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Redazione Irno24 15/06/2020 0
Polizia di Stato e Skuola.net contro "bufale" sulla Maturità 2020
Non ci saranno come in passato le fughe di notizie legate alle tracce d'esame. E neanche la lotta contro l'uso degli smartphone durante le prove. Ma, anche in occasione della Maturità 2020, il pericolo che tra gli studenti si diffondano 'fake news' è comunque in agguato. Perché l'esame di Stato di quest'anno - che verrà ricordato come quello svolto 'ai tempi del coronavirus' - presta benissimo il fianco a interpretazioni sbagliate.
Una maturità la cui veste definitiva è stata ufficializzata solo un mese fa per via delle incertezze legate allo scenario epidemiologico e alle relative misure da adottare. L’esame avrà così una formula del tutto inedita (niente scritti ma solo un colloquio orale, peraltro diverso dal passato). Con, in più, un Protocollo di sicurezza da osservare per svolgere la prova in presenza a scuola. Un lungo elenco di informazioni che i maturandi non hanno ancora pienamente digerito.
Proprio questo sarà il tema centrale della tradizionale campagna di sensibilizzazione che la Polizia Postale e delle Comunicazioni porta avanti in collaborazione con il portale degli studenti Skuola.net, giunta al tredicesimo anno consecutivo. L’obiettivo di “Maturità al sicuro” è sempre quello di contrastare alla vigilia dell'esame fake news, bufale e leggende metropolitane. Per evitare che i ragazzi non perdano tempo prezioso dietro a notizie fuorvianti. Ma, soprattutto, per tranquillizzarli. Visto che, travolti da un'enorme quantità di consigli (spesso dall'approccio pessimistico) per evitare il contagio da Covid-19, è come se tra gli studenti si sia diffuso una sorta di terrore da orale 'dal vivo'.
Circa 1 maturando su 4, ad esempio, pensa che sarà costretto ad avere la mascherina ben fissata sul volto per tutta la sua permanenza nell'edificio scolastico, anche durante il colloquio; quando, invece, le Linee Guida concedono allo studente, la possibilità di 'abbassarla' per svolgere il colloquio, visto che la disposizione delle postazioni impone il rigido rispetto di un distanziamento di almeno due metri tra i presenti in aula. E il 21% è rassegnato all'idea di doversi presentare a scuola da solo, senza nessuno; mentre il Protocollo non vieta a un accompagnatore (uno soltanto) di assistere all'esame.
Un tema particolarmente controverso è quello sulle regole per l'accesso a scuola: agli studenti (e ai commissari) non verrà misurata la febbre ma gli basterà produrre una dichiarazione che attesti l'assenza di sintomi riconducibili al Covid-19. Peccato che solo 1 su 3 ne sia al corrente; la maggioranza (46%) pensa che invece la misurazione della temperatura sarà obbligatoria; mentre il 19%, all'esatto opposto, è convinto che non ci sarà alcun controllo in tal senso. Lo stesso si può dire per la questione guanti: nessun obbligo, secondo il Protocollo basterà igienizzarsi frequentemente le mani (con i gel messi a disposizione dall'istituto), ma solo 1 su 2 è aggiornato su questa procedura. L'unico passaggio veramente chiaro è quello dei tempi di permanenza nelle strutture: quasi tutti (92%) sanno che potranno arrivare circa 15 minuti del proprio esame e che dovranno andare via immediatamente una volta finita la prova.
L’iniziativa “antibufale” di Polizia di Stato e Skuola.net serve proprio per veicolare i messaggi corretti e sgomberare il campo da quelli errati. L’esame di maturità è un appuntamento molto importante per i ragazzi e per questo è necessario che mantengano la serenità necessaria per affrontarli. Le false notizie, invece, possono portare a sterili distrazioni e, specie in un momento storico come quello attuale, si corre il rischio che i più giovani perdano la concentrazione che merita uno degli appuntamenti più importante della loro vita da studenti.
Per questo, per rafforzare il messaggio utilizzando un linguaggio più vicino a quello dei maturandi, è stato anche realizzato un video in collaborazione con lo youtuber Nikolais, che verrà diffuso su Skuola.net e sui suoi canali Facebook, Instagram e YouTube. Un contenuto ironico che passa in rassegna i comportamenti sbagliati che uno studente potrebbe assumere leggendo in modo distorto il Protocollo di sicurezza.
