510 articoli nella categoria Ambiente

Redazione Irno24 26/10/2020 0

Ente d'Ambito Salerno vince il premio CONAI "Teniamoli d'occhio"

Gli anni difficili dell’emergenza rifiuti in Campania sono lontani. A testimoniarlo è anche CONAI che, in occasione dell’edizione 2020 di Comuni Ricicloni all’Ecoforum di Legambiente, ha assegnato il premio Teniamoli d’occhio a due EDA campani: l’Ente di Ambito di Caserta e quello di Salerno. I due EDA, costituiti in Regione per favorire una gestione integrata dei rifiuti urbani più efficiente, sono fra quelli che hanno registrato i progressi più significativi nel corso dell’ultimo anno.

Nello specifico, la raccolta attuale in provincia di Caserta si assesta sul 50,2% ma, una volta attuato il piano d'ambito, l'EDA Caserta mira al raggiungimento del 70%. La provincia di Salerno, che si attesta nel 2019 con il 64,4% di differenziata, ha come obiettivo legato al piano d’ambito il superamento del 75%.

Due percorsi virtuosi che, anche grazie al supporto di CONAI, miglioreranno le performance dell’intera Campania: la Regione, nonostante la cronica mancanza di impianti di trattamento della frazione organica e della frazione residua, ha già avviato sistemi di gestione della raccolta differenziata che, in alcuni casi, sono diventati buone pratiche esportate addirittura fuori dai confini regionali.

"Risultati come quelli degli EDA di Caserta e di Salerno devono essere di esempio per molte realtà del Mezzogiorno - commenta il presidente CONAI Luca Ruini - Sono la prova del fatto la collaborazione fra CONAI, le istituzioni e i cittadini permette di raggiungere grandi risultati in poco tempo.

Continueremo a lavorare per dare concreta attuazione ai piani d’ambito e migliorare le performance della Regione Campania, sempre più soddisfacenti anno dopo anno. Si tratta di un trend positivo che deve continuare e che sarà essenziale al paese anche per raggiungere gli obiettivi di riciclo che l’Europa ci chiede entro il 2025".

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Redazione Irno24 02/10/2020 0

Green City Network, Campania terza per produzione di Rifiuti Urbani

Per approfondire la gestione circolare dei rifiuti in 6 Regioni del sud Italia (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria) e in Sardegna e in 31 città si è svolto il terzo dei workshop on line che stanno attraversando l’Italia da nord a sud “Gestione circolare dei rifiuti nelle città e le nuove direttive europee” organizzato dal Green City Network, iniziativa della Fondazione per lo Sviluppo sostenibile, in collaborazione con Conai, in cui è stato presentato il Rapporto sui rifiuti urbani e l’economia circolare nel Sud Italia.

Per la redazione del Rapporto, il Green City Network ha svolto un’indagine qualitativa a campione fra le città Capoluogo di provincia e tra quelle medie e piccole (tra i 50.000 e i 15.000 abitanti). Dal Rapporto emerge che la produzione dei Rifiuti Urbani (RU) nel corso degli ultimi anni (2013-2018) è cresciuta: a livello nazionale, nelle Regioni studiate invece è restata pressoché stabile.

La Puglia ha il maggior incremento (+6 kg/ab/anno), seguita da Abruzzo e Sardegna (+3 kg/ab/anno) e Campania (+1 kg/ab/anno). Calabria, Molise e Basilicata registrano invece una riduzione dei rifiuti rispettivamente di -10, -15 e -21 kg/ab/anno. Una fotografia con luci ed ombre quella scattata alle Regioni e alle città del sud Italia sulla gestione circolare dei rifiuti urbani.

Per la raccolta differenziata 5 Regioni hanno una RD inferiore alla media nazionale (58%), solo Abruzzo e Sardegna superano la media nazionale col 60% e 67%. Tra le città, 14 Città hanno RD superiore alla media nazionale, con Oristano che arriva al 75%, seguita da Cagliari (74%), Avellino (72%), mentre 13 città hanno la RD minore del 50%, con Crotone ferma all’8% e Taranto al 18%. Per quanto riguarda la raccolta differenziata della plastica 9 Capoluoghi (su 31) hanno una performance superiore alla media nazionale con il testa Lecce con il 57,2%, Isernia con il 52,6% e Oristano con il 41,1%. Rispetto alla RD pro capite del 2013, l’incremento maggiore si registra a Catanzaro, che incrementa la sua raccolta da 0,2 a 10 kg/ab*anno.

