animi di coloro che ancora (giustamente) rimangono cristallizzati nel dubbio riguardo una possibile salvezza. La Salernitana, infatti, ancora non convince da troppi punti di vista.

Il Bari, d’altro canto, lotta per obiettivi un po' più nobili, vista la concreta possibilità di approdare ai playoff e un ruolino di marcia che segna 1 sola sconfitta nelle ultime 10 partite. In casa, nel nuovo anno, la squadra pugliese non ha ancora perso (l’ultima sconfitta risale al dicembre 2024 contro il Sudtirol) e nelle ultime 5 gare al San Nicola sono arrivate 2 vittorie e 3 pareggi, che hanno riportato i "galletti" nelle zone interessanti della classifica; il pareggio della scorsa giornata a Reggio Emilia, contro il fortissimo Sassuolo, che arrivava da 11 vittore casalinghe consecutive, ha confermato l’ottimo momento dei forma dei biancorossi, che non vorranno certamente interrompere la loro corsa.

Breda riconfermerà ancora una volta il solito 3-5-2 con Ruggeri centro-destra a sostituire lo squalificato Bronn, Ferrari centrale, anche se diffidato, e Lochoshvili braccetto di sinistra. Ghiglione e Corazza dovrebbero essere riproposti ad agire titolari sulle fasce, mentre a centrocampo Amatucci, anche lui in diffida, sarà l’inamovibile play con Soriano confermatissimo come mezzala, assieme ad uno tra Zuccon e Girelli, visto il probabile forfait di Caligara. In attacco ancora la coppia Verde-Cerri, con quest’ultimo che manca l'appuntamento col gol dalla partita contro la Reggiana del 14 gennaio. Raimondo in panchina.

Questo sarà il 42° confronto tra le due compagini e il bilancio non sorride alla Salernitana, che ha vinto soltanto in 9 precedenti contro i 17 del Bari; 15 i pareggi. Per ritrovare l'ultimo successo granata bisogna tornare addirittura al 2009, quando gli uomini di Brini, all'Arechi, superarono 3-2 i biancorossi di Antonio Conte coi gol di Scarpa, Ganci e Di Napoli. Da allora, tre pareggi e quattro sconfitte, l'ultima delle quali nel match di andata all'Arechi (0-2). L'ultima vittoria granata al San Nicola risale al 2004: 1-3 con gol di Bombardini e la doppietta di Palladino.

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Andrea Montinaro 27/02/2025 0

A Cesena per la Salernitana altra tappa della ricerca infinita di una svolta

Torna la Serie B e la Salernitana, sabato 1 marzo alle 15:00, scende in campo al Manuzzi contro il Cesena. La situazione continua ad essere critica, oscillante tra piccole speranze ancora rimaste e il baratro definitivo: il pareggio casalingo della scorsa settimana, nel match salvezza contro il Frosinone, ha lasciato ancora una volta l’amaro in bocca alla squadra e all’ambiente, trasmettendo la sensazione di eterna incompiutezza e di incapacità cronica di poter uscire da un tunnel infinito.

A Cesena è scontato dire che servirebbe una vittoria, si è finiti in una perenne ricerca di risposte che puntualmente non arrivano. L’unica costanza sono le prestazioni mediocri e un atteggiamento di chi non ha l’ambizione di mantenere la categoria: il primo tempo giocato con il Frosinone non è giustificabile, calcolando anche la caratura di un avversario che è addirittura sotto in classifica e che per 45 minuti ha completamente dominato una Salernitana priva di idee e cattiveria.

Non ci può aspettare molto dalla trasferta romagnola, contro l’ottava della categoria e in piena lotta per raggiungere i playoff. I bianconeri provengono da 3 risultati utili consecutivi (2 vittorie con Cremonese e Reggiana e 1 pareggio casalingo con il Pisa) e vogliono continuare la striscia positiva. Anche i precedenti non inducono all'ottimismo, considerando che i bianconeri, in casa, hanno vinto cinque delle otto partite disputate.