Redazione Irno24 01/06/2020 0
Fattorini cibo a domicilio, Carabinieri indagano su rapporto di lavoro e forme di tutela
Durante il fine settimana, i Carabinieri del Comando Tutela Lavoro e di tutti i Comandi provinciali dell’Arma sul territorio nazionale hanno intervistato oltre mille “riders”, operanti per le principali “piattaforme virtuali” del “food delivery”, al fine di acquisire informazioni utili alle indagini in corso, delegate all’unita specializzata dell’Arma dalla Procura della Repubblica di Milano, sulla gestione del rapporto di lavoro da parte delle citate “piattaforme”.
Le attività dei Carabinieri si sono svolte su strada e contestualmente in tutte le province ed hanno consentito di “fotografare”, attraverso la voce dei lavoratori e delle condizioni reali constatate sul territorio, le modalità di svolgimento del servizio e le forme di tutela loro garantite, sia sotto il profilo della sicurezza che sanitario.
Redazione Irno24 26/05/2020 0
Attenzione alle mail truffa che chiedono le credenziali bancarie
Sono in atto numerose campagne di comunicazione fraudolente a nome di Istituti Bancari con le quali si chiede di inserire i dati bancari in falsi siti internet. Lo rende noto la Polizia Postale sul proprio sito ufficiale.
Nella circostanza i criminali informatici, attraverso l’invio massivo di sms o mail, richiedono al destinatario di collegarsi attraverso il link contenuto nel messaggio all’apparente home page dell’Istituto bancario per procedere alla conferma dei propri dati e consentire l’aggiornamento dei sistemi di sicurezza.
E' bene ricordare che le Banche non inviano MAI email, sms o chiamano al telefono per chiedere di fornire le credenziali di accesso all’home banking o all'app, i dati delle carte di credito o la variazione dei dati personali. Se si ricevono comunicazioni mail, sms o telefonate in cui si chiede di fornire dati bancari, bisogna chiama immediatamente la propria Banca e rivolgersi alla Polizia Postale; non bisogna aprire gli allegati o i link contenuti nelle mail o sms; bisogna sempre tenere aggiornati l’antivirus e il Sistema Operativo; approfondimenti e segnalazioni su eventuali casi sospetti al link www.commissariatodips.it.
Redazione Irno24 19/05/2020 0
Nuova circolare dal Viminale, eventi e spettacoli in base all'andamento dei contagi
I prefetti debbono assicurare, informandone preventivamente il ministro dell’Interno, l’esecuzione delle misure anti Covid-19 e possono avvalersi delle Forze di polizia, eventualmente con il concorso del corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Per la tutela della salute e della sicurezza dei luoghi di lavoro, gli stessi prefetti possono avvalersi dell’Ispettorato nazionale del lavoro, nelle articolazioni territoriali, e del comando Carabinieri per la tutela del lavoro. Inoltre, possono avvalersi del personale dei corpi di Polizia locale, muniti della qualifica di agente di pubblica sicurezza, e delle Forze armate.
È quanto richiama la circolare 19 maggio 2020 che il ministero dell'Interno ha diramato ai prefetti fornendo indicazioni applicative sul decreto legge 16 maggio 2020 n. 33 e sul decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 maggio 2020.
La graduale ripresa delle attività commerciali e sociali potrà determinare l’esigenza di ricalibrare i controlli anti Covid-19 e di rimodulare l’impiego del personale delle Forze armate, già impiegato nell'Operazione Strade sicure. Inoltre, una crescente attenzione dovrà essere rivolta alla possibile ricomparsa di fenomeni delittuosi e di criminalità diffusa e, con la crescita del traffico stradale, sarà necessario intensificare i servizi di sicurezza stradale.
Queste le ulteriori indicazioni contenute nella circolare del Capo di Gabinetto, Matteo Piantedosi. La stessa circolare evidenzia che, partire dal 18 maggio, le persone possono spostarsi senza alcuna limitazione nel territorio regionale. Stato e regioni possono adottare o prorogare misure che limitano la circolazione, sempre nel territorio regionale, in caso si registri un aggravamento della situazione epidemiologica.