Il tasso di riciclo dei rifiuti urbani nel Sud è pari al 39% contro il 45% di media nazionale, nessuna Regione ha raggiunto l’obiettivo di riciclo previsto per il 2025 (55%), la Sardegna arriva al 54% ed è l’unica Regione che supera il 50%. Abruzzo e Campania hanno un riciclo tra il 40 e il 50%. Lo sforzo maggiore di incremento del riciclo dovrà essere compiuto dal Molise perché parte dai tassi di RD più bassi (25%). Lo smaltimento in discarica al Sud è pari al 26%, con punte del 52% in Calabria.

IL RAPPORTO SUD ITALIA

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Redazione Irno24 30/09/2020 0

Report "Mal'aria" di Legambiente, città campane non raggiungono la sufficienza

Che aria si respira nelle città italiane e che rischi ci sono per la salute? Di certo non tira una buona aria e con l’autunno alle porte, unito alla difficile ripartenza dopo il lockdown in tempo di Covid, il problema dell’inquinamento atmosferico e dell’allarme smog rimangono un tema centrale da affrontare.

A dimostrarlo sono i nuovi dati raccolti da Legambiente nel report Mal’aria edizione speciale nel quale l’associazione ambientalista ha stilato una “pagella” sulla qualità dell’aria di 97 città italiane sulla base degli ultimi 5 anni – dal 2014 al 2018 – confrontando le concentrazioni medie annue delle polveri sottili (Pm10, Pm2,5) e del biossido di azoto (NO2) con i rispettivi limiti medi annui suggeriti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): 20µg/mc per il Pm10; 10 µg/mc per il Pm2,5; 40 µg/mc per il NO2.

Limiti quelli della OMS che hanno come target esclusivamente la salute delle persone e che sono di gran lunga più stringenti rispetto a quelli della legislazione europea (limite medio annuo 50 µg/mc per il Pm10, 25 µg/mc per il Pm2,5 e 40 µg/mc per il NO2) e il quadro che emerge dal confronto realizzato da Legambiente è preoccupante: solo il 15% delle città analizzate ha la sufficienza contro l’85% sotto la sufficienza.

Delle 97 città di cui si hanno dati su tutto il quinquennio analizzato (2014 – 2018) solo l’15% (ossia 15) raggiungono un voto superiore alla sufficienza: Sassari (voto 9), Macerata (8), Enna, Campobasso, Catanzaro, Grosseto, Nuoro, Verbania e Viterbo (7), L’Aquila, Aosta, Belluno, Bolzano, Gorizia e Trapani (6). Città campane tutte al di sotto della sufficienza: Avellino voto 4, Salerno, Napoli, Caserta e Benevento voto 3.

IL REPORT COMPLESSIVO

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Redazione Irno24 10/08/2020 0

Goletta Verde, foce dell'Irno sul Lungomare di Salerno punto "fortemente inquinato"

In Campania, su 31 punti monitorati sulla costa, quasi la metà supera i limiti di legge, complessivamente 14 punti risultano oltre i limiti di legge: dieci quelli giudicati fortemente inquinati e quattro quelli inquinati. Nel mirino ci sono sempre canali e foci, i principali veicoli con cui l'inquinamento microbiologico, causato da cattiva depurazione o scarichi illegali, arriva in mare.

E anche quest'anno si registrano livelli di inquinamento record, situazioni che nonostante gli esposti dell'associazione e i controlli delle forze dell'ordine mostrano un inquinamento ormai cronico: è il caso, ad esempio, della foce del fiume Irno a Salerno, del Savone a Mondragone, del fiume Sarno tra Castellammare e Torre Annunziata, della foce del canale di Licola a Pozzuoli e della foce del torrente Asa a Pontecagnano, giudicati "fortemente inquinati" per l'undicesimo anno.

È questa in sintesi una fotografia scattata lungo le coste della Campania da un team di tecnici e volontari di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio e all'informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane.

A parlarne, nel corso di una conferenza stampa tenuta stamane, 10 agosto, a Salerno sono stati Mariateresa Imparato, presidente regionale di Legambiente, Francesco Esposito, Ufficio di presidenza comitato scientifico Legambiente Campania, Angelo Caramanno, assessore all'Ambiente Comune di Salerno, Danielo Di Guardo, comandante Capitaneria di porto di Salerno, Claudio Marro, direttore tecnico f.f. Arpa Campana e Fabrizio Marotta, presidente Lega Navale Salerno.