Breda sta pensando a dei cambi rispetto al Frosinone per provare a non ripetere lo stesso approccio. Una delle novità può essere Zuccon dal 1° minuto: il Cesena è una squadra che ha ritmo, l’ex Juve Stabia potrebbe aiutare i granata ad avere in mezzo al campo più dinamismo per sopperire agli evidenti limiti fisici della mediana. Al suo fianco Amatucci, mentre il posto per l’altra mezzala è in ballottaggio tra Tongya e Caligara (anche se sono in risalita le quotazioni di Soriano). In panchina Reine-Adelaide dopo la bocciatura della settimana scorsa. In difesa, a protezione di Christensen, confermati Lochoshvili, Ferrari e Bronn. Sulle fasce, Corazza potrebbe sorpassare Njoh, mentre a destra la scelta dovrebbe ricadere ancora su Ghiglione. Davanti, solita staffetta Raimondo-Verde per far coppia con Cerri.

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Andrea Montinaro 20/02/2025 0

Obbligo vittoria per la Salernitana sul Frosinone, serve successo "futuribile"

Dopo l’ennesima sconfitta, sul campo della Carrarese, una caduta pesante e logorante per una stagione che sta presentando sempre più difficoltà, la Salernitana domenica alle 17:15 ospita il Frosinone, già vincente nella gara d’andata. Un vero e proprio scontro salvezza decisivo per entrambe, che probabilmente segnerà definitivamente il cammino in negativo di una delle due compagini. I ciociari sono al 19° posto in classifica, con 2 punti in meno dei granata, e vengono da due pareggi consecutivi con Reggiana e Catanzaro. L’ultima vittoria risale al 26 dicembre proprio contro la Salernitana: da allora 4 pareggi e 3 sconfitte, un ruolino di marcia che lascia veramente a desiderare. La sfida dell'Arechi sembra essere l’ultima spiaggia.

Stesso discorso per la Bersagliera, che non può assolutamente più sbagliare e avrà bisogno di una vittoria per poter ancora essere, almeno mentalmente, in gioco per evitare un epilogo "drammatico". La Salernitana arriva a questa partita dopo risultati altalenanti: 2 vittorie, entrambe tra le mura amiche, accompagnate da 2 sconfitte e 1 pareggio, ma quello che preoccupa è la sensazione che questa squadra lascia dopo i 90 minuti: gioco pressochè nullo e assenza di voglia di lottare. A tratti, sembra essere un gruppo privo di agonismo e abulico, sconnesso dagli eventi e passivo agli episodi che una partita presenta.

La gara contro il Frosinone è da vincere a tutti i costi, ma la domanda su come si possa centrare l'obiettivo sorge spontanea; soprattutto - importante sottolineare questo aspetto - serve una vittoria “futuribile”, che possa offrire la base per quelle successive: non serve battere il Frosinone per poi cadere ancora rovinosamente alla prossima, come già accaduto per ben due volte.

Breda dovrà fare scelte accurate e la doppia seduta di allenamento di ieri al Mary Rosy dimostra come il clima sia quello della partita importante. Il suo 11 inziale potrebbe tendere a soluzioni più lotta, più di temperamento e meno di fioretto. In porta confermato Christensen, a difenderlo ci sarà la classica linea a 3 formata da Ferrari, Bronn e Lochoshvili. Amatucci imprescindibile in mediana, mentre ci sono dubbi per chi potrebbe affiancarlo sulle mezzali: le quotazioni di Zuccon sono in risalita, così come quelle di Caligara e Girelli. Anche Soriano in ballottaggio, nel caso si decidesse di puntare ad un centrocampo più qualitativo.

Sugli esterni Corazza scalpita per partire dal primo minuto al posto di Stojanovic, mentre Njoh sembra essere il favorito sulla fascia sinistra. Davanti sicuro del posto Cerri, solita staffetta tra Verde e Raimondo. Braaf ha ripreso ad allenarsi in settimana e tornerà a disposizione, al pari di Tello (che ha scontato la maxi squalifica). Quello di domenica pomeriggio sarà il 32° incontro tra Salernitana e Frosinone in gare ufficiali. Nei 31 precedenti, la formazione campana ha guadagnato 11 vittore, mentre i laziali ne hanno conquistate 12. Otto i pareggi.