Gli spostamenti delle persone tra regioni restano vietati fino al 2 giugno, così come quelli da e per l'estero, tranne che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute. Vietato anche lo spostamento dall'abitazione per le persone sottoposte a quarantena perché positive al Covid-19. La circolare segnala poi che eimane consentito il rientro presso il proprio domicilio/abitazione/residenza.
Manifestazioni, eventi e spettacoli di qualsiasi natura, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, possono svolgersi in base all'andamento dei dati sui contagi, secondo modalità stabilite con provvedimenti statali, fatto sempre salvo il divieto di assembramenti. Il sindaco potrà disporre la chiusura temporanea di aree aperte al pubblico, quando non sia possibile rispettare la distanza di almeno un metro tra le persone.
L'accesso in aree pubbliche come parchi e giardini è consentito rispettando il distanziamento sociale, vietati gli assembramenti. I minori possono accedere alle aree gioco e, dal 15 giugno, bambini e ragazzi potranno frequentare luoghi destinati ad attività ludiche, ricreative ed educative, come i centri estivi, sempre alla presenza di operatori dedicati e rispettando i protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle linee guida del dipartimento della Famiglia.
La circolare segnala poi che possono ripartire le attività commerciali al dettaglio. Devono assicurare l’ingresso dilazionato dei clienti e la distanza interpersonale. Non sarà possibile sostare nei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni. Le attività economiche, produttive e sociali devono rispettare i protocolli o le linee guida per la prevenzione del contagio nel settore di riferimento, adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome, nel rispetto dei principi stabiliti a livello centrale.
È quindi previsto un regime di controllo sulle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro, ma è affidata alle regioni l'individuazione delle misure di prevenzione o riduzione del contagio. In assenza di linee guida e protocolli regionali, vengono applicati quelli di livello nazionale.
Redazione Irno24 17/05/2020 0
Conte ha firmato il decreto, comincia ufficialmente la fase 2
"Abbiamo approvato il decreto-legge che da lunedì 18 maggio ci consente di entrare a pieno regime nella fase due; abbiamo anche ultimato il dpcm con le norme attuative di questo decreto-legge. Affrontiamo questa fase due con voglia di ricominciare ma con prudenza". Così aveva esordito, Sabato sera, il Premier Conte nel messaggio alla nazione in streaming. Domenica pomeriggio è arrivata la firma sul nuovo DPCM (link in fondo a questo articolo) dopo una serrata trattativa con le Regioni.
"I dati della curva epidemiologica sono incoraggianti, ci confermano che gli sforzi collettivi fin qui fatti hanno prodotto i risultati attesi: è sceso il numero dei malati, dei contagiati, dei decessi, è aumentato il numero dei guariti. Abbiamo inoltre potenziato le nostre strutture ospedaliere: abbiamo nuovi posti in terapia intensiva e subintensiva. Abbiamo anche incrementato i controlli con i tamponi e con i test sierologici; stiamo adesso per sperimentare la nuova app Immuni. In definitiva, siamo nella condizione di affrontare questa fase due con fiducia ma anche senso di responsabilità.
Da lunedì ci si sposterà all'interno della regione senza nessuna limitazione: quindi via le autocertificazioni. Questo significa uscire di casa senza più dover giustificare i motivi dello spostamento. Si potrà andare dove si vuole: in un negozio, in montagna, al lago, al mare. Riprende anche la vita sociale, riprendono gli incontri con gli amici. Rimane naturalmente il divieto di uscire di casa per chi è positivo al virus, per chi viene posto in quarantena. Rimangono anche limitazioni per chi ha sintomi riconducibili al Covid-19, che dovrà rimanere a casa.
Resta il divieto di creare assembramenti di persone in luoghi pubblici. In questa fase bisognerà comunque rispettare la distanza di un metro e, anche, raccomandiamo di portare con sé la mascherina che peraltro va indossata obbligatoriamente in alcuni specifici luoghi. In ogni caso raccomandiamo sempre di indossarla al chiuso o anche all'aperto nell'eventualità - immaginate - di una strada particolarmente affollata in cui ci fosse il rischio o l'impossibilità di rispettare le distanze".