Per la prima volta quest'anno la Goletta non segue il classico itinerario coast to coast a bordo dell'imbarcazione, che si prende una piccola pausa nel rispetto delle restrizioni per il distanziamento fisico imposte dalla pandemia. Il viaggio ideale lungo la Penisola vive infatti di una formula inedita, ma che ugualmente punta a non abbassare la guardia sulla qualità delle acque e sugli abusi che minacciano le coste italiane.

Fra i 13 punti monitorati nella provincia di Salerno, 5 sono risultati "fortemente inquinati" e 3 "inquinati". Fra quelli "fortemente inquinati" ci sono il punto alla foce del torrente Dragone nel Comune di Atrani, il punto alla foce del fiume Irno sul lungomare Tafuri di Salerno, il punto alla foce del fiume Picentino fra Salerno e Pontecagnano Faiano, il punto alla foce del torrente Asa sul lungomare Magazzeno a Pontecagnano Faiano e il punto alla foce del canale di scarico alla Marina di Eboli.

Fra i punti inquinati ci sono il punto alla foce del fiume Tusciano fra Pontecagnano e Battipaglia, il punto alla foce del rio su via Poseidonia in località Laura nel Comune di Capaccio e il punto alla foce del fiume Solofrone fra i Comuni di Capaccio e Agropoli. Entro i limiti tutti gli altri punti, il punto sulla spiaggia di via Mantegna a Salerno, il punto alla foce capo di fiume fra Capaccio e Agropoli, il punto in spiaggia in località Caprioli nel Comune di Centola e il punto in spiaggia di fronte il rio Caca Fave in località Villammare nel Comune di Vibonati.

LA MAPPA DEL MONITORAGGIO

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Redazione Irno24 31/07/2020 0

Sviluppo sostenibile, accordo fra Cattedra Unesco "Parthenope" e Coldiretti Campania

Ambiente, risorse e sviluppo sostenibile saranno al centro dell’accordo di cooperazione firmato dalla Cattedra Unesco del Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope” e la federazione regionale della Coldiretti Campania. A sottoscrivere il protocollo sono stati il direttore del Dipartimento prof. Giorgio Budillon, il coordinatore della Cattedra Unesco prof. Pier Paolo Franzese e il presidente regionale di Coldiretti, nonché vicepresidente nazionale, Gennarino Masiello.

L’intesa prevede la collaborazione nella ricerca scientifica nell’ambito delle tematiche d’interesse della Cattedra Unesco: conservazione della natura, aree protette e riserve della biosfera; capitale naturale e servizi ecosistemici; contabilità e valutazione ambientale; modellistica ecologica e ambientale; oceanografia, meteorologia e cambiamenti climatici; fisica dell’ambiente e monitoraggio ambientale; informatica ecologica e ambientale; green economy ed economia circolare; metabolismo urbano e città sostenibili; Agenda 2030 ONU e obiettivi di sviluppo sostenibile.

Coldiretti Campania offrirà collaborazioni “in campo” al fine di realizzare ricerche comuni, divulgazione dei risultati scientifici, scambio e trasferimento di informazioni e materiali scientifici, cooperazione attiva per l’avvio di progetti di ricerca congiunti, anche insieme ad altri Enti ed organismi pubblici e privati, nazionali ed internazionali.

La lista dei Patrimoni Culturali dell’Umanità Unesco della Campania comprende la Dieta Mediterranea, l’Arte dei Pizzaiuoli Napoletani, le Macchine a spalla di Nola, il Centro storico di Napoli, la Reggia di Caserta, il complesso monumentale di Santa Sofia a Benevento, Pompei ed Ercolano, la Costiera Amalfitana, il Parco Nazionale del Cilento (che include il Parco Archeologico di Paestum e la Certosa di Padula) e la Transumanza.

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Redazione Irno24 25/06/2020 0

Parte il corso di formazione sul monitoraggio dei corsi d'acqua

Istituire un corpo di "sentinelle ambientali" che verifichino la qualità dei corpi idrici superficiali, accertandone lo stato, individuando gli scarichi abusivi e sanzionando i responsabili di illeciti. Queste le finalità del progetto che la Sma, società in house della Regione Campania, realizzerà su mandato della giunta, accrescendo la propria missione operativa, già fortemente caratterizzata da azioni di presidio del territorio finalizzate al monitoraggio e alla tutela delle matrici ambientali.