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Andrea Montinaro 06/02/2025 0

C'è l'anticipo Brescia-Salernitana, i granata devono alzare il livello del gioco

Domani sera, ore 20:30, la Salernitana scende in campo al Rigamonti di Brescia per un'altra delicata sfida in ottica salvezza, nella quale provare a bissare la soffertissima vittoria contro la Cremonese di domenica scorsa. Esattamente una settimana fa, eravamo qui ad analizzare come i granata avessero bisogno, oltre che dei punti, di vittorie accompagnate da prestazioni più convincenti per poter basare le speranze salvezza su qualcosa di più solido nel tempo, viste le tante giornate alla fine del campionato.

Con la Cremonese, come con la Reggiana, la Bersagliera ha conquistato 3 punti che la fanno rimanere ancora a galla, ma sempre con quella sensazione di poter affondare definitivamente da un momento all’altro: il neo portiere Christensen, nella sfida contro i grigiorossi, ha praticamente salvato il risultato almeno in 4-5 occasioni nitide, andando a mascherare una prestazione non molto dissimile da quelle precedenti. Si può sempre sperare di vincere con i miracoli del portiere o con rigore al 95°?

Può essere molto complicato, e forse troppo pretenzioso, arrivare all’obiettivo salvezza solamente in maniera episodica; adesso che i giochi sono ancora aperti, e con un mercato che ha comunque rivoluzionato la rosa rispetto all’inizio stagione, la Salernitana deve puntare ad un livello superiore di prestazioni. Ad aspettarla ci sarà il Brescia di Maran, 11° in classifica, che può dare uno sguardo in avanti in ottica playoff ma senza abbassare troppo la guardia rispetto ai pericoli dalle retrovie: in effetti, nel turno scorso, le Rondinelle hanno ritrovato una vittoria che mancava dal 3 novembre.

Breda non dovrebbe disporre di Reine-Adelaide. Il francese è alle prese con un affaticamento, anche ieri ha svolto lavoro differenziato e potrebbe saltare pure la prossima trasferta contro la Carrarese. Inamovibile tra i pali Christensen, davanti a lui è probabile venga riproposto il terzetto difensivo di domenica scorsa: Bronn e Lochoshvili ai lati di capitan Ferrari. Stojanovic, che contro la Cremonese è partito da mezzala, tornerà ad occupare la corsia destra, mentre a sinistra ci sarà sempre Njoh, preferito a Corazza. Certi del posto anche Amatucci e Tongya. Il terzo componente del centrocampo potrebbe essere Soriano. In attacco, Cerri avrà spazio dall’inizio, il suo compagno sarà uno tra Raimondo e Verde, in continuo ballottaggio.

Al "Rigamonti" sono 20 i precedenti tra Brescia e Salernitana, con 13 vittorie biancoblu, 4 pareggi e solo 3 vittorie granata. L’ultima risale addirittura al 1990, sempre in B, un 1-2 deciso dalla doppietta di Daniele Pasa. Nel confronto diretto coi granata, il Brescia vanta 10 risultati utili di fila, con 3 vittorie consecutive nelle ultime 3 gare.

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Andrea Montinaro 30/01/2025 0

Arriva la Cremonese, la Salernitana cerca risultato e prestazione convincente

La Salernitana, domenica 2 febbraio, tra le mura amiche dell’Arechi, affronterà la Cremonese nel match valido per la 24a giornata di Serie B. Dopo la brutta sconfitta di settimana scorsa, in casa di un Pisa rimasto in inferiorità numerica ma che è riuscito comunque a dimostrare di avere una verve e un temperamento del tutto opposti alla squadra granata, mettendo in cascina altri 3 punti, sarebbe riduttivo e controproducente parlare solo di moduli e formazioni: l’ambiente granata, tifo incluso, deve comprendere che, a 14 partite dalla fine del campionato, non ci può fermare solo ed esclusivamente al risultato.

È scontato dire che il bisogno di far punti è vitale, vista la situazione di classifica, ma la salvezza, con ancora così tante partite davanti, non può passare solamente attraverso vittorie striminzite e senza futuro, da minimo sindacale (vedi Reggiana). Se può essere giustificata la (flebile) fiamma della gioia del tifoso dopo una vittoria al 95’ (il riferimento va sempre al match con gli emiliani), che non permette un'analisi lucida della situazione, non può esserlo - allo stesso modo - il punto di vista di mister Breda, che ai microfoni nel post-partita di Pisa ha parlato di una “non continuità” rispetto alla partita precedente. Le prestazioni insufficienti sono state l’unico segnale di continuità della squadra in queste settimane: se lo stesso allenatore non è in grado di cogliere questo aspetto, facendosi anch’egli trascinare dalla "volubilità" dei risultati, allora la situazione è davvero preoccupante.