Il Presidente ha quindi spiegato che fino al 3 giugno gli spostamenti interregionali saranno possibili solo per motivi di lavoro, salute e urgenza. A partire da tale data, se i dati continueranno ad essere incoraggianti, oltre che su tutto il territorio italiano, sarà possibile viaggiare all’interno degli Stati dell’Unione europea, senza obbligo di quarantena per chi arriva in Italia.
Per quanto riguarda le attività commerciali, dal 18 maggio riapriranno i negozi di vendita al dettaglio (quali ad esempio abbigliamento, calzature), le attività legate alla cura della persona (parrucchieri, barbieri e centri estetici), così come le attività per la ristorazione (bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pub). Il tutto a condizione che le Regioni accertino che la curva epidemiologica sia sotto controllo e che vengano adottati protocolli di sicurezza. Sempre a partire da lunedì potranno riprendere la loro attività gli stabilimenti balneari, così come potranno riprendere gli allenamenti degli sport di squadra e riapriranno i musei. Il tutto sempre nel rispetto dei protocolli di sicurezza specifici.
Dal 18 maggio è prevista anche la ripresa delle celebrazioni liturgiche e religiose in ossequio alle disposizioni di sicurezza stabilite nei protocolli firmati nei giorni scorsi dal Governo e dalle rappresentanze delle varie comunità religiose. Il Presidente Conte, infine, ha annunciato che dal 25 maggio è stata programmata la riapertura di palestre, piscine, centri sportivi e che dal 15 giugno potranno riprendere le loro attività cinema e teatri. Il Presidente ha quindi spiegato che le singole Regioni avranno la possibilità di decidere se ampliare o restringere le misure in base alle valutazioni sui dati epidemiologici dei loro territori.
Redazione Irno24 15/05/2020 0
Una ricerca indica le scelte dei consumatori dopo il Covid-19
Nel corso di una diretta live, oggi pomeriggio, sono stati presentati i risultati della ricerca “Il Consumatore dopo il Covid-19”, promossa da Fondazione Saccone, Federalberghi Salerno e Confcommercio Campania - sede di Salerno, a cura della dottoressa in sociologia Lucia Landolfi, sotto la supervisione della tutor Giuseppina Cersosimo del DISPS (Dipartimento di Studi Politici e Sociali) dell’Unisa.
I dati sono il frutto della somministrazione di un questionario a due cluster di utenti, consumatori prevalentemente della provincia di Salerno e clienti di strutture ricettive e stabilimenti balneari. Complessivamente, sono stati somministrati 8541 questionari per un totale di 4414 unità valide per l’analisi (che hanno cioè completato il questionario).
Sugli stabilimenti balneari
Il 48% dei consumatori ha dichiarato che, nei prossimi mesi, trascorrerà almeno una giornata in uno stabilimento balneare, il 37% forse, il 15% no. Considerate importanti le misure sulla distanza tra gli ombrelloni, l’attesa in fila alle docce e l’utilizzo di mascherine da parte degli operatori, di meno i divisori in plexiglass tra gli ombrelloni. Il 50% degli utenti sarebbe disposto a prenotare per avere accesso a un lido, il 28% non sarebbe disposto a farlo, mentre il 22% forse lo farebbe.
Sul commercio
Il 71% di coloro i quali hanno dichiarato che faranno acquisti si concentreranno su abbigliamento e calzature, il 36% prodotti alimentari e bevande, il 24% arredamento per la casa, il 20% libri e materiale d’ufficio, il 17% apparecchiature tecnologiche, il 15% acquisterà elettrodomestici, mentre il 10% giocattoli. Il 9% dei rispondenti acquisterà farmaci, mentre l’8% articoli per lo sport e il 7% dei rispondenti ha indicato “altro” come opzione di risposta, specificando prevalentemente prodotti cosmetici e attrezzi da giardinaggio. Il 4% acquisterà vetture o componenti di vetture, il 4% tabacchi e il 3% dei rispondenti acquisterà gioielli.