Nell’auditorium del Centro direzionale, a Napoli, ha preso il via il corso di formazione rivolto ad operatori e tecnici che saranno destinati alla funzione di tutela e preservazione dei bacini idrografici; oltre ad esercitare compiti di presidio attivo, concorreranno alla realizzazione di una banca dati con la georeferenziazione e la mappatura dei corsi d’acqua, costituendo il nucleo del primo "water database" regionale.

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Redazione Irno24 24/06/2020 0

Incendi, approvato in Regione il periodo di grave pericolosità

La Regione Campania ha dichiarato in data odierna, con decreto del Direttore Generale della Protezione Civile, Italo Giulivo, lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi. Dal 1° luglio al 30 settembre vige il divieto assoluto di bruciatura di vegetali, loro residui o altri materiali connessi all’esercizio delle attività agricole nei terreni, anche se incolti, degli orti, parchi e giardini pubblici e privati, nonché la combustione di residui vegetali forestali. E’ vietato, tra l'altro, accendere fuochi di ogni genere e svolgere attività che possano determinare l'innesco di un incendio.

Chiunque avvisti un incendio, che interessi o minacci un’area boscata, è tenuto a dare l’allarme al numero verde 800449911, al numero 115 del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, al numero 112 o 1515 dei Carabinieri Forestali oppure agli altri organi di polizia.

Si ricorda ai Sindaci la necessità di rafforzare le attività di ricognizione, sorveglianza, avvistamento e allarme per incendi boschivi sul proprio territorio, anche avvalendosi delle associazioni di volontariato di protezione civile, nonché di sensibilizzare i cittadini e le associazioni di categoria degli agricoltori e degli allevatori, promuovendo la cultura di protezione civile e le corrette norme di comportamento per la salvaguardia dell’ambiente. Ai trasgressori saranno applicate le sanzioni amministrative previste dalla normativa statale e regionale, fatta salva l'applicazione delle pene previste laddove si configuri un reato.

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Redazione Irno24 23/06/2020 0

CittàMez 2020, Salerno non bene in fatto di mobilità a zero emissioni

In cinque grandi città italiane – Milano, Napoli, Venezia, Bologna, Torino e Firenze – più di un terzo degli spostamenti – tra il 34 e il 58% – si compie a piedi, in bici, in tram o bus elettrico, in treno, in metropolitana o con mezzi elettrici, dal monopattino all’auto, privati o in condivisione. Una pattuglia di città di medie dimensioni – Ferrara, Bolzano, Padova, Trento, Bergamo, Ravenna, Pesaro e Brescia – dimostra, poi, con numeri interessanti, come sia possibile la transizione verso un futuro senza inquinamento e traffico automobilistico.

Questa è la buona notizia che offre Città MEZ, il rapporto di Legambiente sulla mobilità a emissioni zero, che ha fotografato prima del lockdown i cambiamenti in corso nei nostri capoluoghi di provincia, attraverso indicatori che evidenziano le forme di mobilità che non producono inquinamento. I dati dimostrano che la mobilità delle persone in città sta cambiando, con una sempre maggiore propensione a scegliere modalità a “emissioni zero”.

La città di Salerno, tuttavia, come si evince dai pdf allegati (estrapolati dal documento ufficiale), non spicca nella graduatoria con il suo 15% di mobilità zero emissioni (a fronte di una percentuale di accessibilità dei cittadini del 22% alla mobilità green), insieme a Siena e Como. Non si può essere certi del fatto che sia, da questo punto di vista, l'ultima città in Campania, perchè nell'indagine non è stato possibile elaborare dati sufficienti su Avellino; però è certamente più indietro rispetto a Napoli, Benevento e Caserta.

LE TABELLE ESPLICATIVE

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Redazione Irno24 15/06/2020 0

Precisazioni del Presidente della Provincia su classificazione territori saturi

Di recente la Provincia di Salerno ha adottato in Consiglio Provinciale la delibera avente per oggetto “Individuazione delle aree non idonee alla localizzazione di impianti di trattamento dei rifiuti per effetto del raggiungimento del livello di saturazione. Relazione per la determinazione dei criteri. Classificazione territori saturi” sulla quale è opportuno fare alcune precisazioni.

“In questi giorni - dichiara il Presidente Strianese - sono state diffuse osservazioni al lavoro svolto dal Settore Ambiente dell’Ente che, in assenza di criteri individuabili sia in normativa che in letteratura specifica, ha proceduto a classificare saturi alcuni territori nell’ambito provinciale relativamente alla presenza di impianti trattanti rifiuti odorigeni.