Ritorniamo al match con la Cremonese. In attesa del completamento della rosa, in questi ultimi giorni di mercato, Breda non dovrebbe discostarsi molto dalla formazione vista col Pisa: vedremo ancora il nuovo acquisto Christensen tra i pali al posto di Sepe. Solita difesa a 3, dove Ruggeri è in ballotaggio con Bronn, mentre sono confermati Ferrari e Lochoshvili. Stojanovic favorito su Ghiglione sulla fascia destra, mentre a sinistra è ballottaggio tra Njoh e Corazza, che non ha giocato neanche un minuto. In mezzo, Amatucci sembra essere l’unico sicuro della maglia da titolare. Al suo fianco, salgono le quotazioni di Caligara e scendono quelle di Soriano, Tongya e Reine-Adelaide. Cerri in attacco dovrebbe fare coppia con uno tra Raimondo e Verde.

Quello dell’Arechi sarà il 24° confronto assoluto tra le due compagini e il bilancio è quasi del tutto in parità, ma leggermente favorevole ai lombardi: 7 vittorie grigiorosse, 6 vittorie granata e 10 pareggi. All'andata fu la Cremonese a spuntarla per 2-1. Nella stagione 2020/21, invece, quella della promozione in massima serie, i granata vinsero andata e ritorno: all'Arechi, gli uomini di Castori ribaltarono il vantaggio di Valzania grazie ai gol di Djuric e Kupisz, mentre al ritorno in terra lombarda fu decisivo nuovamente il gol di Djuric.

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Andrea Montinaro 23/01/2025 0

Pisa è trasferta complicatissima per la Salernitana, ci vorrà l'impresa

Ritorna il campionato, ritorna la Salernitana. Dopo la soffertissima e importantissima vittoria di misura allo scadere contro la Reggiana, i granata hanno preso una leggera boccata d’ossigeno e riacceso quella flebile fiammella di speranza per il proseguo di questa stagione. La classifica è ancora certamente negativa, con il posizionamento in piena zona playout, ma un “non risultato” contro gli emiliani avrebbe davvero gettato tifosi e squadra in un baratro senza fondo e con poche chance di risalita, soprattutto a livello psicologico.

Adesso, la Bersagliera può guardare alle prossime partite con una prospettiva diversa e, nonostante la trasferta sia davvero proibitiva, quella di domenica prossima va presa come una ghiotta occasione di sorprendere ed andare oltre le aspettative. Ad attendere la Salernitana c’è il Pisa di Inzaghi, che sta navigando a gonfie vele verso la Serie A: secondo posto in classifica sigillato con 47 punti e un ruolino di marcia in casa che fa davvero spavento (i toscani sono ancora imbattuti tra le mura amiche).

Tutto fa presagire ad una passeggiata di salute per i nerazzurri, ma i granata, accompagnati da una prestazione che dovrà essere diversa da quella vista contro la Reggiana, possono confidare nella famosa “legge dei grandi numeri”, che andrebbe a capovolgere il pronostico. Breda potrebbe apportare diversi cambi. Quasi sicuramente vedremo il nuovo acquisto Christensen tra i pali al posto di Sepe. Sostituzione anche in difesa, dove Ruggeri darebbe spazio a Bronn al fianco dei confermati Ferrari e Lochoshvili, recuperato - quest'ultimo - dagli acciacchi contro la Reggiana. Stojanovic favorito su Ghiglione sulla fascia destra, mentre a sinistra è pieno ballottaggio tra Njoh e Corazza. In mezzo, il solito Amatucci sembra essere l’unico sicuro della maglia da titolare. Al suo fianco salgono le quotazioni di Caligara, scendono quelle di Reine-Adelaide.

Difficile vedere un 3-4-1-2 con Verde dietro le punte, si virerà su un 3-5-2 dove vanno sciolti i nodi su chi agirà da mezzala. In avanti, posto assicurato per Cerri, 3 gol in 2 partite e unico inamovibile al momento nel reparto offensivo. Il tandem d’attacco potrebbe essere completato da Raimondo, anche se scalpita Verde per scalzarlo. Tornano convocati Wlodarczyk e Torregrossa.