Più della metà delle persone che ha dichiarato di fare acquisti si recherà in negozio, ossia il 79%. Il 12% acquisterà online, l’8% usufruirà della vendita a distanza con consegna a casa e il 2% acquisterà in altri modi. L’80% di coloro i quali hanno intenzione di ordinare cibo a domicilio lo farà contattando telefonicamente l’esercizio, mentre il 19% utilizzando un’applicazione.
Le misure considerate più importanti nei locali per i rispondenti sono l’utilizzo di mascherine e guanti da parte degli operatori, obbligo di distanza con gli altri clienti e presenza di gel igienizzanti per i clienti, segue con meno importanza la sanificazione del locale ogni qualvolta si raggiunge un numero di clienti. Il controllo della temperatura dei clienti all’ingresso è la misura considerata meno importante per i rispondenti. Quasi tutti gli utenti (circa l’85%) sarebbero disposti a sottoporsi al controllo della temperatura prima di entrare in un locale. Circa 1 utente su 2 è disponibile ad attendere il proprio turno per entrare in un negozio o in un ristorante.
Sulle palestre
La disposizione più importante per i rispondenti è la presenza di gel igienizzanti per i clienti, seguita dalla prenotazione per poter andare in palestra e l’utilizzo di guanti e mascherine da parte degli operatori.
Sul turismo
Tra coloro i quali hanno dichiarato che faranno una gita o un viaggio appena le restrizioni lo permetteranno, il 45% ha intenzione di visitare la propria regione, mentre il 40% ha intenzione di visitare l’Italia, ma che sia una regione diversa dalla Campania e il 15% vorrebbe spostarsi all’estero.
Sulle strutture ricettive
Il 27% degli utenti intervistati ha dichiarato di aver annullato una prenotazione in questo periodo. Il 21% degli utenti pensa di ritornare in una struttura ricettiva non appena le restrizioni termineranno, il 7% dopo un mese dalla fine delle restrizioni, 21% da uno a tre mesi dalla fine delle restrizioni. Il 20% degli utenti pensa di tornare in una struttura ricettiva da tre a sei mesi dopo il termine delle restrizioni, il 17% da sei mesi a un anno dopo il termine delle restrizioni dettate dal Coronavirus, mentre il 14% delle persone pensa di farlo dopo un anno dal termine delle restrizioni.
Il 43% dichiara che maggiori procedure di sicurezza lo convincerebbero ad andare in una struttura ricettiva, il 21% dei rispondenti sarebbe convinto da sconti, mentre il 19% da cancellazioni flessibili. I rispondenti sono molto d’accordo con la scelta di informare dettagliatamente i clienti sulle norme intraprese dalla struttura prima del check-in e sull’utilizzo di mascherine e guanti da parte degli operatori.
Il 32% degli utenti sceglierebbe il servizio in camera, il 27% il servizio al tavolo, mentre il 22% vassoi singoli con prodotti scelti la sera prima, il 15% buffet con prodotti confezionati singolarmente e il 3% altro. Per gli utenti le pratiche più importanti da adottare sono sanificazione delle superfici e la presenza di dispenser di gel igienizzanti nei luoghi comuni, seguite da kit per gli ospiti contenenti gel igienizzante, mascherina e guanti, oltre alla protezione al telecomando con imballaggio di plastica da cambiare a ogni cliente.
Redazione Irno24 13/05/2020 0
Le indicazioni per parrucchieri e centri estetici in vista della riapertura
Dal parrucchiere solo su prenotazione e a postazioni alternate, per i trattamenti estetici cabine chiuse e niente sauna. Sono queste le prime indicazioni da seguire in vista della riapertura dei servizi di cura della persona, riportate nel documento congiunto Inail-Iss sulle misure contenitive del contagio da SARS-CoV-2 in questo settore.
Le attività devono svolgersi esclusivamente su prenotazione durante la quale bisogna già indicare il tipo di trattamento richiesto in modo da ottimizzare i tempi di attesa. Devono essere previste aree per le fasi di attesa tecnica, come la messa in posa del colore e barriere separatorie in particolare per le aree di lavaggio.
E’ necessario inoltre prevedere una distanza minima di almeno 2 metri utilizzando postazioni alternate e sanificare ogni giorno gli ambienti. L’uso delle mascherine è obbligatorio sia da parte del personale sia da parte del cliente, a cominciare dall’ingresso nel locale.