Un compito quindi non facile, che comunque ha portato a risultati tangibili in una situazione di grande criticità. Eppure qualcuno ha sollevato questioni relative, non al risultato ottenuto inattaccabile, bensì al calcolo utilizzato che sembrerebbe non esatto. Ora il settore Ambiente, diretto da Angelo Cavaliere, ha voluto precisare che basterebbe una rapida ripetizione dei calcoli per verificare che le tre operazioni ricorrenti nel lavoro, somma, sottrazione e divisione, sono state correttamente svolte.

Altra questione invece è il ricorso ad un criterio per la determinazione dei coefficienti e dei fattori. Come più volte sottolineato, in assenza di casi precedenti in materia (salvo un analogo esperimento relativo a discariche di rifiuti urbani ed inerti in Lombardia, mai attivato) oltre che di normativa di riferimento, nel corso dello studio, sicuramente perfettibile, è stato necessario individuare vari criteri.

Per esempio con quale valore ragguagliare una tonnellata di rifiuto umido urbano ad una tonnellata di vetro, di fanghi, di rifiuti da autodemolizioni, di imballaggi. Per cui è stato adottato un metodo di ragguaglio delle migliaia di codici CER autorizzati. Analogamente è stato necessario individuare un ulteriore criterio per determinare una media quanto più credibile dei valori assoluti decidendo di eliminare i valori massimi e minimi degli apporti, e dividendo il valore conclusivo comunque per il numero di tutti i territori concorrenti. Un metodo appunto.

E infine: quale coefficiente utilizzare per determinare l’asticella da superare per classificare saturi o non saturi i territori? Un altro metodo. In conclusione, confermo che il lavoro in questione è frutto di attento e scrupoloso attingimento di dati, di puntuale analisi e di confronto esaustivo, non solo interno al settore ratione materiae, poi sulla questione dei criteri e delle individuazioni di metodi si potrebbe discutere all’infinito. Di fatto, andremmo a ricadere comunque e sempre nell’ambito di una discrezionalità di tipo tecnico, difficilmente oppugnabile, mentre ovviamente addizioni, divisioni e moltiplicazioni effettuate sono esatte".

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Redazione Irno24 12/06/2020 0

Mobilità sostenibile a Salerno, il 13 Giugno ciclopasseggiata e firma del protocollo

La sezione Salerno di Ancestor (Associazione Nazionale Centri Storici), Confesercenti Salerno e la sezione Salerno di FIAB (Federazione Italiana Ambiente e bicicletta) comunicano la stipula, domani 13 giugno, di un Protocollo di Intesa avente ad oggetto iniziative congiunte per favorire il rilancio del commercio di prossimità e la mobilità sostenibile.

Il Protocollo, alla cui stipula si è lavorato durante l'emergenza Covid, nasce da una riflessione comune sull'opportunità di implementare ed incentivare nuovi modelli di sviluppo sostenibile e favorire la ripresa e il rilancio degli scambi commerciali in città e nel centro storico.

Le parti si impegnano reciprocamente ad organizzare e a promuovere alcune iniziative congiunte: bike to shop, al fine di incentivare l’uso della bicicletta per fare shopping e acquisti di prossimità; bike to work, per incentivare la scelta di recarsi al lavoro in bicicletta; bike to school, per incentivare l’uso della bici per andare a scuola; bike to visit, per favorire escursioni guidate sul territorio urbano e extraurbano.

Il programma di iniziative prenderà inizio alle ore 9 con una ciclo-passeggiata cittadina alla quale prenderanno parte, tra gli altri, il Presidente di Confesercenti Salerno, Umberto Flauto, la componente di Giunta della Camera di Commercio di Salerno, Antonia Autuori, ed il Presidente di Fiab Salerno, Paolo Longo, e che si svolgerà lungo il percorso ciclabile n° 1 (lungo quel Circuito del Mare cui Fiab propone di realizzare una bikelane di emergenza) dalla zona orientale - con partenza da Vanacore "La Bottega di Gragnano"- fino al centro, lungo un percorso con soste presso alcuni esercizi commerciali che già hanno adottato interessanti iniziative per favorire l'uso della bicicletta. La ciclo-passeggiata terminerà in Piazza Portanova alle 10:30 con la firma del Protocollo ed un incontro con i media per la presentazione del programma di iniziative.

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