Quella di domenica sarà la 28esima sfida tra Salernitana e Pisa. Il bilancio "pende" (è proprio il caso di dire) in favore dei nerazzurri, vittoriosi in 9 occasioni contro le 6 della Salernitana. Il pareggio, invece, si è materializzato in ben 12 occasioni. In questa stagione, l'andata ha visto la vittoria dei toscani per 3-2 all'Arechi, mentre l'ultimo precedente vittorioso per la Salernitana risale al febbraio 2021, anno che ha condotto i granata in A: all'Arena Garibaldi terminò 2-2, con pareggio quasi allo scadere di Casasola a completare la rimonta avviata dal gol di Tutino.

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Andrea Montinaro 16/01/2025 0

Salernitana, contro la Reggiana è già sfida da dentro o fuori

Siamo a Gennaio 2025, ma sembra il revival di un anno fa quando, a metà campionato di Serie A, la Salernitana era già al bivio decisivo della stagione. Il “dentro o fuori” del 2024 sappiamo tutti cosa ha portato e adesso i granata si trovano, nuovamente, in una situazione a dir poco tragica, nella quale non sono più permessi passi falsi per non intraprendere la strada dell'inferno senza ritorno.

Il doppio salto all’indietro, con un’altra rovinosa retrocessione, sarebbe un colpo davvero troppo grande e di questo sembra essersene accorta anche la proprietà, che, nonostante la poca volontà mostrata di mantenere le redini della Bersagliera, è cosciente che andare in Serie C sarebbe un danno economico tutt’altro che indifferente per gli asset del club e ne risentirebbe di conseguenza anche lo stesso prezzo di vendita. Il mercato, sintomo di questa paura, ha portato ad una mezza rivoluzione, dimostrando quantomeno la volontà di provare ad invertire la rotta. Adesso servono risposte concrete anche sul campo.

Sabato, alle ore 15:00, la Salernitana affronterà all’Arechi la Reggiana in una sfida che sarà un vero e proprio spartiacque: obbligatorio portare a casa i 3 punti per provare ad abbandonare la coda della classifica e dare un segnale di vita. Ultimi a 18 punti in coabitazione con il Cosenza, i granata non vincono dal 1° dicembre contro la Carrarese; da allora, 2 pareggi e 4 sconfitte, di cui tre consecutive, peggior filotto di questa stagione. La Reggiana, dal canto suo, naviga in acque più tranquille con 25 punti, con uno sguardo ai playoff ma senza perdere di vista i pericoli che possono arrivare alle spalle.

In questi giorni, Breda ha continuato la sua marcia d’avvicinamento alla delicata sfida e potrebbe operare cambi in quasi tutti i reparti rispetto alla sfida col Sassuolo, confermando, però, il 3-5-2. Sepe tra i pali, in difesa chance per Bronn, ristabilitosi dall'infortunio e in ballottaggio con Ruggeri. A destra, Stojanovic potrebbe scalzare Ghiglione, visto in difficoltà nelle ultime uscite. Scalpitano sia Girelli per il centrocampo, entrato dalla panchina domenica scorsa, che il terzino Corazza, in lizza con Njoh per una maglia da titolare a sinistra. Confermati Amatucci e Reine-Adelaide in mediana, tenendo anche conto dell'innesto Caligara (foto di copertina). Cerri sarà al centro dell'attacco, mentre al suo fianco c'è qualche dubbio tra Verde e Raimondo, senza escludere la possibilità di vederli entrambi titolari in un possibile 3-4-1-2.

Gli ultimi 4 precedenti tra le due compagini vedono i granata in bilancio positivo con 2 vittorie e 2 pareggi. L’andata a Reggio Emilia è finita a reti bianche, così come la penultima sfida del 2021, sempre al Mapei Stadium. Nella stessa stagione, la 2020/21, da ricordare la vittoria a tavolino per 3-0 in favore della Salernitana nella partita che si sarebbe dovuta disputare all’Arechi. Risale, quindi, solamente al 2010 l’ultimo incrocio tra campani ed emiliani a Salerno, finito in parità con il punteggio di 1-1.

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