Nei centri estetici bisogna prevedere trattamenti alternativi a quelli che abitualmente prevedono l’uso del vapore, così come sono vietati sauna, bagno turco e vasca idromassaggio. Durante i trattamenti estetici i pannelli delle cabine devono essere chiusi.
Tutte le apparecchiature devono essere disinfettate con detergenti idroalcolici o a base di cloro. E’ fondamentale garantire la turnazione tra i lavoratori e la loro formazione sull’uso dei DPI. Per la cura della barba e del viso sono consigliate oltre alle mascherine chirurgiche anche le visiere o schermi facciali.
Per quanto riguarda i locali è consigliato tenere le porte aperte e ed eliminare gli impianti di ricircolo sia di riscaldamento che di raffreddamento.
Redazione Irno24 12/05/2020 0
Giornata Internazionale dell'Infermiere, il "grazie" di Napoli e De Luca
Ricorre oggi la Giornata Internazionale dell'Infermiere. Da sempre persona in prima linea, punto di riferimento sanitario ed umano per i malati. "Mai come oggi, con l'emergenza Covid-19, dobbiamo dire grazie a questi uomini e donne che non si sono mai tirati indietro nel compimento del proprio lavoro, anche a costo della vita". Lo scrive il Sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli. "Un ringraziamento a tutto il personale sanitario per il coraggio, l'impegno e la professionalità che stanno mettendo per vincere la guerra contro l'epidemia" commenta il Governatore De Luca.
Redazione Irno24 09/05/2020 0
Brusaferro: "Curva decresce, ma il virus non è cambiato e bisogna rispettare le regole"
“La curva dell’epidemia sta decrescendo, stiamo andando verso un numero più basso dei casi in tutte le regioni, compresa la Lombardia”. Ad affermarlo, come riporta il sito del Ministero della Salute, il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro. È presto però per valutare l’impatto del rilassamento del lockdown iniziato il 4 maggio.
“Solo nella prossima settimana sarà possibile avere i dati relativi all'andamento dei casi nei primi giorni della fase 2. Tutti noi con i nostri comportamenti possiamo contribuire a contenere la diffusione dell’epidemia, mantenendo la distanza fisica dagli altri e lavandoci spesso le mani. Il virus non è cambiato, ha le stesse caratteristiche e la stessa modalità di trasmissione che aveva nella fase 1, perciò violare le regole di comportamento per la prevenzione del contagio potrebbe facilitare la circolazione”.
Sulla base delle 2417 schede di decesso analizzate finora (il 9 per cento del totale), emerge che l’infezione da SarsCoV2 rappresenta la prima causa di morte nell’88,2 per cento dei casi (2133). Mentre nel resto dei pazienti deceduti, l’infezione si è sovrapposta ad altre patologie (soprattutto tumori, cardiopatie ischemiche, malattie cerebrovascolari, malattie croniche delle basse vie respiratorie, ipertensione e diabete).
Redazione Irno24 07/05/2020 0
Ufficiale, dal 18 Maggio riprendono le Messe con i fedeli
È stato firmato giovedì 7 Maggio, a Palazzo Chigi - si legge sul sito ufficiale della CEI - il Protocollo che permetterà la ripresa delle celebrazioni con il popolo. Il testo giunge a conclusione di un percorso che ha visto la collaborazione tra la Conferenza Episcopale Italiana, il Presidente del Consiglio, il Ministro dell’Interno e il Comitato Tecnico-Scientifico.
Nel rispetto della normativa sanitaria disposta per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2, il Protocollo indica alcune misure da ottemperare con cura, concernenti l’accesso ai luoghi di culto in occasione di celebrazioni liturgiche: l’igienizzazione dei luoghi e degli oggetti; le attenzioni da osservare nelle celebrazioni liturgiche e nei sacramenti; la comunicazione da predisporre per i fedeli, nonché alcuni suggerimenti generali.
Nel predisporre il testo si è puntato a tenere unite le esigenze di tutela della salute pubblica con indicazioni accessibili e fruibili da ogni comunità ecclesiale. Il Protocollo – firmato dal Presidente della CEI, Cardinale Gualtiero Bassetti, dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e dal Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese – entrerà in vigore da Lunedì 18 maggio 2020.